Sono stato sollecitato da un movimento politico di Faenza a compiere un autorevole intervento perché in alcune scuole elementari è stato impedito di fare il presepio o la tradizionale recita natalizia, per una posizione anticlericale di qualcuno.
Dispiace vedere come certi atteggiamenti intolleranti riemergano ciclicamente, nonostante si sia sempre affermato il carattere culturale e didattico di certe manifestazioni. Alla fine dei conti si finisce per impoverire un momento molto bello per tutti. Costruire il presepio o preparare la recita natalizia può essere l occasione per far partecipare i bambini stessi, nel ricordare l origine della festa del Natale (chi è che è nato, dove, quando; e perché lo ricordiamo ancora ecc.). Spegnere tutto non si fa il bene dei bambini, che rimarrebbero nella loro ignoranza. Il tentativo di cancellare ogni segno è un operazione storicamente falsa e culturalmente arretrata.
La difesa di questi valori e della loro espressione nella scuola, è compito dei dirigenti e degli insegnanti. Anche i genitori hanno il dovere di difendere ciò che ritengono importante per l educazione dei loro figli, e di manifestarlo nelle forme consentite.
Il movimento politico, che giustamente ha segnalato la cosa, chiede un intervento del Vescovo. Il Vescovo in questo ambito può fare un intervento di illuminazione culturale e chiedere il rispetto delle tradizioni condivise dalla gran parte dei cittadini, ma non ritiene di avere competenza per intervenire nella scuola in modo diretto.
Detto questo auguro Buon Natale a tutti.
+ Claudio Stagni, vescovo