Fede, amicizia, condivisione. In 250 giovani sabato scorso hanno partecipato alla Gmg diocesana ospitata dalla parrocchia di Errano. Un’occasione per riflettere assieme sulla spiritualità del cammino, con il capo formatore Agesci Andrea Provini. E poi la veglia e la professione di fede per 25 giovani presieduta dal vescovo Mario. Non sono mancati momenti di festa, accompagnati dalla musica dei BastardJazz. A Errano sono state infine date le prime info sulla Gmg mondiale di Lisbona, in programma nell’estate 2023. Approfondiamo alcuni di questi temi con don Massimo Geminiani, incaricato alla Pastorale giovanile.
Intervista a don Massimo Geminiani: “I giovani cercano testimoni autentici, ripartire da lì”
Don Massimo, quali riflessioni ed emozioni ci lascia la Gmg diocesana che si è svolta a Errano?
La presenza di così tanti giovani: non ci aspettavamo una risposta così grande. Questo è segno del desiderio dei nostri ragazzi e ragazze di ripartire e di essere parte della Chiesa. I giovani hanno potuto guardarsi attorno e vedere che tanti altri condividono lo stesso cammino con loro. Siamo molto soddisfatti di questa giornata: l’organizzazione è stata faticosa, ma è stata pienamente ripagata. Il messaggio del Papa in vista della Gmg di Lisbona – Maria si alzò e andò in fretta – ha guidato il tempo trascorso assieme. Il Papa invita i giovani a mettersi in cammino e non chiudersi in se stessi. Maria appena incinta, per tanti motivi, avrebbe potuto pensare prima a se stessa. Eppure è subito corsa a salutare Elisabetta che in quel momento aveva bisogno di lei. Questo messaggio ci invita a riflettere su quali “frette” ci muovono, quali sono quelle giuste e quali invece vanno evitate. Quelle buone sono quelle che ci aprono alla relazione con Dio e con gli altri.
Su cosa punterete quest’anno come Pastorale Giovanile?
Il messaggio del Papa sarà il filo rosso che avrà poi nella Gmg di Lisbona il suo coronamento. La dimensione del viaggio e del camminare insieme, oltre che del Sinodo, sarà costituiva di quest’anno di Pastorale giovanile. Un viaggio che sarà fatto di momenti di festa, di preghiera, di condivisione con le varie comunità parrocchiali; queste ultime sono la prima grande base in cui i giovani fanno l’esperienza di Chiesa. Un cammino che è fatto insieme a tante altre realtà, associazioni e movimenti, ognuna con il suo carisma.
Qual è la chiave per avvicinare i giovani alla Chiesa?
Sono sempre più convinto che a fare la differenza sia l’aria che si respira nei nostri ambienti, il clima che si percepisce. I giovani hanno le “antenne dritte” su questi aspetti e colgono subito se un ambiente è autentico. Quello che li fa restare nei nostri ambienti è il tipo di relazioni che riusciamo a costruire, che va oltre il semplice divertimento. Questo i giovani lo percepiscono e vanno aiutati a capire che Dio sta proprio in quel tipo di relazioni; non è quindi un pensiero astratto, ma qualcuno con cui entri in relazione e che rende speciale lo stare assieme.
Come funzioneranno le iscrizioni alla Gmg di Lisbona?
L’organizzazione è romagnola e le iscrizioni verranno gestite dal nostro ufficio. La piattaforma italiana inerente la Gmg aprirà a gennaio. I pacchetti previsti dalla nostra Diocesi saranno vari: quello di base prevede il viaggio a Lisbona dall’1 al 6 agosto. Stiamo lavorando poi a due ulteriori possibilità: la prima prevede il passaggio a Lourdes, con alcuni giorni di soggiorno lì, mentre con l’altra opzione stiamo valutando un gemellaggio con una diocesi portoghese la settimana antecedente la Gmg. Rispetto ad altri anni ci sono difficoltà in più dal punto di vista organizzativo, in particolare per l’aumento dei costi di trasporto. Sarà dunque necessario muoversi anche in un’ottica di autofinanziamento. La fatica sarà però ripagata dal poter vivere assieme questo grande incontro di Chiesa.