Il vescovo mons. Mario Toso desidera rilanciare a tutta la diocesi questo messaggio del card. Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della ripresa delle celebrazioni con i fedeli.
Ci apprestiamo nuovamente a convocare il santo popolo di Dio per la celebrazione dell’Eucarestia. Non si tratta semplicemente della riapertura di un luogo sacro (tutto sommato le nostre chiese erano già aperte), ma si tratta di tornare a manifestare il nostro essere comunità, il nostro essere famiglia. È l’Eucarestia che fa di noi comunità e famiglia, perché dice San Paolo: “Noi che ci nutriamo di un unico pane siamo chiamati a formare un solo corpo”. Credo di poter dire anche a nome vostro quello che un giorno disse Gesù ai suoi discepoli: “Ho desiderato ardentemente celebrare con voi questa Pasqua”. È il desiderio che lui ha e che noi abbiamo di incontrare lui e di incontrarci noi nel segno dell’Eucarestia.
Il periodo che abbiamo vissuto non è privo di significato: la nostra sofferenza, il dovere stare chiusi in casa. Ma non è mancata la preghiera, non è mancato l’ascolto attento della parola di Dio e non è mancato quel servizio alle persone più anziane che sono in famiglia e che diventa veramente autentica carità. E allora dobbiamo chiedere al Signore la grazia di poter tornare ad essere la grande famiglia di Dio, anche se abbiamo sperimentato il nostro essere Chiesa nella piccola Chiesa domestica che è la famiglia.
Per la salute della nostra anima, ma anche per la salute del nostro corpo, dovremo usare tutti quegli accorgimenti che diventano anche una forma di amore, una forma di rispetto nei confronti con gli altri. Le mascherine, i contatti ridotti possono essere letti simbolicamente come un invito a riscoprire la forza dello sguardo: anche se siete a distanza un sorriso, uno sguardo dolce, uno sguardo benevolo diventa veramente un modo di comunicare pace, gioia e amore.