[apr 04] Omelia – Festa del voto alla Beata Vergine delle Grazie

04-04-2025

Faenza, cattedrale 4 aprile 2025.

Celebriamo la Festa del voto alla Beata Vergine presso l’altare della Madonna delle Grazie. La festa ricorda il Voto che Faenza fece alla Madonna dopo il terribile terremoto che colpì la città il 4 aprile 1781. Il disastroso sisma provocò il crollo di molti edifici, ma una sola vittima. Il fatto venne subito interpretato come miracoloso e in Cattedrale si scoprì l’immagine della Beata Vergine delle Grazie, che in passato era normalmente coperta e veniva resa visibile solo il giorno della festa e in occasione di calamità o di eventi eccezionali. Il 20 maggio 1781 la città si votò alla Madonna come segno di ringraziamento. L’Amministrazione civica decretò che, in segno di gratitudine alla Madonna, il 4 aprile di ogni anno, e per i cinquanta successivi, si celebrasse a pubbliche spese una cerimonia solenne per la grazia concessa a Faenza. Fu così introdotta la “Festa del voto”, che si iniziò ad officiare il 4 aprile 1782. 

Quindi, anche quest’anno, come gli anni precedenti, intendiamo rinnovare il voto per chiedere la protezione sulla Città e sulla Diocesi e su tutti i suoi abitanti contro ogni forma di calamità, per la guarigione dei malati, la consolazione delle famiglie, il riposo eterno per i defunti.

Dal 2023 la nostra Diocesi ad oggi è stata colpita da 4 alluvioni, da un terremoto e da una tromba d’aria, fenomeni atmosferici che hanno devastato le nostre comunità sia dal punto vista materiale sia dal punto vista psicologico.

I lavori di messa in sicurezza del territorio sono iniziati da poco e richiedono un forte e solerte impegno di tutti i livelli istituzionali e di governo.

Questi gravissimi eventi non possono lasciarci indifferenti. Come ho avuto occasione di sottolineare più volte, dobbiamo incentivare azioni solidali, pensate e programmate per migliorare il rapporto con il nostro territorio. Abbiamo ancora molto da costruire nella relazione con l’ecosistema e nell’approfondimento di una ecologia integrale.

La Chiesa non è lontana dalle sofferenze della gente, non è estranea al senso di smarrimento, di preoccupazione costante e di scoramento che ha colpito tante persone. Ho visto la stanchezza di molti che hanno perso certezze consolidate e punti di riferimento sicuri. Occorre lavorare insieme perché non si presentino più disastri di queste dimensioni, sensibilizzando sulla necessità di individuare le cause dei problemi, lavorando per la giustizia – non dobbiamo avere paura di evocare questa virtù nella formazione delle coscienze –, eliminando tutti i fattori di rischio dipendenti dall’uomo, costruendo una nuova relazione con questa terra che il Signore ci ha affidato.

Davvero la speranza nel Signore sia un porto sicuro in cui sostare in mezzo alle tante difficoltà della vita. Non per fuggire, ma per riconoscere la nostra chiamata all’impegno, alla gioia che non ha mai fine, anche nel momento più difficile.

Mentre siamo qui davanti alla Vergine delle Grazie chiediamo la pace sociale, il rispetto reciproco, l’apertura alla cura di ognuno, operando non solo per noi stessi, ma anche per gli altri. L’amore condiviso per la stessa Madre Maria e per il suo Figlio ci fa riconoscere tutti fratelli.

Oggi, però, vogliamo pregare la Beata Vergine non solo come Patrona che ci protegge dalle calamità naturali come pure dalle guerre, che insanguinano il mondo, pure a breve distanza da noi qui riuniti. Preghiamo la Beata Vergine anche perché ci aiuti a liberare la nostra città da altri mali, altrettanto distruttivi delle nostre famiglie e dell’ethos della nostra comunità: la corruzione, l’illegalità, il malaffare, la droga, la prostituzione, ma anche la povertà e l’indifferenza: mali tutti che umiliano la dignità delle persone e dei giovani, non poche volte lasciati ai margini della società.

Ma questa è anche l’occasione di domandare alla Beata Vergine la sua vicinanza alla Chiesa che è in Faenza-Modigliana nel momento in cui occorre sensibilizzare le nostre comunità nella ricezione e nella maturazione degli orientamenti espressi dal Cammino sinodale che verranno approvati nel prossimo ottobre 2025, per dare piena attuazione al Sinodo “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione” che stiamo celebrando dal 2021 e per consolidare il percorso compiuto fino ad ora.

La fede dei faentini verso la Madonna delle Grazie è sempre stata riconosciuta anche dai concittadini che hanno rivestito cariche pubbliche nel corso dei secoli. Per questo motivo, nella ricorrenza di quest’anno, vogliamo fare memoria dei sindaci, degli assessori, dei consiglieri comunali e di tutti coloro che, a vario titolo, si sono adoperati per il bene della nostra comunità.

 

                                                    + Mario Toso