Il pellegrinaggio a Roma dei cresimati della Diocesi e l’incontro con papa Francesco “Aprite il cuore ai suggerimenti dello Spirito Santo”

In questi giorni oltre 500 cresimati della Diocesi di Faenza-Modigliana sono in pellegrinaggio a Roma per incontrare papa Francesco. Martedì 15 ottobre si è celebrata la Messa alla Basilica di San Pietro presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso e oggi, mercoledì 16, hanno partecipato all’udienza del Papa. Un appuntamento che è diventato una tradizione per la nostra Diocesi.

Nella giornata di martedì il vescovo ha accompagnato i cresimati sulla tomba dell’Apostolo Pietro per consegnare loro il Credo, “Simbolo” degli Apostoli. Proprio nella Basilica di San Pietro monsignor Toso ha presieduto la Messa insieme ai sacerdoti della diocesi che hanno accompagnato i giovani. “Sotto questa cupola – ha detto durante l’omelia il vescovo Mario – riposano le ossa dell’Apostolo, sul quale Cristo ha «edificato» e edifica la sua Chiesa. Noi battezzati e cresimati, qui, raccolti sulla tomba di san Pietro, poggiando su di lui, formiamo un immenso popolo santo, adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Siamo così un’intima comunione di pietre, vive scelte,– ha aggiunto monsignor Toso – sul fondamento dell’Apostolo, in Cristo Gesù, principio di unità, pietra angolare, missionario per eccellenza. Gesù Cristo ci unisce rimettendo i peccati e donandosi a noi. Compagina un popolo nuovo, ci invia ad annunciare il Vangelo. Egli non è venuto a cambiare il mondo mettendosi a capo di un esercito – ha ricordato il vescovo Mario – , ossia usando la forza e la violenza, ma attraverso la strada dell’amore, del perdono, donandosi totalmente a Dio e all’umanità, sino a salire sulla croce. Bisogna saper rinunciare, se necessario, al mondo intero – ha concluso – , al successo, alle proprie idee, per salvare i veri valori, le cose belle, l’anima, per salvare la presenza di Dio nel mondo (cf Mc 8,36-37). Il mondo non lo si cambia con la forza e la violenza. Dio non lo trasforma con l’imposizione, la violenza. Il Figlio di Dio sceglie la via della trasformazione dei cuori e delle coscienze nella sofferenza e nell’umiltà. Noi, cari cresimati, come Pietro, sempre di nuovo dobbiamo convertirci. Siamo chiamati a seguire Gesù e non a precederlo: è lui che ci mostra la via. Qui, nella casa di Pietro, preghiamo per il suo Successore papa Francesco. Cari giovani, amatelo, imitatene l’indomito spirito missionario che lo porta ad annunciare Cristo in tutto il mondo.

I saluti del Papa ai cresimati della Diocesi

Questa mattina i cresimati della Diocesi hanno poi incontrato Papa Francesco nell’udienza generale in piazza San Pietro “Cari ragazzi – ha detto il Pontefice al termine dell’udienza rivolgendosi ai cresimati – aprite il cuore ai suggerimenti dello Spirito Santo per essere coraggiosi testimoni del Vangelo“. I giovani hanno salutato Papa Francesco con grande calore da piazza San Pietro.