I dati del Rapporto “Povertà e Risorse” 2023. Il 10 ottobre la presentazione pubblica

Un’occasione per conoscere meglio la realtà che ci circonda e che troppo spesso ignoriamo. Giovedì 10 ottobre alle 20.30 nel refettorio del Seminario di Faenza (via Degli Insorti, 56) si terrà la presentazione del Rapporto Caritas “Povertà e risorse” riferito all’anno 2023. Durante l’incontro, introdotto dal vescovo monsignor Mario Toso, saranno presentati i dati Caritas a cura di operatori e volontari del Centro di ascolto diocesano. Il titolo del rapporto di quest’anno è Sperare e agire con il creato. Carità generatrice di pace”. “Abbiamo scelto questo titolo – sottolinea il direttore della Caritas diocesana, don Emanuele Casadio – ispirati dalle parole di papa Francesco, perché ogni giorno di più ci rendiamo conto che tutto è interconnesso: ‘con’ il Creato, non ‘per’ o altre preposizioni che suppongo un rapporto non paritario. Come Caritas diocesana ci stiamo interrogando sul futuro. Sempre più ci si presentano calamità naturali a cui serve dare risposte diverse dal passato, puntando molto sulla prevenzione, come indicato anche dal nostro vescovo monsignor Mario Toso”.

Contesto complessivo

Il Rapporto legge in una duplice prospettiva la povertà sul nostro territorio, globale e locale. Da un lato ci sonopersone straniere in fuga da conflitti e contesti di povertà estrema, dall’altro ci sono situazioni di fragilità locale per una crescente precarietà lavorativa, economica e relazionale. Non ultimo, su tutto questo influiscono le difficoltà portate negli ultimi anni dai cambiamenti climatici e dall’emergenza alluvione, che ha colpito il territorio diocesano dalla collina alla pianura. Tenendo conto di questo contesto, nel 2023, le Caritas, diocesana e parrocchiali, ha incontrato 1.826 persone, con un incremento dal 2022 del 17%. Due persone su tre (64%) che si sono trovate in difficoltà hanno bussato alla porta di una delle 24 Caritas parrocchiali distribuite nel territorio diocesano. Le Caritas parrocchiali, negli ultimi anni, sono state strumenti e luoghi privilegiati per intercettare le situazioni di fragilità. Rappresentano spazi d’incontro in cui la persona può sentirsi ascoltata e amata. Luogo in cui le persone tessono relazioni che continuano anche al di fuori di questi spazi, nei negozi, nelle scuole, nei vari locali di aggregazione territoriale. Al contrario, al Centro di Ascolto diocesano si rivolgono anche molte persone di passaggio o che sono appena arrivate a Faenza e chiedono alcuni aiuti per potersi orientare e attivare sul territorio.

Al Centro di ascolto diocesano si sono rivolte 663 persone (+14%)

Le persone che nel 2023 si sono rivolte al Centro di Ascolto (CdA) diocesano sono state 663. Il numero di ospiti Caritas rispetto al 2022 è cresciuto del 14%. Il 41% sono persone che si sono trovate in una situazione di difficoltà tale da portarle a chiedere sostegno in Caritas per la prima volta. D’altra parte, però, è molto forte la presenza di persone che si rivolgono alla Caritas da cinque o più anni (34%): si tratta di povertà croniche e intermittenti. È molto diverso il profilo della persona di cittadinanza italiana (24%) o straniera (76%), a partire dai dati anagrafici. Tra le persone ‘non italiane’ il 69% ha meno di 45 anni, tra le persone italiane che si sono rivolte in Caritas solo il 21%. Come dichiara Caritas Italiana, tra gli italiani lo stato di povertà sembra correlato a forme di fragilità familiare; si conferma in tal senso l’esistenza di ‘eventi svolta’ che possono segnare i corsi di vita e le storie individuali contribuendo allo scivolamento verso una condizione di vulnerabilità. Bisogni: L’analisi dei bisogni relativi alle persone che si sono rivolte al centro di ascolto diocesano nel 2023 dimostra, come è successo anche negli anni passati, una prevalenza di difficoltà di ordine materiale. In particolare il 25% dei bisogni riguarda i ‘problemi economici’: le persone vivono in uno stato di fragilità economica, legato principalmente a situazioni di ‘reddito insufficiente o di ‘totale assenza di entrate’.  Un 19% riguarda i problemi occupazionali: questo bisogno è fortemente collegato al primo. Il terzo nodo critico riguarda il problema abitativo (19%), problema crescente negli ultimi anni e ad ampio spettro: riguarda sia chi ha una casa ma non adatta alle proprie esigenze (troppo piccola, sovraffollata, senza contratto, ecc.) sia chi una casa non ce l’ha, dormendo con soluzioni di fortuna. Accoglienze: Il numero di accoglienze fatte nel 2023 è pari a 5.684: ovvero per 5.684 volte i letti del servizio notturno sono stati occupati, per una media di 16 persone accolte a notte. Sono ottanta le persone che sono state ospitate in un alloggio Caritas nel 2023. Il dormitorio è aperto tutte le sere, 365 giorni l’anno. A questo si affianca il servizio di prossimità notturna, attivo dalla fine del 2022, consiste nell’andare incontro a persone in estrema emarginazione. Gli incontri sono settimanali, si svolgono di sera, con una media di 3 persone incontrate a sera. Accanto a questi servizi è presente nei locali della parrocchia di San Domenico il Centro diurno “La Tenda”, uno spazio di accoglienza pomeridiano, aperto nei mesi invernali.

