Un intervento del Vescovo all’inizio dell’anno pastorale non vuole aggiungere un altro documento ai molti che già esistono, ma intende essere una indicazione attorno alla quale fare unità nella nostra Chiesa particolare.
È chiaro che la comunione ecclesiale vera non è legata alle proposte annuali, ma ha ben altri fondamenti: dal dono dello Spirito, alla partecipazione alla stessa Eucaristia; dall’ascolto della stessa Parola di Dio, all’accoglienza della successione apostolica nella stessa persona del Vescovo diocesano. Tuttavia ormai da tempo si sente la necessità di avere una indicazione unitaria per ogni anno pastorale, vista la frammentazione delle proposte pastorali con le quali dobbiamo convivere, che sono per un verso una ricchezza, ma per altro verso sono anche una fatica. L’indicazione unitaria dà ovviamente per scontato che vi siano delle linee pastorali importanti già condivise, come l’anno liturgico, la preparazione ai sacramenti, le feste parrocchiali, la formazione dei giovani e degli adulti; e non pretende raggiungere tutto ciò che viene fatto durante un anno nelle comunità cristiane. La cosiddetta ‘pastorale ordinaria’ è la spina dorsale della vita cristiana, e la sua forza sta nell’essere consolidata nel tempo nelle singole comunità
…
Insieme alle poche cose concrete sulle quali cercheremo di lavorare insieme in quest’anno, si è voluto richiamare l’attenzione su qualche indicazione pastorale e spirituale, che andrà indubbiamente ripresa per trarne le dovute conseguenze. Potrà essere questo un lavoro da fare insieme agli organismi consultivi (Consiglio Pastorale e Consiglio Presbiterale), così che le prossime proposte pastorali nascano da un discernimento comunitario. Ringrazio quanti vorranno accogliere questa lettera con la dovuta collaborazione ecclesiale, nella certezza che ognuno deve fare la propria parte per il bene di questa amata Chiesa di Faenza-Modigliana per ottenere la benedizione del Signore e non venire meno lungo la via. La Beata Vergine delle Grazie ci accompagni con il suo amore materno, e ci mantenga nella gioia di lavorare sempre nella vigna del Signore.
+ Claudio Stagni, vescovo
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Ripartire da Cristo
Nella gioia e nella pace del Risorto
Messaggio alla diocesi del vescovo eletto
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26-04-2004
Alla Chiesa di Dio che è in Faenza – Modigliana il mio saluto affettuoso, nella pace e nella gioia dello Spirito Santo; e un abbraccio fraterno al vescovo Italo Benvenuto, suo attuale pastore.
“Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,21), ha detto Gesù nella sera di Pasqua ai suoi apostoli; in questo spirito di continuità della missione nella Chiesa ho accolto la volontà del Santo Padre Giovanni Paolo II che mi invia a voi. Sono molto grato al Papa per la sua benevolenza e per questo dono, che mette la mia vita nella responsabilità bella e grande di una Chiesa particolare.
Entro nella Chiesa di Faenza – Modigliana nella fedeltà al mandato apostolico, e chiedo di essere accolto come figlio e fratello, per potervi servire come padre nella fede e nell’amore di Cristo.
Vengo a voi con la fede cristiana ricevuta nella mia famiglia e nella mia parrocchia, dove sono stato formato da un sacerdote faentino e con un lungo percorso di ministero presbiterale ed episcopale, vissuto nella chiesa di Bologna che ho servito come ho potuto, e sempre volentieri.
Mi incoraggia la protezione della Beata Vergine delle Grazie, patrona principale della nostra Chiesa di Faenza – Modigliana, che continua quella invocata finora con il titolo di Madonna di San Luca.
Mi conforta la storia gloriosa di questa amata Chiesa, tanto benemerita anche verso la Chiesa universale che ha servito con alcuni dei suoi figli migliori, fra i quali ricordo con un cordiale saluto gli eminentissimi cardinali Achille Silvestrini, Pio Laghi e Dino Monduzzi.
Intendo raccogliere l’eredità pastorale dei vescovi che mi hanno preceduto, in particolare del carissimo mons. Italo Castellani, che ringrazio per la sua fraterna amicizia, e del compianto mons. Francesco Tarcisio Bertozzi, che rese ancora più prezioso il suo servizio con il sacrificio della vita.
Chiedo ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli laici di aiutarmi a essere il pastore di tutti, per condurre tutti a Cristo. Insieme potremo fare cose belle, per il bene di tutto il popolo di Faenza – Modigliana, con la protezione dei santi patroni e con l’aiuto di Dio. Ricordatemi fin d’ora nelle vostre preghiere, mentre da parte mia invoco per voi tutti, dal Signore, una particolare benedizione.