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Messaggio alla diocesi per la creazione del Cardinale Gualtiero Bassetti
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13-01-2014

La Diocesi di Faenza-Modigliana è particolarmente felice della nomina a Cardinale dellArcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, nato a Popolano di Marradi nel 1942.

Ancora bambino seguì la famiglia quando il padre, dopo la guerra, si trasferì a Fantino (nellArcidiocesi di Firenze) in cerca di lavoro. Il parroco di allora gli fece scuola in canonica per prepararlo allesame delle medie da privato; in seguito entrò nel seminario di Firenze e fu ordinato presbitero del clero di Firenze.

Recentemente lArcivescovo Gualtiero è venuto a Modigliana per partecipare alla celebrazione della ricorrenza del 60° di Ordinazione presbiterale del cugino Mons. Giuseppe Bassetti, parroco emerito di S. Stefano. Ma lArcivescovo ha conservato un qualche rapporto con la sua terra dorigine, perché di quando in quando torna ancora a Popolano per ricordare i suoi morti.

Ricordare le origini familiari non deve sembrare il tentativo di appropriarsi di unappartenenza che giustamente è del presbiterio di Firenze, ma vuole ricordare il contesto dove la famiglia Bassetti è cresciuta nella fede cristiana e nellamore alla Chiesa. Se il parroco di Fantino vide in quel fanciullo le premesse per una vocazione presbiterale, qualcosa di significativo doveva già essere manifesto. Oggi la nomina a Cardinale getta una luce su tutta la storia dellArcivescovo Gualtiero, ed è giusto che da parte nostra ricordiamo le sue radici.

Oltre ai meriti personali del candidato, nominato di recente membro della Congregazione dei vescovi, credo che sia lecito pensare ad una particolare attenzione di Papa Francesco alla terra di San Francesco dAssisi. Come per altre nomine si ritiene che il Papa abbia voluto fare un gesto di particolare vicinanza a quelle popolazioni e a quelle regioni, così è bello pensare che il Papa abbia voluto guardare con predilezione anche allUmbria, terra di Santi e soprattutto di S. Francesco.

La nostra Chiesa diocesana si sente ora particolarmente impegnata a seguire nella preghiera lattività del nuovo Cardinale, che ha motivo di attendersi lappoggio di tutti coloro che lo conoscono e gli vogliono bene, mentre speriamo che possa trovare loccasione per una visita nella terra dei suoi padri.

                          + Claudio Stagni, vescovo

Messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Pace 2014
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27-12-2013

Il primo messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, offre la riflessione su un dato di fatto, più che su una idea. Infatti la fraternità di cui si parla, non è un vago volersi bene generalizzato, ma una qualità della persona umana, che è un essere relazionale.

 ‘Occorre subito ricordare, afferma il Papa, che la fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre. La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore’.

Questa considerazione pone il fondamento della fraternità non su visioni antropologiche soggettive, ma su una realtà oggettiva. Si parte dal luogo naturale in cui si impara ad essere fratelli, cioè la famiglia, e si mette in evidenza che questa possibilità viene data a tutti.

Nello stesso tempo il Papa ricupera il concetto di fraternità come figli dello stesso padre, ricordando che c’è un Padre di tutti: ‘In pari tempo appare chiaro che anche le etiche contemporanee risultano incapaci di produrre vincoli autentici di fraternità, poiché una fraternità priva del riferimento ad un Padre comune, quale suo fondamento ultimo, non riesce a sussistere. Una vera fraternità tra gli uomini suppone ed esige una paternità trascendente’. Siamo fratelli, cioè tutti figli di Dio.

La via della pace tuttavia si compone di vari percorsi che il Papa approfondisce, nei quali la fraternità si manifesta: la solidarietà di fronte alle esigenze fondamentali della vita, la sconfitta della povertà, la riscoperta di una economia nuova, l’eliminazione di tutte le guerre, il superamento della criminalità organizzata, la custodia del creato.

I cristiani, che vivono la fraternità nella comunione con il Signore Gesù, possono contagiare di questo atteggiamento tutti gli uomini, diventando un fermento per l’intera umanità.

                                                                       + Claudio Stagni, vescovo

Un anno di preghiera per le vocazioni
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22-10-2013

Per tutto il nuovo Anno liturgico, cioè dall inizio dell Avvento fino alla Solennità di Cristo Re nel 2014, faremo speciali preghiere in tutta la Diocesi per chiedere al Signore il dono delle vocazioni al presbiterato. Le ragioni ci sono e sono tutte valide: anzitutto lo ha detto il Signore, che bisogna pregare il Padrone della messe; abbiamo bisogno di giovani che si consacrino completamente al servizio del Vangelo e dell Eucaristia nelle nostre comunità cristiane; la preghiera è efficace (verrebbe da dire: funziona).

