Carissimi confratelli,
il Dpcm del 3 novembre scorso ha introdotto nuove restrizioni per il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus.
In particolare, dalle 22 alle 5 sono vietati gli spostamenti se non sono motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero da motivi di salute.
In generale, viene ribadita la raccomandazione di limitare il più possibile le riunioni in presenza e gli spostamenti.
Ciò premesso, per quanto riguarda la vita liturgico-sacramentale resta invariato quanto previsto dal decreto vescovile dello scorso 11 settembre nella rigida applicazione dei protocolli in vigore, senza eccezione alcuna. Sono ancora troppe le segnalazioni dei fedeli relative alla non applicazione delle norme previste.
Con riferimento alla catechesi e alle altre attività pastorali la Conferenza Episcopale chiede di applicare “una consapevole prudenza”. Alcuni di voi mi hanno comunicato la condivisibile decisione di sospendere il catechismo per tutte le classi o per la sola primaria o per la sola secondaria di secondo grado o per tutti.
Fino a quando la Regione Emilia-Romagna continua ad essere classificata in “zona gialla” la decisione di sospendere le attività catechistiche e pastorali spetta al parroco che deve valutare se il numero delle persone coinvolte nelle iniziative e le dimensioni dei locali parrocchiali in cui tali attività si svolgono consentono di rispettare i protocolli di sicurezza. La decisione di sospendere le attività catechistiche e pastorali può anche essere fondata su altre motivazioni che, a giudizio del parroco, la rendono opportuna.
Qualora la Regione Emilia-Romagna dovesse essere classifica come “zona arancione” si dispone la chiusura di tutte le attività catechistiche e pastorali in presenza, mantenendo solo le celebrazioni con il popolo.
La raccomandazione della Conferenza episcopale è quella di non disperdere l’attenzione alla persona e alle relazioni, anche attraverso l’uso dei sistemi digitali. Occorre definire modalità di svolgimento che garantiscano la sicurezza prevedendo, solo a titolo esemplificativo, nel corso di un mese: un incontro in presenza nel rispetto dei protocolli (mascherine, distanza, igienizzazione di mani e locali, entrata distinta dall’uscita, piccoli gruppi la cui composizione non deve cambiare…), un incontro svolto con modalità a distanza (on line, ossia in via telematica), un incontro in famiglia, con i genitori, con l’ausilio di specifici sussidi preparati dai catechisti.
Per quanto riguarda le attività e gli incontri per il dopo-cresima, giovanissimi e giovani, dove si è deciso di continuare a svolgerle, raccomandiamo, oltre alle norme vigenti, che si facciano piccoli gruppi (massimo 10 ragazzi) e si evitino assolutamente momenti di condivisione di pasti, merende ecc.
Per gli organismi di partecipazione, consiglio affari economici, consiglio pastorale, consiglio del circolo e altro, si chiede di limitare il più possibile lo svolgimento di riunioni e di assemblee in presenza, preferendo l’utilizzo della modalità a distanza (on line, ossia in via telematica).
Per gli incontri formativi dei maggiorenni, anche per un piccolo numero, si raccomanda fortemente l’utilizzo della modalità a distanza (cioè, on line).
Le modalità di svolgimento degli incontri delle associazioni e dei movimenti vanno stabiliti dagli organismi direttivi delle associazioni stesse, nel rispetto delle indicazioni contenute nei relativi protocolli.
Qualora qualcuno dei presbiteri dovesse vivere un periodo di isolamento in attesa di esito del tampone, non presieda l’eucarestia con il popolo e non svolga incontri in presenza, ma riprenda i contatti solo dopo l’esito negativo del tampone.
Se si risultasse positivi vi chiedo la cortesia di comunicarlo per valutare l’eventuale chiusura delle attività in parrocchia fino al momento in cui gli ambienti non risultassero sanificati e per organizzare insieme eventuali aiuti e/o sostituzioni.
Ci stiamo celermente avvicinando a momenti di difficoltà e di solitudine, cerchiamo di restare uniti e di accompagnarci con la preghiera, la vicinanza e l’aiuto.
Vi ringrazio ancora per il prezioso servizio. Con il mio fraterno saluto.
Faenza, 11 novembre 2020
L’Ordinario diocesano
Don Michele Morandi
lettera Ordinario nuove indicazioni coronavirus novembre 2020