Schede bibliche di Quaresima
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01-02-2018

In allegato è possibile scarica il testo del Decreto di indizione del Sinodo dei Giovani della Diocesi.
È autore di una quarantina di libri sulle tematiche dell’evangelizzazione del sociale, del lavoro, della famiglia, della politica e della dottrina o insegnamento sociale della Chiesa, tra i quali:
Inoltre, ha scritto più di duecento saggi in varie Riviste italiane ed internazionali. Mentre ha lavorato presso il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha seguito la preparazione e la pubblicazione di diversi testi di riflessione tra i quali: Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale (Libreria Editrice Vaticana, 2011); La vocazione del leader d’impresa (Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, 2012); Acqua. Un elemento essenziale per la vita (Libreria Editrice Vaticana, 2013); Energia, giustizia e pace (Libreria Editrice Vaticana, 2013); Terra e cibo, (Libreria Editrice Vaticana, 2015).
La data del 12 maggio 1420 è ricordata nella storia di Faenza per la dedicazione di un altare in onore Sanctae Mariae de Gratiis nella chiesa di S. Andrea in Vineis (S. Domenico). E da questo evento che inizia il culto ufficiale alla Madonna delle Grazie.
Infatti un documento del 1412 attesta che una devota patrizia faentina Donna Giovanna, ebbe la visione della Madonna con le braccia allargate che spezzava le frecce della collera di Dio: era infatti in atto una grave pestilenza, attestata anche da altre fonti ravennati. Nel 1420 fu consacrato un altare in S. Domenico con questa Immagine e furono approvati di lì a poco gli statuti di una Confraternita (25 luglio 1421) dedicata alla Madonna delle Grazie.
Invocata in occasioni di calamità, come appunto pestilenze e terremoti,
Nel 1765 l Immagine, in precedenza staccata dal muro, fu collocata definitivamente in Cattedrale in un altare a Lei dedicato, di notevole pregio artistico.
Il Sesto Centenario di quell evento è per la nostra Chiesa una occasione provvidenziale per rinnovare la devozione alla Patrona principale della Città e della Diocesi; a questo scopo vogliamo celebrare tale ricorrenza con alcune significative manifestazioni.
Anzitutto vogliamo vivere l anno che andrà dalla Festa della Madonna delle Grazie l 8 maggio 2011 fino alla festa del prossimo anno 13 maggio 2012, per speciale mandato di Papa Benedetto XVI concesso in data 18 aprile 2011, come Anno Mariano
dedicato al tema
Maria avvocata nostra .
A questo Anno Mariano è stata annessa l indulgenza plenaria alle consuete condizioni.
Durante questo anno si cercherà di incrementare la visita al Santuario diocesano della Cappella della Madonna nella Cattedrale, si continuerà
Per lo svolgimento della Peregrinatio
Maria, avvocata nostra sarà il tema da valorizzare nelle riflessioni spirituali che verranno fatte durante i pellegrinaggi, attingendo in particolare dai nn. 53-69 della Costituzione dogmatica Lumen Gentium. Questo speciale appellativo, preso dall antifona Salve Regina, sottolinea quanto la tradizionale devozione alla Madonna delle Grazie ha sempre invocato dalla Madre di Dio, cioè una protezione materna da quanto è stato meritato per i nostri peccati, raffigurato dalle frecce spezzate.
Per sostenere e approfondire il significato della presenza della Madonna delle Grazie nella vita della nostra Chiesa, è stato di grande significato il duplice intervento fatto da Giovanni Paolo II nella visita fatta a Faenza il 10 maggio 1986, esattamente 25 anni or sono, quando nell omelia della Celebrazione eucaristica in Piazza del Popolo ricordò la devozione alla Madonna delle Grazie dicendo tra l altro: Pronunzio questa professione di fede insieme con voi tutti, cari fratelli e sorelle, qui a Faenza, dinanzi all effigie tanto venerata della Madre di Dio,
Ancora più significativo fu l intervento che il Papa improvvisò alla conclusione della Messa: Lascio alla vostra città e Chiesa di Faenza questa missione che viene espressa con il nome amatissimo : Madonna, Maria, Vergine Madre di Dio delle Grazie. Vorrei offrirvi di nuovo questo carisma con cui la vostra Chiesa vive da tanti secoli e che viene espressa con questa immagine, tradizione, religiosità e devozione alla Madonna delle Grazie Ringraziamo allora
Le consegne fatte da Giovanni Paolo II diventano preziose in questa occasione, che deve essere accolta con fede e riconoscenza da parte delle parrocchie, per favorire la partecipazione dei fedeli alle manifestazioni religiose offerte dalla Diocesi o predisposte dalle stesse parrocchie, per esempio con i pellegrinaggi al Santuario nella Cattedrale, o nelle varie Peregrinatio.
