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L’attesa cristiana
Messaggi
02-12-2008

Il tempo dell’attesa in genere trova il suo significato quando finisce e arriva l’atteso. Non è così per l’avvento cristiano. Non si tratta infatti di un tempo vuoto, perché noi aspettiamo Uno che è già venuto. E non si tratta nemmeno di fare finta che debba ancora venire. Si tratta invece di ravvivare in noi il desiderio del Signore che viene, per poterlo incontrare quando si presenta sia nei segni che ha lasciato di sé nella Chiesa, sia nelle vicende della vita.

C’è bisogno di avvento; c’è bisogno di aspettare con la certezza che l’Atteso viene, perché abbiamo bisogno di una speranza vera.

Il mondo con le sue contraddizioni mostra il bisogno di qualcosa di sicuro e di qualcuno che dia risposte vere. È sintomatico che per un verso si noti una continua avversione a ciò che la Chiesa dice in ordine a temi vitali per le persone e per la società, e per altro verso si cerchi subito di appropriarsi di una affermazione che una persona di Chiesa (basta una suora’) sembra dire secondo l’opinione corrente. In altri termini  si cerca il consenso da parte della Chiesa sulle proprie opinioni, e così facendo le si riconosce l’importante ruolo di essere luce del mondo.

Non sarò certo io a meravigliarmi di questo; anzi, ritengo che il bisogno di verità che c’è nel cuore dell’uomo renda attenti verso chiunque si presenti come portatore di una parola vera.

Come sempre l’avvento ci fa guardare al Signore Gesù nato a Betlemme che dobbiamo di nuovo incontrare nel mistero del Natale, e ci fa guardare avanti al secondo ritorno alla fine del tempo quando Cristo verrà nella gloria. Si tratta in ogni caso di preparare il nostro cuore. L’attesa non è un atteggiamento passivo a rischio di noia; l’attesa è fatta con le lampade accese e le maniche rimboccate perché il Signore ci trovi vigilanti.

È tempo dunque di svegliarci dal sonno soprattutto noi cristiani, per mantenere accesa la lampada che deve fare luce a tutti coloro che sono in cammino verso il Signore, anche se qualcuno non lo sa o non ci pensa.

Decreto istitutivo della segreteria organizzativa della Curia Diocesana
Orientamenti pastorali
29-09-2008

Visto e richiamato il Decreto n. 25/1995-150 in data 4 novembre 1995 sull ordinamento della Curia Diocesana,

tenuto conto che occorre una struttura stabile a servizio degli Uffici e dei Centri Diocesani,

promulghiamo il seguente decreto:

 

1 E istituita presso la Curia diocesana la Segreteria Organizzativa a servizio degli Uffici e dei Centri pastorali della Diocesi.

2 La Segreteria Organizzativa è formata dal Segretario, chierico o laico, nominato dal Vescovo diocesano per un quinquennio a norma dei nn. 6 e 8 del Decreto 25/1995,  e da collaboratori fissi od occasionali, chierici o laici; tutti svolgono il loro servizio come volontari.

3 E compito della Segreteria Organizzativa collaborare con gli Uffici e i Centri pastorali e offrire l appoggio esecutivo agli stessi per singoli adempimenti.

4 E compito della Segreteria Organizzativa curare i rapporti con le autorità di Pubblica sicurezza per le autorizzazioni delle manifestazioni avente carattere pubblico e per il servizio d ordine, se ed in quanto necessario.

5 Per le comunicazioni relative agli eventi, la Segreteria Organizzativa si avvale della collaborazione dell Ufficio stampa della Diocesi, a norma del § 4 del Nostro Decreto 29/2008-347 in data 31 luglio 2008.

6 La Segreteria Organizzativa cura le comunicazioni al Clero su richiesta del Vicario Generale e dei Direttori degli Uffici e dei Centri pastorali.

7-  La Segreteria Organizzativa fa riferimento al Vicario generale, in quanto Moderatore della Curia, a norma dei nn. 1.1 e 1.2 del Nostro Decreto n. 15/2005-170 in data 5 maggio 2005.

