La Diocesi di Faenza-Modigliana è particolarmente felice della nomina a Cardinale dell‘Arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, nato a Popolano di Marradi nel 1942.
Ancora bambino seguì la famiglia quando il padre, dopo la guerra, si trasferì a Fantino (nell‘Arcidiocesi di Firenze) in cerca di lavoro. Il parroco di allora gli fece scuola in canonica per prepararlo all‘esame delle medie da privato; in seguito entrò nel seminario di Firenze e fu ordinato presbitero del clero di Firenze.
Recentemente l‘Arcivescovo Gualtiero è venuto a Modigliana per partecipare alla celebrazione della ricorrenza del 60° di Ordinazione presbiterale del cugino Mons. Giuseppe Bassetti, parroco emerito di S. Stefano. Ma l‘Arcivescovo ha conservato un qualche rapporto con la sua terra d‘origine, perché di quando in quando torna ancora a Popolano per ricordare i suoi morti.
Ricordare le origini familiari non deve sembrare il tentativo di appropriarsi di un‘appartenenza che giustamente è del presbiterio di Firenze, ma vuole ricordare il contesto dove la famiglia Bassetti è cresciuta nella fede cristiana e nell‘amore alla Chiesa. Se il parroco di Fantino vide in quel fanciullo le premesse per una vocazione presbiterale, qualcosa di significativo doveva già essere manifesto. Oggi la nomina a Cardinale getta una luce su tutta la storia dell‘Arcivescovo Gualtiero, ed è giusto che da parte nostra ricordiamo le sue radici.
Oltre ai meriti personali del candidato, nominato di recente membro della Congregazione dei vescovi, credo che sia lecito pensare ad una particolare attenzione di Papa Francesco alla terra di San Francesco d‘Assisi. Come per altre nomine si ritiene che il Papa abbia voluto fare un gesto di particolare vicinanza a quelle popolazioni e a quelle regioni, così è bello pensare che il Papa abbia voluto guardare con predilezione anche all‘Umbria, terra di Santi e soprattutto di S. Francesco.
La nostra Chiesa diocesana si sente ora particolarmente impegnata a seguire nella preghiera l‘attività del nuovo Cardinale, che ha motivo di attendersi l‘appoggio di tutti coloro che lo conoscono e gli vogliono bene, mentre speriamo che possa trovare l‘occasione per una visita nella terra dei suoi padri.
+ Claudio Stagni, vescovo