Faenza, Seminario 22 maggio 2022.
Il mandato agli educatori dei centri estivi viene conferito in questa domenica che ci ricorda come Gesù, dopo la sua risurrezione, non abbandona i suoi discepoli.
Egli manda il suo Spirito che li unisce maggiormente a Lui e tra di loro. Da discepoli timorosi, incerti, li rende missionari e testimoni coraggiosi. Il Signore Gesù li costituisce come comunione-comunità, come popolo di Dio in cammino, in uscita. Il popolo che viene compattato dallo Spirito santo non è unito per sé stesso, ma perché sia missionario, capace di annunciare Gesù Cristo, affinché Dio sia tutto in tutto.
Cari giovani, sarete mandati non solo come coloro che annunciano il Signore Gesù, ma soprattutto come coloro che educano alla fede in Lui. Il vescovo vi ringrazia a nome della Diocesi, per la vostra generosa disponibilità. Vi sollecita a pensarvi come inviati della Chiesa che, in questo periodo, con tutte le sue componenti, giovani ed adulte, lavora mediante i gruppi sinodali e si interroga su come sta evangelizzando e su come dovrà evangelizzare in futuro.
Mettendovi a servizio dei più piccoli, con i vostri sacerdoti e gli educatori più grandi, vivrete un’esperienza unica. Vi verranno affidati fratelli e sorelle da accogliere con dolcezza e con simpatia, da aiutare a crescere come persone libere e gioiose, come figli e figlie di Dio Padre, che fanno parte di un’unica famiglia. La vostra è una grande responsabilità, una grande missione. Infatti, impegnarsi nell’educazione significa anzitutto prendere coscienza che vi vengono consegnate persone che sono il tesoro più grande delle nostre famiglie, della società e della Chiesa. Coloro che accompagnerete per un tratto dell’estate sono da accogliere come un dono da amare non solo per sé stessi ma in Dio. Cosa vuol dire accogliere i ragazzi e le ragazze e amarli in Dio? Vuol dire che vi impegnerete ad accompagnarli nel farli crescere come persone capaci di scegliere e di amare Gesù, il Bene più grande. Vuol dire che li aiuterete ad amare come sa amare Gesù, il quale ci ha detto «amatevi l’un l’altro come io vi ho amati». Li aiuterete a prendersi cura degli altri, specie dei più piccoli di loro, con amorevolezza. Sosterrete chi ha bisogno di essere incoraggiato. Li convincerete a non ripiegarsi su di sé, ad essere più fraterni. Troverete dei ragazzi che, forse, non hanno incontrato seriamente Gesù e non lo pregano con il cuore. E, allora, li aiuterete a maturare una conoscenza d’amore con Gesù che ci ama donando tutto sé stesso, morendo per noi. Cari giovani se riuscirete ad aiutare i vostri ragazzi a capire quanto bene Gesù vuole a loro vi sarà facile anche aiutarli a rispondere a Gesù con amore, donandosi a Lui, per essere vocazioni laicali, religiose e presbiterali entusiaste.
La Madonna Bianca, venerata con particolare affetto qui in Seminario, vi sostenga e sia per voi educatori modello di maternità. Accendete i ragazzi e le ragazze che incontrerete di amore per la vita, per Gesù, che è Via, Verità e Vita.
+ Mario Toso