8 Le spese per le varie iniziative vanno imputate al settore pastorale cui fa riferimento l ufficio o il centro pastorale che le promuove; le spese generali invece sono a carico dell Economato.

9 La Segreteria Organizzativa ha un proprio archivio in cui tiene opportuna documentazione delle iniziative o manifestazioni curate direttamente.

Faenza, 12 settembre 2008

Buon Anno,scuola
Messaggio in occasione dell'inizio dell'Anno Scolastico 2008/2009
Messaggi
12-09-2008

L’ennesima serie di cambiamenti introdotti nella scuola, rischia di attirare l’attenzione più del significato fondamentale di questa istituzione, che resta decisiva per il futuro della nostra società.

Desidero porgere un saluto anzitutto agli alunni che iniziano o riprendono il cammino della loro formazione intellettuale, per prepararsi alla vita. La formazione culturale resta alla base di qualsiasi attività sarà poi svolta nella vita.

Un saluto ai genitori e alle famiglie (ai nonni che accompagnano i nipotini a scuola). Non assumete atteggiamenti troppo protettivi dei vostri bambini, soprattutto se questo inconsapevolmente tende a supplire una vostra latitanza in famiglia. Credo che in linea di massima si debba dar credito all’insegnante, perché sarebbe strategicamente sbagliato svalutare agli occhi degli alunni un’autorità che in ogni caso essi dovranno tenere per qualche tempo.

Saluto pure gli insegnanti per il lavoro che svolgono per i nostri ragazzi, soprattutto quelli che hanno capito di avere una missione delicata non solo nell’insegnamento, ma nell’educazione più ampia dei loro alunni. I ragazzi vi guardano non solo per la materia che insegnate, ma anche per le convinzioni che avete e che lasciate trasparire, per il carattere, le scelte di vita e per i valori in cui credete.

E’ un peccato che l’attenzione per la scuola sia scesa dalla politica intesa come ricerca del bene comune, al pragmatismo della politica delle lobby e degli interessi di parte.

Basterà il voto in condotta a dare importanza all’impegno educativo che nel suo complesso la scuola deve avere, avendo tra le mani delle persone in crescita, verso le quali tutto può lasciare un segno per sempre?

La delicatezza della questione coinvolge anche la premura della Chiesa e delle comunità cristiane, che in queste settimane seguono con affetto il ritorno dei loro ragazzi. Mentre cerchiamo di accoglierli e di accompagnarli nella ripresa della scuola, nella partecipazione alla parrocchia, nel ricupero delle consuete attività, ricordiamo di pregare per loro, per i loro educatori, per le loro famiglie perché anche il nuovo anno sia per tutti un anno in cui poter crescere in età, sapienza e grazia.

Cardinale da 20 anni
Messaggio alla diocesi in occasione del 20 anniversario della elezione a Cardinale di Achille Silvestrini
Messaggi
31-08-2008

Era il 29 giugno 1988 quando in Piazza S. Pietro il S. Padre Giovanni Paolo II imponeva la berretta cardinalizia al Card. Achille Silvestrini. Sono dunque passati 20 anni, che vogliamo ricordare ringraziando il Signore per tutto quello che ha fatto per il ministero del Card. Silvestrini.

In questo tempo egli ha svolto l’incarico di Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica dal 1988 al 1991, poi di Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali fino al 2000, insieme ad altri compiti che hanno manifestato la stima del Papa per lui.

Anche da cardinale ‘don Achille’, come viene confidenzialmente chiamato ancora dai brisighellesi, non ha dimenticato né Brisighella, né Faenza, con ritorni frequenti alla sua città natale, e facendosi presente nei momenti più importanti della vita della nostra Chiesa, come pure prendendo a cuore argomenti significativi per la nostra comunità. E’ proprio la sua assidua presenza che ce lo rende familiare, e ci induce a condividere le ricorrenze belle della sua vita ecclesiastica.

In modo molto semplice a vent’anni dalla sua elezione a cardinale desideriamo unirci, nella festa della Madonna del Monticino, alla Messa che egli celebrerà davanti a quella immagine tanto cara. La comunità parrocchiale di Brisighella e tutta la Diocesi di Faenza-Modigliana si uniscono nel ringraziamento sincero al Signore per il dono fatto a tutta la Chiesa con il ministero del Card. Silvestrini, e anche per il bene che ne è venuto alla nostra Chiesa diocesana.