Mensa e distribuzione viveri, quasi 2.700 le borse viveri distribuite

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La mensa è aperta tutti i giorni dell’anno, a pranzo e a cena (tranne la domenica a pranzo). Le persone possono scegliere di prendere il pasto take-away o di mangiare nel locale adibito. La doppia opzione è stata necessaria per il numero elevato di persone che si sono rivolte alla mensa. Quest’anno sono stati distribuiti quasi 11mila pasti (10.924), per una media di circa 16 persone a ogni apertura. Un incremento rispetto all’anno precedente di +38%. Quasi 2.700 (2.692) le borse viveri distribuite, raddoppiate dal 2019 quando erano 1.383. Volontari: Nel 2023 sono stati circa 140 volontari che hanno aiutato a svolgere tutte le attività del Centro di Ascolto, da chi serve il pasto caldo in mensa a chi guida il mezzo per portar via il cartone all’isola ecologica o a chi accoglie la persona che bussa alla porta. A questo numero si aggiungono 11 giovani volontari scout che hanno scelto di fare l’anno di servizio presso le attività della mensa, la preparazione e distribuzione dei pacchi viveri e il servizio docce presso il Centro di Ascolto. Sono passati circa 13 ragazzi sospesi dalla scuola, i 5 lavoratori di pubblica utilità che per diversi motivi hanno dovuto svolgere delle ore socialmente utili e i giovani che hanno scelto di svolgere il progetto Lavori in Unione.

I dati delle 24 Caritas parrocchiali, sentinelle al tempo dell’alluvione

Nel 2023 le persone incontrate dalle Caritas parrocchiali sono state più di mille (1.163). In questi numeri incide l’evento catastrofico dell’alluvione, infatti si nota che le parrocchie dei quartieri più colpiti hanno incontrato un numero maggiore di persone rispetto al 2022. Negli ultimi sette anni c’è stato un incremento del 37% delle persone incontrate. Qui le donne sono il 72%. Nelle Caritas parrocchiali, il 36% sono italiani, cioè più di un terzo del totale.

Emergenza alluvione: riaperto il Centro operativo Caritas a San Domenico

Giovedì 19 settembre, a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito nuovamente il territorio, ha riaperto il Centro operativo della Caritas di Faenza-Modigliana, in via Manzoni 11/b a Faenza, nella parrocchia di San Domenico. “Questo terza alluvione è per tanti un momento tragico – commenta don Emanuele -, come Caritas ci siamo, desideriamo stare accanto alle persone che sono in difficoltà cercando di essere concreti nell’aiutare. Inoltre, penso che sia un bel segno di speranza vedere tanti volontari anche giovani che vengono a sporcarsi le mani per aiutare, velocemente, a pulire le case e renderle accessibili alle famiglie”. In collaborazione con Caritas Ambrosiana infatti sono stati fatti arrivare al Centro tutti i macchinari necessari per pulire le abitazioni: idropulitrici, generatori di corrente (6 kw), bidoni aspiraliquidi, pompe ad immersione, motopompe, deumidificatori industriali e domestici, ventilatori, insieme a materiale utile come stivali, tira acqua, pale, guanti e tute da lavoro.  Tutte le attrezzature vengono prestate gratuitamente a cittadini o volontari che ne fanno richiesta. Una bella testimonianza di solidarietà è stata anche quella fatta avere dalla Diocesi di Ravenna-Cervia, che ha donato 35mila euro alla Caritas di Faenza-Modigliana e quella della diocesi di Imola che ha donato 5 mila euro sempre alla Caritas di Faenza-Modigliana. Sul territorio della Diocesi la Caritas, insieme ad Agesci, Papa Giovanni XXIII, OMG e Legambiente, svolge la funzione di punto logistico, sia per organizzare i volontari che vogliono mettersi a disposizione, sia come magazzino nel quale far confluire le donazioni di prodotti e materiali. I cittadini che avessero bisogno di prodotti per le pulizie, alimenti e vestiario possono fare riferimento alle Caritas parrocchiali: – S. ANTONINO: Corso Europa, 73 Faenza (per Borgo, Marzeno e Sarna) – riferimento: msg whatsapp 3930298493 – CAPPUCCINI: Via Canal Grande, 57, Faenza (per Orto Bertoni) – riferimento: msg whatsapp 3462349840 – MODIGLIANA: Piazza Cesare Battisti, 1 Modigliana – riferimento: msg whatsapp 3494364761 – COTIGNOLA: Via Rossini 48, Cotignola – riferimento: msg whatsapp 391 718 2568 – VILLANOVA DI BAGNACAVALLO: via Glorie, 21 Villanova (per Villanova, Boncellino e Traversara) – riferimento: msg whatsapp 3397237490 Al 7 ottobre la Caritas è intervenuta con squadre di volontari in circa 63 civici per interventi di sgombero, pulizia, ripristino delle abitazioni o dei cortili su Faenza, Cotignola, Traversara, Marzeno, Sarna. In questi giorni si stanno svolgendo i primi interventi con il Bobcat. Sono stati dati a prestito 65 deumidificatori industriali su Faenza, Cotignola, Traversara, Marzeno, Sarna.

I prossimi appuntamenti

Il 23 ottobre alle 16 ci sarà l’inaugurazione del centro diurno “La Tenda” a San Domenico per la stagione invernale. Sabato 9 novembre dalle 9.00 alle 13.00 al palazzo Podestà di Faenza la Caritas diocesana proporrà il convegno pubblico “Gli ambulatori solidali. Contrasto alle disuguaglianze in salute”.