[ott 04] Omelia – San Francesco d’Assisi (Comunità di Sasso Montegianni)

piccola fraternita sasso
04-10-2023

San Francesco, 4 ottobre 2023.

Caro don Nilo, cari Marinella, Lucia ed Amedeo, cari fratelli e sorelle, San Francesco di Assisi venne suscitato da Gesù Cristo come riformatore della Chiesa. Impersonò colui che nel Libro del Siracide (Sir 50, 1. 3-7) è descritto come chi «nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario». Il Crocifisso, che Francesco pregò nella chiesetta diroccata di san Damiano, lo sollecitò proprio in tal senso: «Va’, Francesco, e ripara la mia Chiesa in rovina». Le parole del Crocifisso contengono un significato profondo. Esse, non solo sollecitano Francesco a riparare materialmente la chiesetta di san Damiano. Lo invitano a vedere nello stato rovinoso del piccolo edificio la situazione drammatica ed inquietante della Chiesa del suo tempo. Tra i fedeli dominava una fede superficiale, senza radici. Ossia una fede che non formava e non trasformava la vita. Il clero in generale, alto e basso, era poco zelante, più preoccupato delle cose da fare, del potere e del benessere materiale. L’amore per Gesù Cristo si era raffreddato. Tutto ciò procurava la distruzione interiore della Chiesa, dando adito anche ad eresie.

Il Crocifisso posto al centro della chiesetta di san Damiano chiamò, dunque, Francesco sia ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano sia ad un lavoro spirituale e di testimonianza, per rinnovare la Chiesa stessa di Cristo.

Francesco d’Assisi per compiere quanto il Signore gli chiedeva s’immedesimò a Cristo sino a portarne le stigmate nel suo corpo. Come san Paolo, Francesco di Assisi si è crocifisso con Cristo per la Chiesa, il mondo, per la sua salvezza. In particolare, san Francesco per meglio vivere Cristo scelse la povertà, si spogliò di tutto, dei suoi beni, del suo «io». Assunse su di sé il giogo dell’amore di Gesù, mite ed umile di cuore (cf Mt 11, 25-30).

Cari Marinella, Lucia ed Amedeo, il rinnovo annuale dei vostri voti, mentre continuate a dare tutto voi stessi per una comunità speciale, la Comunità di Sasso, vi assimila al poverello di Assisi, ma in modo particolare al Signore Gesù. Lavorate in una Comunità finalizzata al recupero ed al reinserimento sociale e lavorativo, attraverso un percorso di riabilitazione che si concretizza nella condivisione collettiva delle varie fasi della vita quotidiana, dalle attività lavorative e formative ai momenti conviviali e destinati al tempo libero come all’interno di una vera famiglia. Quanta dedizione e quanto amore! Quanta intelligenza e quanta empatia vissuti ogni giorno, per tanti giovani, uomini e donne che hanno bisogno di sentire accanto a sé dei padri, dei fratelli e delle sorelle. La Comunità di Sasso vive, pur tra difficoltà e fatiche non piccole, un alto profilo morale ed antropologico, che richiede il dono completo di sé stessi. Per meglio vivere gli ideali della vostra amata Comunità, in comunione con don Nilo Nannini, rinnovate ora i vostri voti al Signore con coraggio e amore cristiano. Il Signore Gesù vi benedica e vi doni il suo Spirito di amore e di verità. Siate icone vive di Gesù Cristo.

                                              + Mario Toso