Siamo grati al Card. Silvestrini per l’onore che la sua porpora ha dato alla nostra terra, dalla quale sono uscite tante figure eminenti; sono state persone preparate e generose che non si sono risparmiate nel servire la Chiesa con amore, sacrificio e intelligenza, educate in questo dalle famiglie, dai sacerdoti e dalla comunità cristiana.

Vogliamo chiedere per intercessione della Madonna del Monticino una particolare benedizione per il Card. Achille perché il Signore gli conceda sempre serenità e salute, affinché possa continuare a fare del bene nelle molteplici mansioni che con tanta dedizione ancora svolge.

                                                                                  + Claudio Stagni, vescovo

Solidarietà con i cristiani dell’India
Messaggio alla diocesi
Messaggi
01-09-2008

Di fronte alla persecuzione cruenta che si è scatenata in alcuni stati indiani contro i cristiani, la locale Conferenza episcopale ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per domenica 7 settembre. Invito i nostri cristiani ad unirsi a questa giornata, con un gesto di solidarietà che testimoni la nostra vicinanza ad un momento difficile per quella popolazione. La preghiera e il digiuno possono molto presso Dio, perché converta il cuore dei violenti, e faccia cadere le armi dalle loro mani. I sacerdoti nelle Messe di domenica faranno una intenzione di preghiera per i cristiani perseguitati in India e nel resto del mondo, e inviteranno i fedeli a gesti personali di digiuno.

 

Possiamo unire nella nostra preghiera tutti i cristiani perseguitati nel mondo, che non sono mai stati tanti come oggi. Tra le vittime dei vari estremismi (mussulmano, induista, e forse altri), del comunismo cinese, dei vari nazionalismi ormai si contano a milioni. Non si chiedono dei privilegi perché cristiani, si chiede il rispetto dell’uomo, anche se cristiano. La discriminazione religiosa è sempre un segno di inciviltà, e guarda caso è condannata solo dal cristianesimo (e dalle culture che vi attingono le loro radici più vere).

 

La preghiera è un argomento forte, che sarà noto solo a Dio, e che intanto ci fa uscire da un vergognoso silenzio connivente della nostra società, tanto più che dall’India non viene nemmeno un po’ di petrolio.

La Madonna di Lourdes a Faenza
Messaggio alla Diocesi in occasione della Peregrinatio Mariae
Messaggi
24-07-2008

Arriverà anche a Faenza alla fine del mese di luglio la statua della Madonna di Lourdes che sta facendo una Peregrinatio in tutta Italia, in occasione del 150. mo anniversario delle apparizioni. Alla fine della visita a tutte le diocesi italiane la statua verrà collocata a Lourdes presso il grande albergo ‘Salus infirmorum’ dell’Unitalsi.

È una bella occasione per coloro che sono stati pellegrini a Lourdes, di salutare ancora una volta la Madonna, in una circostanza davvero singolare.

Accoglieremo l’immagine alle ore 18 di martedì 29 luglio in Duomo, dove verrà celebrata subito una messa, e dove ci troveremo alla sera per una veglia mariana.

Tutto il mercoledì 30 luglio l’immagine rimarrà esposta in Duomo, per la devozione dei fedeli; vi saranno varie celebrazioni, come da programma (segnalo in particolare la messa per i malati alle ore 10), e ci sarà la possibilità di confessarsi. A questo riguardo chiedo ai sacerdoti diocesani e religiosi di dare almeno un’ora in quella giornata per le confessioni, segnalando in Curia l’orario della propria disponibilità, per consentire di fare un po’ di programmazione.

Nel pomeriggio alle 16 vi sarà una Messa alla quale sono invitati i pellegrini di Lourdes; in seguito l’immagine verrà trasferita all’Ospedale, per un incontro con gli ammalati. Era giusto ricordare anzitutto coloro che soffrono, coloro che a Lourdes sono al centro di tutte le celebrazioni. Vogliamo presentare a Lei tutti i nostri ammalati, coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, e chiedere per tutti consolazione, speranza e salute.

