Il 12 giugno scorso il vescovo, monsignor Mario Toso, è stato a Roma per presentare la sua pubblicazione “Chiesa e democrazia”. All’incontro promosso dall’Università degli studi Link era presente come relatore anche il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei. All’incontro era presente un ampio pubblico di senatori e deputati dell’intero arco parlamentare, diplomatici dei cinque continenti, magistrati e Grand Commis dello Stato, presidenti di enti pubblici e amministratori delegati di aziende, leader di organizzazioni imprenditoriali e sindacali.
“I partiti sono il tronco che collega le radici della società civile con i rami delle istituzioni, ma al momento non c’è nessuna linfa”, ha detto il Vescovo Mario nel corso dell’incontro. La democrazia, ha aggiunto, “è una sfida per i cittadini a essere migliori nella vita quotidiana” e “una sfida dell’uomo a se stesso”. Le Settimane Sociali dei Cattolici in Italia di Trieste, previste per la prima settimana di luglio e che vedranno la partecipazione di Papa Francesco, serviranno per capire che tipo di democrazia volere e pensare a riforme che favoriscano la partecipazione. Sono questi problemi sollecitati dalla dottrina sociale della Chiesa. In un contesto in cui, paradossalmente, è la stessa Chiesa “a rafforzare la laicità”, “i parlamenti non hanno nulla da temere dai vescovi”, mentre è indispensabile una presenza dei cattolici in Parlamento.
Il cardinale Matteo Zuppi ha sottolineato: “È la bellissima Dottrina sociale della Chiesa. Questa non è di parte, è la parte. Non è esclusiva, è di tutti. Per difendere la laicità non si usa la spada, ma la la vita, il cuore, la mente, le mani. La bellezza si impone ed è chiarissima, senza ambiguità, libera, non si piega agli interessi, ma piega gli interessi all’attenzione alla persona”.