Archivi della categoria: Ultime dalla diocesi

Messa di inizio anno scolastico: per chi abita la scuola tutti i giorni

La celebrazione sarà lunedì 12 ottobre nel cortile del monastero S. Umiltà

La pastorale scolastica diocesana invita a partecipare alla Messa di inizio anno scolastico, aperta a tutti coloro che abitano la scuola ogni giorno. La celebrazione, presieduta dal vicario generale mons. Michele Morandi, sarà all’aperto nel cortile del monastero S. Umiltà (via Bondiolo 34, Faenza). Per informazioni ci si può rivolgere all’incaricata prof.ssa Silvia Nannini (335 6323 267).


Van Thuan, libero tra le sbarre: in Duomo il 15 ottobre una serata di approfondimento

Giovedì 15 ottobre serata organizzata da Comunione e Liberazione

Un libro e un incontro pubblico per conoscere meglio la vita del Cardinale vietnamita Van Thuan, vissuto per anni in condizioni di prigionia e che rappresenta per noi un esempio di come sia possibile vivere intensamente da uomini liberi in qualunque circostanza. La figura del Cardinale verrà raccontata nella Basilica Cattedrale di Faenza giovedì 15 ottobre alle ore 21 nel corso della serata “Van Thuan, libero tra le sbarre” attraverso il dialogo con alcune persone che lo hanno conosciuto direttamente e la presentazione di un libro a cura di Teresa Gutiérrez de Cabiedes

I relatori

Durante la serata, organizzata da Comunione e Liberazione, interverranno: S. E. Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana; il dott. cav. Waldery Hilgemman, Postulatore della Causa di Beatificazione; la dott.ssa Dama Luisa Melo, incaricata e amministratrice della Causa di Beatificazione. Modera l’incontro il giornalista Elio Pezzi. Al fine di poter garantire il rispetto delle norme Covid vigenti, per accedere all’incontro sarà obbligatorio indossare la mascherina. Potrà essere rilevata la temperatura corporea.

Van Thuan: dopo 13 anni in prigione, la liberazione nel 1988

François-Xavier Nguyễn Văn Thuận (Huế, 17 aprile 1928 – Roma, 16 settembre 2002) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico vietnamita. È venerabile della Chiesa cattolica. Nominato vescovo di Nha Trang il 13 aprile 1967, nel 1975 fu nominato arcivescovo coadiutore di Saigon; due giorni dopo fu arrestato dalla polizia. Trascorse 13 anni in prigione, di cui nove in isolamento. Venne liberato il 21 novembre 1988, giorno nel quale la Chiesa cattolica celebra la festa della Presentazione al Tempio della Beata Vergine Maria; proprio per questa coincidenza di data disse: «La Madonna mi libera».

Nel 1998 papa Giovanni Paolo II lo nominò presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Fu incaricato, sempre da Giovanni Paolo II, di tenere gli esercizi spirituali per la quaresima del 2000 per tutta la curia romana. Papa Giovanni Paolo II lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 21 febbraio 2001. Morì alle 6 del 16 settembre 2002 all’età di 74 anni. In tale occasione papa Giovanni Paolo II ne scrisse: «Lascia il ricordo indelebile di una vita spesa nell’adesione coerente ed eroica alla propria vocazione».


VIDEO / Ecologia integrale dopo il Coronavirus – Presentazione

Video di presentazione del libro di mons. Mario Toso "Ecologia integrale dopo il Coronavirus" che sarà approfondito nel corso dell'evento di giovedì 1° ottobre 2020

Un libro per approfondire le radici teologiche, antropologiche ed etiche dell’enciclica Laudato sì’ e per rinascere, dopo la pandemia Covid 19, attraverso i nuovi paradigmi dell’ecologia integrale indicati, in maniera profetica cinque anni fa, da papa Francesco. E’ disponibile il nuovo saggio scritto dal vescovo di Faenza mons. Mario TosoEcologia integrale dopo il coronavirus”, edito dalla società Cooperativa Sociale Frate Jacopa; un volume in cui mons. Toso rilegge l’enciclica papale e indica buone prassi con i quali poterla concretizzare nella società civile perché «tutto è intimamente connesso – scrive mons. Toso – sia sul piano delle idee sia sul piano della realtà sia delle buone pratiche». Il libro sarà presentato giovedì 1° ottobre alle ore 20.45 nella rinnovata Aula magna del Seminario.