Alle ore 21 riporteremo con una solenne processione con i flambeaux lungo Corso Mazzini l’immagine in Duomo, per rendere alla Vergine l’omaggio di tutta la città.

La Madonna questa volta ci viene a trovare a casa nostra, non facciamoci trovare distratti. Diciamolo anche agli amici, a coloro che sono stati a Lourdes, e anche a quelli che desideravano andarci ma non ci sono riusciti: ‘C’è la Madonna di Lourdes a Faenza, andiamo a farle una visita e a lasciarle una preghiera’.

La mattina di giovedì 31 luglio l’immagine della B.V. verrà portata a Modigliana e Tredozio per rendere possibile un incontro anche alla gente della parte alta della Diocesi.

Sydney 08, perchè i frutti vengano da lontano
Messaggio alla Diocesi in occasione della celebrazione della GMG di Sydney (16-20 lulio 2008)
Messaggi
12-07-2008

Sono una ventina i giovani di Faenza-Modigliana che insieme a qualche sacerdote parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney dal 12 al 29 luglio. Li accompagniamo con la nostra preghiera perché questa impresa porti i frutti desiderati, sia nel contributo che i nostri giovani sapranno comunicare nell’incontro con altri, sia per l’arricchimento che anch’essi ne riceveranno, sia per ciò che sapranno trasmettere ai loro amici una volta ritornati.

Ritengo infatti che questi eventi, se per un verso sono importanti per chi vi partecipa, per altro verso hanno sempre delle ricadute più ampie. Anche il tema della Giornata Mondiale di quest’anno sembra contenere l’impegno a non tenere per sé il dono di Dio, ma a farlo conoscere: ‘Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni’.

Si può ben immaginare che alcune centinaia di migliaia di giovani, per quanto distribuite in alcune città, possano avere un notevole impatto mediatico anche in un paese secolarizzato come l’Australia, dove la Chiesa è ancora giovane. Ma l’effetto più positivo si spera che sia nei giovani stessi, che faranno l’esperienza della fede incarnata nelle culture più diverse, che nella grande varietà delle situazioni potranno vedere come si possa essere tutti uniti attorno a Cristo, aiutati dalla Chiesa e dal Papa.

Se occorresse una prova che la fede cristiana non è fatta solo per i vecchi, ma è capace di coinvolgere tutti, compresi i giovani, basterebbe guardare a qualche momento di una Giornata Mondiale della Gioventù, che papa Giovanni Paolo II volle proprio per mostrare la vicinanza della Chiesa ai giovani, e perché la Chiesa potesse accoglierli nelle loro attese più vere.

Carissimi giovani con l’augurio di un buon pellegrinaggio vi accompagni la nostra preghiera e la benedizione che invochiamo per voi e per tutti giovani che a Sydney incontreranno il Papa, e faranno esperienza della perenne giovinezza della Chiesa.

Vacanze, tempo per lo spirito e la carità
Messaggio del vescovo Stagni in occasione delle vacanze estive
Messaggi
04-07-2008

È ormai tradizione rivolgere un pensiero a coloro che vanno in vacanza, perché lasciano per un po’ di tempo le loro case e quindi anche le loro parrocchie; sentiamo il bisogno di dire loro: ‘Vi allontanate da casa, ma non allontanatevi dalla Chiesa e soprattutto dal Signore. Diamoci l’appuntamento tutte le domeniche attorno all’altare, in un incontro vero anche se invisibile anzitutto con il Signore e quindi anche tra di noi’.

Il mio saluto, a nome dei parroci della nostra Diocesi, vuole assicurarvi un ricordo cordiale e un invito pressante: ‘Approfittate della disponibilità di un po’ più di tempo per pensare anche allo spirito con una lettura, un pellegrinaggio, un po’ di silenzio e di preghiera’.

