‘Convertitevi e credete al Vangelo’ è l’invito che accompagna l’austero segno delle ceneri poste sul capo nella celebrazione di inizio Quaresima.
È il tempo favorevole per riprendere con più convinzione il nostro cammino di conformazione a Cristo, con l’aiuto di tutta la Chiesa, dalla liturgia alla preghiera dei Santi, dalla parola di Dio alle mortificazioni che vengono fatte in varie forme, oltre a quelle indicate dalla Chiesa, ridotte a gesti simbolici.
La Quaresima è un pellegrinaggio spirituale verso la Pasqua, per arrivare a riconoscere Gesù risorto con gli occhi purificati dai nostri peccati, con l’animo alleggerito dal peso di tutto ciò che si trattiene dall’elevarci a Dio nella preghiera e nell’amore verso i fratelli.
Il Papa nel messaggio per questa Quaresima ha messo a confronto le virtù teologali della fede e della carità, sia per ricordare l’Anno della fede, sia per non dimenticare che la penitenza più meritoria è sempre la carità.
Fede e carità, che in una considerazione superficiale possono essere considerate come la teoria e la prassi del vivere cristiano, vengono messe dal Papa in un rapporto di reciprocità, per cui si può dire che si richiamano a vicenda, al punto che una non può vivere senza l’altra; basti a questo riguardo ricordare che ‘l‘esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio per poi ridiscendere, portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio’ (n.3).
Nell’approfondire questo rapporto il Papa fa alcune considerazioni:
‘La fede, dono e risposta, ci fa conoscere la verità di Cristo come Amore incarnato e crocifisso’: è una delle verità più consolanti, che si conoscono per fede e che cambiano il modo di vedere non solo la nostra vita ma anche il nostro rapporto con il prossimo; infatti, continua il Papa: ‘la fede radica nel cuore e nella mente la ferma convinzione che proprio questo Amore è l’unica realtà vittoriosa sul male e sulla morte’.
‘La fede ci invita a guardare al futuro con la virtù della speranza, nell’attesa fiduciosa che la vittoria dell’amore di Cristo giunga alla sua pienezza. Da parte sua, la carità ci fa entrare nell’amore di Dio manifestato in Cristo, ci fa aderire in modo personale ed esistenziale al donarsi totale e senza riserve di Gesù al Padre e ai fratelli’. Non si può amare solo a parole, ma in opere e verità, sia verso gli uomini sia rispondendo all’amore di Cristo, dal quale nulla ci può separare.
Per quest’anno le indicazioni da tenere presenti per un percorso concreto, ci vengono offerte dal Papa in questi termini:
‘La Quaresima ci invita proprio, con le tradizionali indicazioni per la vita cristiana, ad alimentare la fede attraverso un ascolto più attento e prolungato della Parola di Dio e la partecipazione ai Sacramenti, e, nello stesso tempo, a crescere nella carità, nell’amore verso Dio e verso il prossimo, anche attraverso le indicazioni concrete del digiuno, della penitenza e dell’elemosina’ (3).
Ma la Quaresima di quest’anno sarà caratterizzata da un evento che riguarda tutta la Chiesa, essendo collocato in questo tempo santo la celebrazione del Conclave per l’elezione del Sommo Pontefice. Non deve essere visto come una coincidenza, ma come una opportunità per dare il tono giusto a questo momento, che deve essere accompagnato dalla preghiera e dalla penitenza, piuttosto che dai pettegolezzi. Esiste anche la fede nella Chiesa, che ricordiamo quando diciamo ‘Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica’; è la realtà di salvezza voluta da Cristo, e in questi momenti delicati la nostra fede e amore aiutano ad orientare lo sguardo verso di essa con più rispetto. Non lasciamoci ingannare da chi guarda l’istituzione umana della Chiesa, separandola dalla sua anima divina, che è un modo astuto per arrivare a negare l’una e l’altra. Non possiamo essere noi a volere una chiesa spirituale senza l’istituzione visibile voluta da Cristo, il quale sapeva che sarebbe stata fatta da uomini con tutti i loro limiti. Amare la Chiesa vuol dire anche avere una fede grande per vedere, sotto la realtà visibile fatta di uomini, di strutture e di storia con tutto ciò che questo comporta, la Sposa di Cristo che ci porta la Parola e la grazia di Dio, di cui abbiamo bisogno per raggiungere il suo Regno. Pregheremo per il Papa Benedetto, perché il Signore lo sostenga e lo ricompensi per le sue fatiche, e pregheremo per il nuovo Papa che lo Spirito Santo vorrà scegliere per la sua Chiesa, e lo accoglieremo con gratitudine, pronti a seguire il Pastore universale della Chiesa come un dono fatto al nostro tempo per tutto il mondo.