Il video di presentazione alla serata del 1° ottobre

Nel libro mons. Toso affronta vari temi rileggendo l’enciclica di Francesco Laudato sì’: dall’etica all’ambiente passando per lavoro e beni comuni

Papa Francesco ha recentemente indetto un Anno speciale per riflettere sull’enciclica Laudato sì’, dal 24 maggio 2020 fino al 24 maggio del prossimo anno. Il pontefice è convinto che l’enciclica debba essere accolta, assimilata e sperimentata. In vista di ciò appare fondamentale, come vademecum utile per le scuole, le comunità e le associazioni, questo nuovo volume del vescovo di Faenza. Nell’ampio studio si fa leva sull’espressione ecologia integrale, chiave di volta dell’enciclica. Questa espressione intende focalizzare la connessione intrinseca tra ecologia umana ed ecologia ambientale. Fa capire come l’ambiente non può essere salvaguardato senza una seria educazione ecologica, e che non possiamo pensare di rimanere sani in un mondo malato. Per l’atto creativo di Dio viviamo in una casa comune la cui insensata distruzione influisce ineluttabilmente sul destino dell’umanità.

La metodologia del discernimento per operare nel mondo nella sua globalità

Vedere, giudicare, agire e celebrare. Il poliedrico saggio di Mario Toso indica, infatti, la metodologia necessaria per l’approccio globale ai contenuti dell’ecologia integrale: la metodologia del discernimento. I molteplici aspetti della questione ecologica vanno assunti assieme. Non possono essere trascurati uno a danno dell’altro. Pena la riduzione dello spessore totale dell’ecologia integrale, che non può essere ridotta a vuota espressione verbale o a realtà monca. Nel saggio, allora, sono affrontati più temi in maniera complessiva e interdipendente: rilettura della Laudato sì’ a cinque anni dalla sua promulgazione; famiglia ed ecologia integrale; economia ecologica e circolare; politica e cittadinanza ecologiche; etica e diritto all’alimentazione; energia e cibo; umanesimo ed energia sostenibile per tutti; acqua, elemento essenziale per tutti; acque irrigue; nuova evangelizzazione del mondo agricolo-rurale.


Comunicato della diocesi in merito all’Istituto Emiliani di Fognano

La Congregazione vaticana per gli istituti di vita consacrata ha nominato un commissario apostolico per l'amministrazione economica e la gestione della comunità religiosa

Da diversi mesi circolano ricostruzioni del tutto prive di fondamento circa la vicenda relativa alla Congregazione del SS.mo Sacramento di Fognano o Istituto Emiliani. Pertanto, la Diocesi di Faenza-Modigliana intende formulare alcune precisazioni.

Nel marzo 2017 la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, “attese alcune informazioni pervenute nel 2014 circa lo stato interno e l’amministrazione economico/finanziaria della Congregazione delle Suore Domenicane del SS.mo Sacramento di Fognano”, ha eretto l’ufficio di Commissario Apostolico della medesima Congregazione delle Suore Domenicane. In pari tempo ha conferito al Rev.do Padre Fausto Arici O.P. l’ufficio di Commissario Apostolico del medesimo Istituto. Il conferimento dell’ufficio di Commissario Apostolico implica l’attribuzione al Rev.do P. Arici di tutte le competenze che la normativa particolare dell’Istituto e quella universale della Chiesa, attribuiscono al Governo generale del medesimo Istituto religioso.