Per favorire la partecipazioni a queste iniziative,
Faenza, 21 aprile 2011
+ Claudio Stagni, Vescovo
Mons. Mariano Faccani Pignatelli, Cancelliere Vescovile
Il magistero della Chiesa riguardo i presbiteri, confermato anche dagli insegnamenti di Benedetto XVI nel corso dell Anno Sacerdotale 2009-2010, afferma la configurazione del presbitero a Cristo, con Lui mediatore tra Dio e gli uomini e tra gli uomini e Dio.
La dottrina della Chiesa considera validi i sacramenti indipendentemente dalla santità del ministro, che può peccare e sbagliare; ma ciò nulla toglie alla necessaria, anzi indispensabile tensione verso la santità che deve abitare ogni cuore autenticamente sacerdotale (Benedetto XVI, 16/03/2009 alla Plenaria della Congregazione per il Clero).
È in tale contesto che si colloca la luminosa testimonianza di P. DOMENICO GALLUZZI O. P. (1906-1992), al secolo Giovanni Galluzzi, sacerdote professo nell Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Da San Domenico attinse la convinzione di essere stato chiamato, grazie all Ordinazione sacerdotale, a partecipare ad una vita nuova , inaugurata da Cristo e dagli Apostoli, che esprime nella sintesi santificarsi per santificare , cioè corrispondere con totalità di amore al dono di santità ricevuto dal Signore Gesù, perché Egli renda efficace il ministero sacerdotale come dono di santificazione per il Popolo di Dio. Qui è tutta la vita, la missione e l attualità di P. Domenico, in una continuità serena, gioiosa e generosa, mai smentita dall entrata nell Ordine domenicano fino alla morte.
Santificarsi: per P. Domenico significa annunciare
Santificare: per P. Domenico significa mettere i fedeli in contatto con Dio grazie alla parola e alla testimonianza di vita; far scoprire la verità e la bellezza dell amore di Dio per ogni persona e la sua inabitazione nell anima.
Dal suo ministero traboccano frutti di santità: in primo luogo la formazione di sacerdoti domenicani (dal 1938 è maestro degli studenti e poi dei novizi fino al 1947) che hanno onorato l Ordine con i talenti umani e la vita religiosa coerente. Fu pure la guida spirituale per i sacerdoti diocesani, carisma particolarmente apprezzato al suo arrivo a Faenza (ottobre 1948) dall allora Vescovo Mons. Giuseppe Battaglia, che l anno dopo lo nominò confessore nel Seminario.
A Faenza P. Domenico diventa ben presto punto di riferimento per i sacerdoti, i religiosi e le religiose della regione, donando consapevolezza e fiducia nella vocazione, come pure per i laici, aiutandoli a scoprire il senso della vita anche nella sofferenza, la vocazione personale, le vie dell impegno cristiano individuale e sociale. La sua carità sacerdotale si effonde su piccoli e grandi. Egli considera la persona che incontra nella totalità della sua realtà umana.
Tutto avviene nell ordinario di un servizio sempre disponibile, che passa quasi inosservato, una presenza senza clamore che viene spesso segnalata dal passaparola ammirato di chi l ha conosciuto e parla di lui come di un santo .