Le proposte sono semplici e diversificate. Ogni domenica concluderemo la Messa aggiungendo una breve orazione per le vocazioni presbiterali; i Vicariati sono incaricati di preparare un pellegrinaggio ad un Santuario mariano locale, con la stessa finalità; sono possibili Giornate vocazionali nelle parrocchie; si dovrà avere una cura particolare per la Giornata del Seminario.

Oltre a pregare con insistenza, vorremmo attirare l attenzione almeno di quanti frequentano le nostre chiese, per far capire che se i preti sono pochi e invecchiano, si può fare qualche cosa, che dipende anche da noi. Certamente la chiamata al presbiterato è un dono di Dio; ma come tutti i doni vanno accolti, cioè desiderati, cioè domandati. Non sarà che il Signore stia pensando: ma perché dovrei mandarvi dei sacerdoti se nemmeno li chiedete?

Senza dire che accade anche che qualche giovane pensa di verificare se è adatto al Seminario e trova un forte ostacolo in famiglia. Dobbiamo pregare allora anche per queste famiglie, perché sappiano rispettare la libertà di scelta dei loro figli.

Con l iniziativa di questo anno si spera che si diffonda una buona pratica di pregare in modo costante, nelle parrocchie e nelle famiglie, a questo scopo; c è anche il sussidio del Monastero invisibile , c è la buona prassi dell Adorazione eucaristica settimanale o mensile. Gesù ha detto che dobbiamo pregare senza stancarci mai (ovviamente non solo per questo, ma anche per questo).

Invochiamo l intercessione di Maria, perché insista anche Lei presso suo Figlio e ci mantenga fedeli nel donare la nostra vita per la venuta del suo Regno.

                                                                                              + Claudio Stagni, vescovo

Messaggio per la Giornata di sensibilizzazione alle offerte per il sostentamento del clero
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18-10-2013

‘Ah. Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri’ esclamò Papa Francesco il 16 marzo 2013 davanti ai giornalisti. Quindi non servono più le offerte per i sacerdoti, l’Otto per mille, gli aiuti vari alle chiese?

Il giorno prima davanti ai Cardinali il Papa aveva detto: ‘La verità cristiana è attraente e persuasiva, perché risponde al bisogno profondo dell’esistenza umana, annunciando in maniera convincente che Cristo è l’unico salvatore di tutto l’uomo e di tutti gli uomini’.

È questa infatti la ‘mission’ della Chiesa, che si svolge secondo tre percorsi: si tratta dei luoghi di culto (costruzione e manutenzione) per celebrare l’Eucaristia e tutti i sacramenti, delle strutture per il catechismo e le attività per i ragazzi, delle iniziative di carità sempre più necessarie in Italia e all’estero, del mantenimento dei presbiteri, che devono vivere dell’altare.

Tutta questa attività, che serve per l’evangelizzazione e ‘risponde anche ad un bisogno profondo dell’esistenza umana’, viene sostenuta dal servizio economico alla Chiesa secondo le tre finalità: culto e pastorale, carità e sostentamento del clero.

Il Papa indubbiamente vuole insegnarci uno stile, che deve rispecchiare anche la vita della Chiesa che si presenta davanti al mondo; per cui viene condannata la mondanità, lo spreco, il consumismo e di conseguenza il venir meno della custodia del creato. Viene insegnata la sobrietà nella vita del presbitero, nei mezzi usati per l’apostolato e nella vita dei cristiani. È bene che il Papa ci ricordi questo stile evangelico, che non deve essere confuso con la mancanza di mezzi, che finirebbe per colpire anzitutto i più poveri.

La Giornata del 24 novembre per le offerte per i sacerdoti merita quindi tutta la nostra attenzione, sia perché con quanto viene ad essi garantito dall’Istituto centrale per il sostentamento del Clero (poco più di 800 euro al mese) non si diventa ricchi, sia perché più offerte ci sono, meno si deve attingere al fondo dell’Otto per mille, liberando così disponibilità per la carità e il culto/pastorale. Anche qui si può dire: con il poco di tanti, si può fare molto.