Nello stesso atto del 2017 con cui la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha conferito al Rev.do P. Fausto Arici O.P. l’ufficio di Commissario Apostolico, si evidenziano le “serie problematiche sia nell’ambito dell’amministrazione economico/finanziaria, risultata alquanto deficitaria, sia riguardo alle capacità gestionali delle religiose, nel superare queste difficoltà”. Da tempo, l’ormai radicata e gravissima situazione debitoria dell’Istituto ha determinato l’urgenza e la necessità di assolvere quanto prima i rilevanti oneri finanziari dell’Istituto dietro pressanti richieste di istituti di credito, fornitori e dipendenti, con il concreto rischio di incorrere in procedure civili di riscossione coatta dei crediti, provocando scandalo e diffamazione dell’Istituto e della Chiesa. È stata, quindi, la difficile situazione economico/finanziaria a costringere la Congregazione vaticana a nominare un Commissario Apostolico e a sostituire il legale rappresentante, concedendo anche la facoltà di alienare dei beni, “al fine di tutelare e promuovere, nei limiti del possibile, il bene dell’Istituto e delle singole religiose”.

In conclusione si fa notare che:

  1. i Vescovi diocesani hanno dovuto prendere atto del fatto che dal 2014 la Congregazione vaticana aveva avviato un’attenta valutazione della situazione economico/finanziaria dell’Istituto religioso;
  2. dalla data del Commissariamento ogni potere di governo dell’Istituto religioso, sia con riferimento a quanto previsto dalle norme particolari della Congregazione di Fognano sia con riferimento a quanto previsto dal diritto canonico (ad esempio: le decisioni circa l’avvio, la sospensione o la chiusura di attività, la decisione in materia di alienazioni, pagamenti e ogni altra operazione finanziaria) spettano al Commissario Apostolico che ha delegato la rappresentanza legale al Rev.do Padre Vincenzo Benetollo O.P. in conformità a quanto disposto dalla Congregazione vaticana.

Alla luce di quanto sopra esposto e in conformità al diritto si evince con chiarezza che il Vescovo Mario Toso non ha disposto la sospensione di qualsivoglia attività dell’Istituto e non ha conferito alcun mandato al Commissario Apostolico né con riferimento all’attuale gestione né in relazione alle prospettive future dell’Istituto. Il Vescovo Mario Toso non ha disposto la sospensione né ha conferito alcun mandato perché non rientra nelle sue competenze. La Diocesi conferma la fiducia nei confronti del Commissario Apostolico nominato dalla Congregazione come pure nei confronti del Legale rappresentante.

La Diocesi di Faenza-Modigliana


Catechisti in formazione per approfondire la conoscenza della liturgia

Si è svolto lunedì 21 settembre il primo appuntamento della "TreSere di formazione"; prossimi appuntamenti lunedì 28 settembre e 5 ottobre

Si è svolta lunedì 21 settembre la prima delle “TreSere per educatori, catechisti, animatori, genitori” promossa dal Settore catechesi della nostra diocesi. La proposta, ridisegnata a motivo della pandemia, ha tenuto conto del necessario distanziamento fisico. Si sono svolti tre incontri simultanei in presenza, nei diversi ambienti del seminario diocesano e una diretta streaming sul canale Youtube “Sinodo dei Giovani – Faenza” (la diretta ha avuto circa 200 contatti).

Il percorso per catechisti  “under 20” ha avuto una partecipazione di circa 25 giovani, guidati da suor Nadia Pompili che ha centrato l’incontro sul fatto che per educare bisogna anzitutto volere bene a chi ci è affidato; inoltre suor Nadia ha fatto riflettere sui motivi che muovono nello svolgere un servizio.

I catechisti “over 20”, si sono incontrati contemporaneamente in due diverse sale; un gruppo, formato dai catechisti dei vicariati est e nord, ha riflettuto con padre Salvatore Giannasso (foto) sul vivere la bellezza dell’Eucaristia (guarda il video integrale); l’altro, con i catechisti dei vicariati di città, sud e ovest, è stato guidato da don Ugo Facchini sull’importanza della liturgia e della preghiera nella catechesi.

Lunedì prossimo gli over 20 si “scambieranno” relatore e tema, mentre i ragazzi saranno aiutati da Michela Dal Borgo (settore apostolato biblico) e da Cesare Missiroli (catechesi per persone con disabilità).


