Articolo di presentazione del Convegno “Per la libertà. Insieme” sul settimanale Bologna7

27-03-2016

La diocesi di Faenza-Modigliana e la Diocesi di Imola organizzano a Faenza, dall’1 al 3 aprile 2016, una Due giorni di riflessioni e di esposizione di buone pratiche, a complemento del percorso educativo iniziato lo scorso anno con la Scuola di formazione sociale e politica per i giovani. Il tema scelto è «Per la libertà, insieme». Oggi è proprio la libertà, più di ogni altro bene, che è ricercata e rivendicata, come mostrano anche i fenomeni migratori e gli stessi episodi terroristici. È messa in discussione la libertà di esistere perché a molti è vietato di venire al mondo o di rimanerci. È talvolta pericoloso esprimere liberamente le proprie opinioni perché si potrebbe finire su liste di proscrizione. In definitiva, la libertà è posta in crisi sul piano sociale e culturale, come hanno anche dimostrato i fatti di Parigi relativi al settimanale satirico Charlie Hebdo, che ha subito attentati assassini, ai quali ne hanno fatto seguito altri nei confronti di cittadini ignari, nel mese del novembre scorso. I protagonisti del settimanale francese, peraltro, hanno proposto un concetto spurio di libertà, slegato dal senso del rispetto altrui. La libertà è sovente messa in discussione sul piano religioso con riferimento all’uso dei segni quali il crocifisso o il presepe, alla facoltà di insegnamento nelle scuole paritarie, quando queste sono ingiustamente tassate. Non è da trascurare anche un’incomprensibile «monito» da parte della Corte Europea a proposito della libertà di coscienza dei medici cattolici a riguardo dell’aborto. Episodi di libertà carente si verificano ugualmente sul piano politico specie allorché si producono prassi o legislazioni che diminuiscono il diritto di scelta dei propri rappresentanti. Non va trascurato il fatto che l’ordine del giorno dei nostri parlamenti è non poche volte condizionato da lobby finanziarie internazionali che riducono significativamente la sovranità nazionale. Ciò che in tutto questo appare particolarmente distruttivo è che la rivendicazione dei propri diritti, veri o falsi, è motivata a partire da un individualismo libertario, che è il peggior nemico dello Stato di diritto. Solo questa fenomenologia è sufficiente a mostrare la crucialità del tema scelto e la sua rilevanza antropologica, sociale e culturale. La Due giorni sarà attraversata, nel suo svolgimento, dall’interrogativo se un concetto di libertà riduttivo, come quello che stiamo sperimentando oggi, sarà adatto a porre le fondamenta della futura costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Potrà offrirebbe garanzie per il futuro della democrazia europea e per il bene comune, il bene di tutti? Di quale libertà abbiamo bisogno? Una libertà senza verità? E, comunque, – ecco quanto si vorrà comunicare con la Due giorni – tutti potremo godere di una libertà sempre più piena se ci si mobiliterà insieme. A cominciare dall’affrontare il problema del lavoro giovanile, mettendo in sinergia l’associazionismo cattolico o di ispirazione cristiana. Occorre lavorare in positivo, avendo una visione, elaborando una nuova progettualità per l’inclusione di tutti. Per riappropriarsi della libertà e della democrazia bisognerà, in particolare, superare l’assolutizzazione del relativismo che sta alla base dell’individualismo libertario. Secondo Hannah Arendt il dialogo pubblico è fondamentale per la vita politica quando svolge una funzione di ricerca della verità. Questa è raggiungibile tramite discussione e argomentazione, è riconoscibile da tutti a partire da un comune confronto che si impernia sul patrimonio condiviso che è la dignità umana. Il bene umano riconosciuto presente nell’altro ci fa apparire simili e fornisce le ragioni della benevolenza, dell’amicizia civica, della collaborazione e della giustizia. Se vi è un bene umano comune l’altro non mi è più uno straniero.

L’1 aprile aprirà i lavori la lectio magistralis di S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della C.E.I., avente per tema L’impegno dei giovani nel sociale e nel politico. Il giorno seguente sarà caratterizzato da una tavola rotonda, nella sala del Consiglio Comunale di Faenza, con illustri relatori, come il sen. Stefano Collina, il Prefetto Sandra Sarti, Vice Capo Gabinetto del Ministero dell’Interno, l’on. Savino Pezzotta, il prof. Leonardo Becchetti, il prof. Mauro Magatti. Ognuno di essi offrirà un apporto specifico nell’indicare quale spazio dovrà avere in Europa la democrazia in una prospettiva di libertà. Nel pomeriggio padre Francesco Occhetta, s.j., consulente ecclesiastico dell’Unione Cattolica Stampa Italiana inviterà a riflettere su Per una partecipazione del territorio dal globale al glocale. Si svolgerà, poi, nei locali dell’ex compesso dei Salesiani, dopo la presentazione del progetto Policoro a 20 anni dalla nascita, una Fiera sulle buone pratiche del lavoro – una quarantina di stand -, promossa dalle diverse associazioni, aggregazioni, movimenti cattolici, di ispirazione cristiana, che scendono in campo compatti, per intercettare la domanda di lavoro dei giovani faentini e imolesi. La Fiera Giovani e lavoro è stata voluta dalle Diocesi coinvolte, in continuità con il tema della libertà – senza lavoro i giovani non hanno una concreta possibilità di crescere più liberi e responsabili – ma anche in collegamento con il Convegno, organizzato a Bologna, lo scorso ottobre, sotto l’egida della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna sul lavoro giovanile. Prima della visita alla Fiera, il vescovo S. Ecc. Mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola, presiederà l’adorazione eucaristica. Il 3 aprile, il cammino formativo si concluderà con gli interventi del dott. Renato Cursi e del vescovo di Faenza-Modigliana. La Due giorni vivrà il suo culmine con la celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Rev.ma Gualtiero card. Bassetti.

+ Mario Toso

Vescovo delegato della Pastorale sociale regionale