Eccellenze Reverendissime, Mons. Claudio Stagni e mons. Tommaso Ghirelli, Signor Sindaco Giovanni Malpezzi, altre autorità, imprenditori, carissimi giovani del Policoro, della Scuola a gonfie vele, dell AC, responsabili del Cefal, don Otello Galassi, responsabile della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Faenza-Modigliagna, UCID, illustri ospiti provenienti da Barcellona e da Bruxelles, siamo così giunti alla seconda edizione della Fiera del lavoro, organizzata da due Diocesi, quella locale e quella di Imola.
L anno scorso è stata un edizione più ricca di riflessioni, a partire dall asse della libertà: senza lavoro si vive meno liberamente e democraticamente. La libertà fiorisce là ove si può accedere ad un lavoro dignitoso. Sono stati Due giorni intensi, di confronto e di esposizione di buone pratiche di cui esistono gli Atti, pubblicati in un numero speciale della Rivista di Dottrina sociale «La società» (maggio/giugno 2016, n. 3). Alla Due giorni ha partecipato anche un gruppo di giovani provenienti da Roma e accompagnati da don Sandro Fadda, salesiano. L evento, specie nel suo versante di dibattito, ma non solo, è stato pensato come espressione di una sinergia che si organizzava all interno del mondo cattolico, per mettere in rete vari soggetti, poco abituati ad interagire tra di loro di fronte alle sfide del nostro tempo.
L organizzazione, che aveva anche il patronage della Conferenza episcopale dell Emilia Romagna, era chiaramente locale, ossia pensata con riferimento al territorio di una regione precisa e circoscritta. Non è mancato, tuttavia, lo sguardo sull Europa – si pensi, ad es. alla relazione del senatore Stefano Collina -, perché non è più possibile considerare i problemi di un territorio estrapolandoli dall Europa e dal resto del mondo.
La seconda edizione della Fiera, sempre parte del cammino educativo programmato dalla Scuola di formazione «A gonfie vele», all interno, questa volta, del tema specifico dell Europa, si è pure concentrata sul tema del lavoro delle nuove generazioni. Ciò che nell anno precedente era più evocato ed era di fatto poco presente, ossia il mondo giovanile, nella seconda edizione lo si è voluto più presente e protagonista.
Infatti, la seconda giornata, sabato primo aprile 2017, è stata pensata come dedicata esclusivamente ai giovani delle Scuole superiori di Faenza, in alternanza tra un primo momento di offerta di informazioni e un secondo momento di visita alla mostra delle buone pratiche, organizzata da molteplici soggetti sociali ed economici non solo del mondo cattolico. È prevista la presenza di almeno 450 giovani.
La seconda edizione della Fiera, come la prima, è nata come prove d orchestra, ossia dall’interazione di più protagonisti. Le piccole dissonanze registrate durante la preparazione sono state, peraltro, l opportunità per migliorare l organizzazione e per muoversi meglio insieme, all’unisono. A fronte dei molteplici problemi che investono le nostre società è sempre più necessario essere uniti negli intenti e concordi nell azione. Senza una sintonia di base si è più disarticolati e meno incisivi.
Al termine di questa breve presentazione della Due giorni è d obbligo, per parte mia, ringraziare, assieme al vescovo di Imola, tutti coloro che hanno collaborato ad allestirla. Essa prevede un momento conclusivo, tipicamente europeo, tanto auspicato dal prof. Everardo Minardi, rappresentato dalla presenza dell arcivescovo di Belgrado Stanislav Hocevar, il quale ci parlerà di “Migrazione, Lavoro: l esperienza di Belgrado”. Egli presiederà anche l Eucarestia in cattedrale domenica 2 aprile alle ore 12,00. Tutti sono invitati, per ringraziare il Signore e per offrire i nostri futuri progetti..
Grazie ancora una volta a tutti gli organizzatori e ai partecipanti.