Di seguito riportiamo l’intervento di S.E. Mons. Mario Toso per la conferenza stampa del 12 maggio 2022 relativa all’accoglienza dei profughi ucraini sul territorio diocesano e della Romagna faentina.
Buongiorno,
saluto il Signor sindaco e tutti gli intervenuti a questa conferenza stampa.
L’iniziativa odierna intende presentare l’impegno di accoglienza posto in essere nei confronti dei rifugiati provenienti dall’Ucraina a causa di una insensata guerra di aggressione che, da un momento all’altro, può farci precipitare in un baratro di morte e di distruzione.
Si tratta di un impegno di accoglienza che richiede energie umane, sinergie con l’autorità pubblica, risorse economiche, strutture organizzative, ma che ha anche un profilo strettamente pastorale. Coinvolge, infatti, la Chiesa nelle sue molteplici articolazioni (dalla Caritas diocesana alle Caritas parrocchiali, dalla Fondazione Pro Solidarietate alle comunità parrocchiali, fino a giungere alle associazioni ecclesiali, alle Suore Clarisse ora residenti a Montepaolo), alla cui base sta quell’unica dimensione della carità che rappresenta un elemento costitutivo dell’essere Chiesa. Col profilo pastorale si accompagna sia un’esemplarità educativa sia una valenza di segno sociale emblematico, sebbene insufficiente rispetto all’ampiezza delle urgenze.
Il Direttore della Caritas diocesana, don Marco Ferrini, che mi preme di ringraziare per primo, illustrerà nel dettaglio l’impegno della Chiesa locale sul fronte dell’emergenza ucraina.
Quale Vescovo di questa Diocesi di Faenza-Modigliana desidero semplicemente evidenziare che questo impegno a favore di chi si trova nel bisogno non si manifesta solo in occasione della gravissima situazione che tutti insieme stiamo cercando di affrontare, ossia la situazione relativa ai profughi ucraini. È un impegno di carità che da tempo stiamo portando avanti ogni giorno, con il Centro d’ascolto diocesano e con i centri d’ascolto parrocchiali, prestando attenzione ad un’umanità sofferente che purtroppo in questi anni, anche a causa del Covid, è aumentata sempre più, includendo migliaia di immigrati provenienti dall’Africa, dalla Siria e da Paesi orientali, ma anche non pochi italiani. Mi pare che questa iniziativa di una Conferenza stampa sia quanto mai opportuna non solo per informare i cittadini e le istituzioni civili che si sono contraddistinte per la l’ammirevole generosità e per una fraternità concretamente solidale, ma anche per non far calare l’attenzione nei confronti di tanti fratelli e sorelle, specie bambini e donne, della loro situazione che purtroppo sembra debba continuare per tempi non brevi.
In questa opera sono preziosi il lavoro dei volontari e la generosità di quanti offrono il proprio contributo affinché le numerose iniziative possano trovare quella continuità che consente di organizzare un servizio attento ed efficace alle persone e ai loro bisogni. In primis a tutti gli operatori della Caritas, ma anche ai volontari della Farsi Prossimo, va il nostro ringraziamento. Come già detto sopra, Don Marco presenterà a breve alcuni dati significativi circa il numero dei profughi ucraini, i luoghi ove sono ospitati e le offerte che sono pervenute.
Il riferimento al brano evangelico dell’obolo della vedova, che sottolinea la preziosità e l’alta meritorietà agli occhi di Dio del dono anche del povero, non ci esime dal ringraziare coloro che, come il qui presente dott. Paolo Castellari, hanno voluto far pervenire alla Diocesi il loro consistente contributo per sostenere le iniziative che sono al centro della conferenza di oggi.
Grazie a tutti per la partecipazione e l’attenzione
+ Mario Toso