Il 4 ottobre scorso a Popolano di Marradi – a conclusione della liturgia in cui Marinella, Amedeo e Lucia hanno rinnovato la consacrazione della loro vita al Signore – il
Vescovo monsignor Mario Toso ha approvato lo Statuto della nuova Associazione
Piccola Fraternità di Sasso.
L’associazione si è così presentata: “È ormai chiaro a tutti l’invito della Chiesa che chiede oggi ai suoi figli, ai discepoli di Gesù, un supplemento di amore che ci aiuti a leggere e interpretare le difficoltà e le incomprensioni che dividono gli uomini e avvelenano i rapporti. U
na cultura che alimenta solitudine e indifferenza e allontana dai valori religiosi e da una giusta lettura del sacro. Anche all’interno della vita ecclesiale, l’impegno sinodale, una delle opportunità più preziose per una Chiesa che voglia rinvigorirsi e rigenerarsi in una realtà di comunione,
ha manifestato la fatica di rapporti sereni e aperti alla speranza. Come Comunità di Sasso abbiamo tentato di allargare i confini nel segno, mai realizzato pienamente, di creare e vivere spazi di comunione e di condivisione gioiosa”.
“Un frammento della carità della Chiesa”
“Nonostante i molti amici ci confortino con la loro presenza e la loro fatica solidale e preziosa, lo spontaneismo, al di là dei molti momenti di condivisione nell’azione e nella preghiera,
non ci ha dato in pienezza il profilo ecclesiale che insieme cerchiamo. Oggi, finalmente, su suggerimento e sull’adesione del Vescovo Mario, nasce l’associazione “
Piccola Fraternità di Sasso”, che vede ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa il suo statuto, quello che Sasso fin dalla sua nascita ha sempre dichiarato e cercato di essere:
“un frammento della carità della Chiesa”. Un’associazione che
vede insieme consacrati e non consacrati, sacerdoti e non sacerdoti, giustamente con eguale dignità, uniti in una volontà a custodire i valori vissuti nella sua storia ed espressi nel suo statuto. È molto bello anche per noi consacrati e fonte di una più chiara identità nella Chiesa, promuovere la speranza che nell’armonia solidale e nella
corresponsabilità delle scelte e dei vissuti renderanno più vitali e autentici, per tutti, la nostra fede e la nostra misericordia.
“La volontà del Vescovo – si conclude nella presentazione – la sua benevolenza l’amicizia di tanti che alleviano le nostre fatiche rafforzano la fiducia che la Piccola Fraternità svilupperà u
na visione della vita sempre più orientata a promuovere e testimoniare la cultura del dono e della gratuità sulle tracce di Gesù.”