Dal 1948, con l approvazione dei superiori, P. Domenico comincia a impegnarsi per la fondazione dell Ara Crucis, monastero domenicano di vita contemplativa claustrale. A questa fondazione provvidenzialmente poté dedicare una prolungata cura formativa fino alla morte, cercando di trasmettere il volto materno del suo ideale, la santità, approfondita in una vita dedicata a Cristo Sacerdote, e particolarmente alla Parola di Dio e all Eucaristia, con il cuore di Maria. La vita delle monache, grazie alla preghiera d intercessione, vuole ravvivare, e se necessario riaccendere, il desiderio di santità nei sacerdoti e, di conseguenza, nel Popolo di Dio. L Ara Crucis tuttora richiama la figura di P. Domenico che per 44 anni è stato a Faenza una manifestazione della bontà misericordiosa di Dio con la paternità spirituale, la direzione interiore, il dono di consigli sapienti e l esemplarità trascinatrice della vita sacerdotale; richiama anche l irradiazione del suo amore soprattutto per l Eucaristia e per Maria.
La morte di P. Domenico, il 13 gennaio 1992, suscita una vasta eco. Tantissimi accorrono alle esequie, celebrate all Ara Crucis e nella Chiesa di San Domenico. Evidente la fama di santità e di grazie, confermata, tre anni dopo, in occasione della traslazione della salma dal cimitero di Faenza all Ara Crucis.
Tale fama, viva e intensa tuttora a 18 anni dalla morte, ha sollecitato il monastero Ara Crucis a costituirsi attore della Causa di Beatificazione di P.Domenico Galluzzi O. P., ai sensi dell art. 10 § 1 dell Istruzione Sanctorum Mater, con un atto approvato in data 9 giugno 2009 insieme all atto di nomina del Postulatore della Causa nella persona di P. Vito T. Gómez García, Postulatore generale dell Ordine dei Frati Predicatori.
Egli, il 18 aprile
In seguito, avendo ottenuto il consenso all introduzione della Causa dai Vescovi della Conferenza Episcopale dell Emilia Romagna nella sessione del 29 marzo 2010, è stato chiesto alla Congregazione delle Cause dei Santi debita autorizzazione e con lettera della medesima Congregazione, prot. n. 2952 1/10 del 20 agosto 2010 è giunto il Nulla Osta della Sede Apostolica. Pertanto in data odierna abbiamo provveduto a Costituire gli Officiali per l Inchiesta Diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Domenico Galluzzi, Sacerdote Professo nell Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani) affinché indaghino sulla vita, virtù, fama di santità e miracoli dello stesso servo di Dio.
La sessione di Apertura dell Inchiesta avrà luogo sabato 30 ottobre 2010 alle ore 15,30 nella cappella del Monastero Ara Crucis a Faenza.
È perciò fatto obbligo a tutti coloro che fossero a conoscenza di fatti o circostanze riguardanti la vita o la morte del Servo di Dio, di informarne Noi o il Tribunale Delegato; e a tutti coloro che fossero in possesso di qualsiasi scritto, manoscritto o stampato, in originale o in copia autentica, a Lui comunque attribuito e che già non fosse stato consegnato alla Postulazione della Causa, di rimetterlo a Noi o al Tribunale Delegato, affinché possa essere utilizzato nello svolgimento del processo canonico.
Stabiliamo, infine, che il presente Editto rimanga affisso per la durata di due mesi alle porte della Basilica cattedrale di Faenza-Modigliana, nonché della Curia diocesana di Faenza-Modigliana e che venga pubblicato sul settimanale diocesano Il Piccolo .
DECRETO
EREZIONE DELLA COMUNITA PROPEDEUTICA RESIDENZIALE
a norma dei nn. 47 e 50 de La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari (Conferenza episcopale italiana, 4 novembre 2006)
La formazione dei candidati agli ordini del diaconato e del presbiterato richiede un attenzione sempre più diligente che tenga cioè conto delle condizioni spirituali, culturali e umane dei giovani che intraprendono oggi questo cammino.
Le norme della Chiesa propongono al riguardo un periodo propedeutico all ingresso al Seminario maggiore, in modo da integrare la preparazione culturale, avviare un percorso di vita spirituale e favorire la conoscenza dei candidati da parte dei responsabili diocesani della formazione seminaristica.
Preso atto delle norme previste da La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari (Conferenza episcopale italiana, 2006) per quanto riguarda
DECRETIAMO
Gli incarichi hanno la durata di cinque anni da oggi.
Faenza, 29 giugno 2010, Solennità dei Ss. Pietro e Paolo