Lunedì mattina il vescovo monsignor Mario Toso ha ricevuto la dottoressa Michela Bochicchio, direttore della Divisione anticrimine della Questura di Ravenna, e il dottor Antonio Demurtas, dirigente del Commissariato di Pubblica sicurezza di Faenza.
I dirigenti della Polizia di Stato hanno consegnato al vescovo un’ampolla con l’olio per la Messa crismale.
L’olio è stato prodotto dagli ulivi piantati nel “Giardino della Memoria di Capaci”.
Infatti, nel luogo in cui il 23 maggio 1992 vi fu il terribile attentato, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti di scorta della Polizia oggi, sorge il Giardino curato dall’associazione “Quarto Savona 15” (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta. In quel terreno sono state piantumate diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata a un rappresentante delle istituzioni caduto per mano mafiosa, ricavandone una certa quantità di olio.
L’anno scorso, su iniziativa della Questura di Palermo, insieme all’associazione “Quarto Savona 15”, in occasione del trentennale della strage di Capaci, quell’olio è stato donato alla Chiesa siciliana ed è stato, poi, consacrato nella Messa crismale per essere utilizzato come olio santo nel corso dell’anno liturgico.
Quest’anno nell’iniziativa è stata coinvolta la Conferenza Episcopale Italiana per estendere la consegna dell’olio a tutte le Diocesi italiane.
È per questo che lunedì i dirigenti della Polizia hanno consegnato al vescovo l’ampolla di olio che verrà consacrato durante la messa crismale assieme all’olio per gli ammalati e i catecumeni. Il vescovo ha ringraziato per il gesto perché «è espressione di alto senso civico in memoria di quanti hanno perso la vita nell’adempimento del dovere e al servizio della collettività e rappresenta un segnale di attenzione verso la Chiesa e la comunità ecclesiale».
Marco Mazzotti