Dal 9 al 16 settembre 2014 la nostra Diocesi farà un pellegrinaggio a Cipro, una meta abbastanza inconsueta. Se qualcuno chiede perché andare a Cipro ha ragione, ed è giusto dargli qualche risposta.
Cipro è stato uno dei territori raggiunti dalla diaspora dei primi cristiani dopo la persecuzione ‘di S.Stefano’ (cfr Atti 11,19) e quindi è stato evangelizzato fin dalla prima generazione cristiana. Possiamo dire che è stato uno dei primi territori di missione per la Chiesa. A Cipro Saulo cominciò ad essere chiamato Paolo; e qui Paolo cominciò a rivolgersi anche ai pagani. E fu da Cipro che S. Paolo, lasciata Antiochia, iniziò il suo primo viaggio missionario.
Oggi, pur essendo una Repubblica autonoma è un territorio diviso in due tra la parte greca e quella turca al nord. Nicosia è una città divisa in due da un muro, che riproduce in modo simile la situazione di Gerusalemme. È curioso come ancora oggi questi territori abbiano in comune una situazione di sofferenza. Nel 1291 quando in Terra santa arrivarono i Musulmani, i Francescani dovettero rifugiarsi a Cipro, dove ancora oggi le quattro parrocchie cattoliche dell’isola appartengono alla Custodia dei Frati Francescani della Terra santa.
La nostra Diocesi ha qualche legame con Cipro. Barnaba ‘un levita originario di Cipro’ (Atti 4,36) fu quello che vendette il suo campo e portò il ricavato agli apostoli; poi accreditò Saulo presso gli apostoli quando questi andò a Gerusalemme dopo la sua conversione (9,27). Barnaba fu poi inviato ad Antiochia dove la fede si stava diffondendo e fu lui ad andare a Tarso a cercare Saulo per condurlo ad Antiochia, dove per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani (11,22-26). Questo dice l’importanza di Barnaba. A questo ‘apostolo’ è dedicata una parrocchia vicino a Faenza, e soprattutto è dedicato l’eremo di Gamogna, che fu ricostruito da S. Pier Damiani.
Un altro piccolo legame più recente. Quando nel 1973 la Santa Sede con Paolo VI volle avviare le relazioni diplomatiche con quella repubblica in un momento delicato della sua storia, affidò la Deputazione per Cipro all’Arcivescovo Mons. Pio Laghi mentre era Delegato apostolico a Gerusalemme.
Il Papa Benedetto XVI andò a Cipro il 4 giugno 2010; il giorno prima era stato assassinato in Turchia il vescovo Luigi Padovese. Nell’intervista fatta al Papa sull’aereo egli disse che il viaggio a Cipro continuava quello in Terra santa l’anno precedente e quello fatto a Malta. Anche Cipro richiama il tema di S. Paolo e di S. Barnaba, che ha aperto la porta per la missione di S. Paolo. Il Papa andava anche per portare alle Chiese dell’oriente il documento di preparazione del Sinodo, che si sarebbe poi tenuto a Roma.
Tenendo nel cuore tutti questi riferimenti, anche il pellegrinaggio a Cipro potrà essere una bella occasione per crescere nella fede cristiana e nella conoscenza della sua storia.
+ Claudio Stagni, vescovo