Messaggio Gratulatorio di PAPA FRANCESCO al vescovo Claudio Stagni in occasione del giubileo sacerdotale
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23-07-2013

Al venerabile fratello Claudio Stagni, vescovo di Faenza-Modigliana

 

Venerabile fratello, deve essere in verità segno di grande gioia il fatto che stai per celebrare prossimamente il cinquantesimo anniversario della tua ordinazione presbiterale. Senza dubbio ritornerai con la memoria a quel giorno in cui per mano dell’eminentissimo e insigne cardinale Giacomo Lercaro divenisti sacerdote e dispensatore dei divini misteri. Trascorsi quindi dieci lustri, questo gioioso ricordo non solo sarà vicino a te, ma anche a tutti i fedeli ai quali sei stato donato come Pastore.

È opportuno anche che si ricordino alcuni momenti particolarmente significativi nei luoghi dove espletasti gli studi filosofici e teologici e fosti segnato con l’ordine sacro. La stessa città di Bologna per la sua fama ti indicò evidenti esempi delle cose umane e divine, motivato dai quali iniziasti a sostenere il ministero presbiterale, insegnasti ai seminaristi una saggia e opportuna dottrina, hai aiutato i giovani nel cammino spirituale, hai svolto incarichi curiali, sei divenuto infine Vicario generale; da tutto questo sappiamo essere derivati non pochi vantaggi per i fedeli.

Su di te poi volse i suoi occhi il nostro predessore il beato Giovanni Paolo II di veneranda memoria, e destinò te, con provvida decisione, come Vescovo ausiliare della sede di Bologna. Lo stesso Sommo Pontefice, successivamente, ti affidò di pascere la comunità diocesana di Faenza-Modigliana, in modo che tu compissi quelle stesse cose che precedentemente in altra sede avevi fatto, in questa Chiesa.

In verità abbiamo appreso che tu hai compiuto opportunamente la visita pastorale alle parrocchie, hai presieduto al ricordo millenario di san Pier Damiani e hai dato inizio all’anno dedicato alla Beata Vergine Maria venerata in questa città sotto il titolo di Madonna delle Grazie. Non senza minore lode ricordiamo la pratica convivenza con i tuoi confratelli vescovi.

Pertando sommando tutto quello che abbiamo ricordato sopra, vogliamo congratularci per il tuo giubileo sacerdotale. Infine, elargiamo, Venerabile Fratello, la Benedizione Apostolica come pegno dei precedenti meriti, che deve essere rivolta alla tua intera comunità ecclesiale, mentre ugualmente ti chiediamo preghiere perché possiamo assolvere oppurtunamente il ministero Petrino a noi affidato.

Dal Vaticano, il giorno 30 del mese di giugno dell’anno del Signore 2013, primo del nostro Pontificato.

Francesco

Messaggio ai Rioni e al Gruppo Municipale di Faenza
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07-06-2013

La quarta domenica di giugno è ormai entrata nella tradizione di Faenza come ‘la domenica del Palio’, che conclude un periodo di alcune settimane molto impegnate per tutti i rioni cittadini. Credo che la partecipazione della città agli eventi che vengono ogni anno programmati dia la misura di quanto tutto questo sia entrato nella attenzione della gente.

C’è una certa dose di partigianeria per il proprio rione, come è giusto; c’è un interesse alla qualità delle gare e allo spettacolo che viene offerto; c’è il programmare il proprio calendario tenendo conto degli eventi finali del Palio; c’è il sostenere tutta l’organizzazione per legare soprattutto i giovani alla propria Città. L’auspicio è che anche questa attività culturale, storica e sportiva non degeneri al livello dello sport industriale, ma conservi quel tanto di genuinità legata alla realtà locale.

Il coinvolgimento delle risorse sociali a sostegno di questo evento risponde al bisogno di creare legami per la coesione di una comunità civile che ha molte tentazioni di frantumazione. Anch’io ritengo che sia giusto incoraggiare il valore umano di queste iniziative, che impegnano i ragazzi e li inseriscono in un gioco di squadra difficile e per questo salutare. Se un appunto si può fare è l’eccesso di scaramanzia in alcuni momenti del tutto innocui, ai quali vengono attribuiti poteri assolutamente inesistenti. In questo sarebbe auspicabile una maggiore libertà di spirito.

Mi sento quindi in dovere di ringraziare tutti coloro che faticano e si impegnano perché l’evento-palio riesca al meglio e sia un momento bello per la città e riunisca tutti attorno ai valori positivi della giostra, compreso quel sano agonismo che dovrebbe trovate tutti  uniti per ottenere il risultato migliore.

Buona Pasqua 2013
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29-03-2013

Cristo è risorto. Ed è apparso a Simone è il saluto pasquale nell oriente cristiano. Quest anno potremmo aggiungere: E Pietro è apparso in mezzo a noi , nella persona di Papa Francesco.

