Il nostro mondo, colpito da conflitti, inquinamenti, diseguaglianze ed ingiustizie clamorose ha bisogno di un nuovo inizio. Ciò è possibile se celebriamo la Pasqua di Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto. Chi accoglie il Risorto e il suo Spirito d’amore nella propria vita è capace di generare nuovi inizi, nuove primavere, che donano speranza e preparano frutti di giustizia e di pace. Ogni persona riesce – giovane, adulto, anziano – a realizzare un’esistenza redenta ed umanizzata.
Celebrando la Pasqua diventiamo casa di Dio. Lo Spirito d’amore del Risorto viene ad abitare in noi (cf 1 Cor 3,16). Ci è possibile, allora, vivere le nostre attività – familiari, lavorative, educative, caritative, politiche, di costruzione della pace – con l’amore trasfigurante, samaritano, incandescente, purificatore e risanante del Signore Gesù. Un tale amore ci rende forti nel bene, ci toglie ogni sporcizia. Consente di vincere la corruzione, l’illegalità, le divisioni, le emarginazioni, le discriminazioni. Sospinge a servire, a farci dono incessantemente, a prenderci cura gli uni degli altri, specie di chi è ammalato, solo, anziano, povero. Con il dono dello Spirito d’amore siamo resi capaci di essere a servizio della nuova creazione, di una nuova Pentecoste.
Cari fratelli e sorelle, cari giovani che vi preparate a partecipare alla prossima GMG in Portogallo, solo l’amore di Gesù risorto può salvare dal male, dalle guerre, dall’idolatria del nostro io. Esso ci rende missionari del Regno di Dio, portando ovunque quei semi di novità di vita che lo anticipano e lo preparano.
La nostra vera rivoluzione inizia dal volgerci senza riserve al Crocifisso che si fa garante di ciò che è veramente buono e vero. Per vivere pienamente i misteri pasquali non dimentichiamo di accostarci al Sacramento della riconciliazione. La piena partecipazione alla Pasqua rende possibile l’impossibile!
Il cammino sinodale che viviamo nel suo secondo anno di percorso ci educhi ad essere discepoli uniti e corresponsabili nella comunione e nella missione. La Beata Vergine delle Grazie che dopo Pasqua festeggeremo ci sorregga nell’amore, nella verità e nella libertà. Ella, donandoci soprattutto il Figlio di Dio, ci predispone a dare un volto sempre più bello alle nostre famiglie, alle scuole, alle imprese, alle istituzioni culturali, alle città, alla nostra Diocesi, per la quale dopo la solennità dei Santi inizierà la visita pastorale del vescovo.
Auguri di Buona Pasqua a tutti, con le parole di san Pier Damiani, che mi sembrano molto pertinenti per il nostro tempo: «O croce beata, in te la morte cruenta mentre uccide è uccisa, l’autore stesso della morte è annientato, agli uomini è restituita la vita che era perduta» (Sermo XLVIII, 14). Come Maria Maddalena annunciamo la risurrezione di Cristo!
+ Mario Toso