Il mese di giugno a Faenza è anche il mese del Palio; la preparazione ormai arriva al momento culminante e si raccolgono i frutti dell’impegno messo durante tutto l’anno. Al di là del risultato è già una cosa grande sapere che alcune centinaia di ragazzi e di giovani si stanno impegnando per un obiettivo di prestigio, per l’onore del proprio rione e quindi per un traguardo morale, perché è noto che non si vincono soldi.
Desidero esprimere un saluto con tanta simpatia a tutti coloro che mettono se stessi a servizio della propria comunità, che oggi è il rione e domani sarà il proprio paese. Oggi si può essere stimolati da un premio simbolico, domani potrà essere un aiuto vero per un obiettivo comune. Imparare a fare qualcosa per gli altri è comunque già una cosa grande, in un tempo in cui è più facile servirsi degli altri per i propri interessi, invece di servire il bene di tutti.
L’ultima domenica di giugno sarò anch’io allo stadio per vivere con voi un momento sempre esaltante e una occasione in cui si esprime un bel momento di unità della nostra comunità cittadina; poi sarò sul sagrato del Duomo per consegnare il Palio a chi avrà superato la prova.
Quest’anno su quel drappo tanto ambito è raffigurata un’immagine che ricorda
Cordialmente.
Faenza, 4 giugno 2012
+ Claudio Stagni, vescovo