Lo sapevamo che il Papa sarebbe arrivato, ma averlo visto, sentito e cominciato a conoscere è stata una gioia grande: la sua apparizione ha suscitato una vera gioia pasquale su tutta la terra.

Credo sia giusto gustare con gratitudine questo momento bello che la Chiesa sta vivendo, pur sapendo che è una luna di miele che dovrà passare. Tuttavia nel nostro mondo mediatico, dove è importante anche la prima impressione, questo è un dono provvidenziale.

La Pasqua ci sollecita sempre ad un rinnovamento spirituale, che quest anno sarà favorito anche da qualche novità che il Papa ci indicherà, secondo quella sensibilità che già abbiamo intravisto. Non è male se la nostra continua conversione sarà guidata nella concretezza della carità verso i poveri e del distacco dai beni terreni; dovremo renderci conto che il richiamo alla Chiesa povera vorrà certo significare una maggiore leggerezza nei beni della Chiesa, ma dovrà raggiungere anche la vita personale di ogni cristiano. Non dovremo accontentarci di riporre nell armadio i paramenti d oro dei secoli passati, ma dovremo anche, per esempio, giungere a far posto agli stranieri che arrivano tra noi.

La grazia pasquale di quest anno ha la concretezza delle parole di Papa Francesco, che con una grande libertà di spirito ci comunica la freschezza della Chiesa giovane dove è vissuto. Non dovremo accontentarci di dire che ci piace, ma dovremo anche capire dove dobbiamo operare per dare seguito a quello che ci va dicendo, in modo semplice, chiaro e nuovo. La novità cristiana, lo sappiamo, è quella di cui parla S. Paolo: Se uno è in Cristo è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove (2 Cor 5,17).

Auguri quindi di Buona Pasqua, con la grazia della liturgia di questi giorni, e con la novità del ministero petrino di Papa Francesco.

                                        + Claudio Stagni, vescovo

Messaggio per la Giornata di sensibilizzazione alle offerte per i sacerdoti
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31-10-2012

La Giornata di sensibilizzazione per le offerte per i sacerdoti, che quest’anno cadrà nella domenica 25 novembre, non trova ancora una vera partecipazione nelle nostre parrocchie. Si ha l’impressione che non si dia importanza alla cosa e di conseguenza che i fedeli non siano aiutati più di tanto per fare una offerta per i sacerdoti.

Dispiace che non siano conosciuti i meccanismi del sistema di sostegno economico alla Chiesa; non si sa, per esempio, che le offerte per i sacerdoti di fatto liberano denaro per le finalità di culto e di carità. Questo disinteresse purtroppo diffuso sta diventando pure pericoloso, perché i discorsi contro la Chiesa anche a questo riguardo stanno aumentando e non ci vorrà molto ai politici di turno vendere il sistema attuale di sostegno alla Chiesa per un pugno di voti.

Ad un convegno del Sovvenire il vescovo Bregantini raccontò una simpatica e significativa fiaba. Un re per la festa di nozze del figlio non aveva il vino per la festa popolare che era stata indetta e chiese ai suoi sudditi di portare ognuno un fiasco di vino, pensando che era poca cosa per una festa così importante. Ma quando si andò ad attingere dalla botte che era stata riempita, uscì solo acqua.

Cos’era successo? Ognuno dei cittadini aveva portato un fiasco d’acqua, pensando che tanto nell’insieme nessuno se ne sarebbe accorto.

È quello che sta succedendo con le offerte per i sacerdoti. Forse non è stato efficace proporle come offerte deducibili, ma ormai dovrebbe essere chiaro che sono offerte liberali, e sono significative anche quelle di piccola entità. Si ha invece l’impressione che non ci sia sufficiente informazione in casa nostra, mentre un diritto dei fedeli conoscere le notizie essenziali sul sostegno economico alla Chiesa italiana, per regolarsi di conseguenza.

È necessario pertanto che i parroci e i referenti parrocchiali utilizzino i sussidi che vengono messi a disposizione da parte del Servizio nazionale, e spendano qualche parola per ricordare il dovere che i cristiani hanno di ‘sovvenire alle necessità della Chiesa’, il che significa anche contribuire al sostentamento dei loro sacerdoti.

Siamo consapevoli delle difficoltà che stanno incontrando le famiglie italiane e insieme ad esse anche le nostre parrocchie; proprio per questo è necessario che tutti facciano la loro parte perché con il poco di molti si può fare tanto. Cristo Re, che viene celebrato nella solennità liturgica di quella domenica, converta i nostri cuori per la diffusione del suo Regno e per il sostegno dei suoi ministri.