Al saluto per coloro che partono, unisco un saluto a quelli che restano, con le parole di don Scolastico Berardi, parroco di Errano scomparso dieci anni fa, che così scriveva nel 1972: ‘Desidero invitarvi a rivolgere un pensiero e una preghiera per quelli che in vacanza non vanno: primi fra tutti gli ammalati che immobili nei loro letti di dolore, non sanno quando potranno mettersi in cammino per le vie del mondo; poi i poveri, per i quali la villeggiatura, il mare, i monti sono un sogno non realizzabile. Infine tutti coloro che per obblighi di famiglia, di lavoro, di assistenza non potranno abbandonare il loro posto di servizio. Questo pensiero può essere sorgente, chissà, di qualche atto di carità in più per gli altri e di un maggior senso di responsabilità per noi’.

Infine un pensiero va rivolto ai ragazzi e giovani che saranno impegnati nei campi scuola che le parrocchie, l’Azione Cattolica, l’Agesci e altre associazioni e movimenti propongono durante l’estate. Sono momenti formativi preziosi, occasioni di crescita e di impegno che a volte sono decisivi per il resto della vita. Affidiamo l’opera degli educatori ed animatori alla protezione della Madre di Dio, perché continui il suo compito materno verso tutti.

E quando scrivete le cartoline, firmatevi anche con il cognome. E che il Signore benedica tutti.

                                                                                         + Claudio Stagni, vescovo

20 anni di Sovvenire
Messaggio in occasione della Giornata per il Sostegno economico alla Chiesa
Messaggi
04-05-2008

In occasione della giornata di sensibilizzazione per la firma per l’otto per mille alla Chiesa cattolica, domenica 4 maggio, è giusto ricordare i venti anni del nuovo sistema del sostegno economico alla Chiesa. Venti anni sono un periodo sufficiente per vedere la bontà del nuovo sistema e la sua sostanziale tenuta, anche se come in tutte le cose si può ancora migliorare.

Credo che sia bello ricordare che alla base di tutto ci sono dei valori che devono essere sempre richiamati, sia per non ridurre tutto ad una pura questione di soldi, sia per avere motivazioni valide nel tenere vivo l’impegno da parte delle comunità cristiane.

Partecipazione, corresponsabilità, solidarietà e comunione sono valori ecclesiali che nelle nostre comunità nascono dalla parola di Dio e dalla condivisione della stessa Eucaristia, e che si devono vedere anche nel reperire i beni necessari per il culto, l’evangelizzazione, la carità e il mantenimento dei presbiteri. E nella gestione dei beni della Chiesa si fa l’esperienza della trasparenza, capace di contagiare una simile modalità in tutti i campi dell’agire umano.

A fronte delle grandi mutazioni avvenute nei decenni scorsi (pensiamo solo allo spopolamento delle campagne e all’inurbamento selvaggio) era necessario rivedere l’uso dei beni della Chiesa, anche per sollevare i presbiteri da incombenze amministrative crescenti. La nascita degli Istituti diocesani per il sostentamento del Clero ha consentito di distribuire più equamente le risorse all’interno della stessa Chiesa diocesana; l’otto per mille dell’Irpef dei contribuenti italiani messo a disposizione dallo Stato per le comunità religiose (sono già sei le confessioni religiose che ne usufruiscono) rende possibile il sostegno al culto, alla pastorale e alla carità; il contributo delle parrocchie e le offerte dei fedeli per i sacerdoti sono un’altra fonte per un decoroso sostentamento dei ministri del culto.

Al traguardo dei primi vent’anni di questo sistema resta l’auspicio che si possa diffondere sempre di più la conoscenza delle modalità previste, e soprattutto che restino evidenti i valori ecclesiali che sono a fondamento del sistema. In questo hanno un ruolo importante i parroci, gli incaricati diocesani e i referenti parrocchiali. La piccola struttura presente in ogni diocesi del ‘Servizio del sovvenire’ infatti deve operare in sinergia con i responsabili delle parrocchie, per il comune intento di aiutare la Chiesa.

I nostri Vescovi hanno promesso che scriveranno una lettera in occasione di questo ventennale; disponiamoci ad accoglierla e a seguirne gli orientamenti, lieti di poter fare sempre meglio per il bene delle nostre Chiese, e quindi anche di tutta la nostra gente.