Veglia per il creato all’eremo di Gamogna

"Dio ha fatto bella ogni cosa a suo tempo": venerdì 2 ottobre in occasione della festa ebraica di Sukkot

Il settore pastorale diocesano per l’ecumenismo e il dialogo organizza “Dio ha fatto bella ogni cosa a suo tempo”: una veglia per il creato all’eremo di Gamogna venerdì 2 ottobre alle ore 20.30, in occasione della festa ebraica di Sukkot.

Guiderà la veglia il testo biblico di Qoelet, che si legge nella festa ebraica delle capanne (Sukkot), che inizia proprio il 2 ottobre. Scrive Luigino Bruni:

Sorella “vanitas”, fratello Abele. L’unica solidarietà che salva è quella che fiorisce dal riconoscimento della nostra reciproca fragilità. Se la “fraternité” potrà risorgere, sarà la risurrezione degli infiniti Abele che abitano sotto il sole. Il libro di Qohelet viene letto durante la “Festa delle capanne” (Sukkot), quando insieme alla gioia per la vendemmia si ricorda anche l’umile e fragile capanna dell’Esodo, che le famiglie costruiscono nei giardini delle case, con materiali semplici e provvisori. Qohelet tiene viva la memoria della insufficienza della nostra saggezza, della caducità della vita. Ma la capanna è anche simbolo e ricordo dell’attraversamento del mare, quando donne e uomini liberi perché liberati dalla schiavitù dei faraoni e dei loro idoli, iniziarono nel deserto una vita nuova. Una capanna di canne è una buona casa per chi vuole liberarsi dagli imperi delle illusioni consolatorie. Per chi vuole continuare a stare dalla parte di Abele mentre la mano di Caino continua a colpirlo. (Una casa senza idoli. Qoelet, il libro delle nude domande, EDB, 2017, 27)


Pagina con vista: paesaggi e città nel teatro e nella musica

"Nature inquiete - Sguardi d’artista sul paesaggio", venerdì 25 settembre nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza

Venerdì 25 settembre ore 21.00 nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza reading poetico-musicale “Pagina con vista”: letture di Federica Bevilacqua, Veronica Drei, Dea Rakovac, Emiliano Troiano; al pianoforte Simone Bregaglio. L’iniziativa fa parte del progetto “Nature inquiete – Sguardi d’artista sul paesaggio” organizzato dal Museo diocesano di Faenza.

“Pagina con vista” è una serata di letture teatrali che raccontano paesaggi e città, accompagnate da musiche inedite. L’evento è nato per viaggiare con l’immaginazione, seguendo le emozioni nascoste tra le pagine dei libri. Il tema è il viaggio: un viaggio alla scoperta dell’Italia, dei suoi paesaggi e delle sue città, attraverso brani letterari (da Calvino, in montagna con Marcovaldo, a Manzoni, nei boschi bergamaschi attraversati da Renzo; dagli abissi del Mediterraneo di Montale al mare agitato della Napoli di De Filippo). Le letture sono a cura di quattro giovani attori: Emiliano Troiano si forma in Drama and Performing Arts presso l’Università di Cambridge e alla Scuola di Teatro Colli di Bologna; Veronica Drei si laurea in Architettura, insegna nella scuola pubblica e si forma alla Scuola di Teatro Galante Garrone; Federica Bevilacqua si laurea in Traduzione e Interpretazione e insegna teatro presso l’International School of Bologna; Dea Rakovac è laureata in Traduzione e Interpretazione, si forma presso la Scuola di Teatro Galante Garrone e insegna italiano come seconda lingua alla International School of Bologna. Le musiche sono composte da Simone Bregaglio, pianista.

Evento su prenotazione (334 3996492, Veronica) entro le ore 12 del 25 settembre. Offerta libera.


Francesca Masi presenta le immagini di natura nella Divina Commedia

"Nature inquiete - Sguardi d’artista sul paesaggio", giovedì 24 settembre nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza

Giovedì 24 settembre ore 21.00 nella Chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza conversazione con Francesca Masi: «Il fondamento che natura pone», le immagini di natura nel viaggio ultraterreno di Dante. Introduce Barbara Piani, dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Ravenna-Cervia. L’iniziativa fa parte del progetto “Nature inquiete – Sguardi d’artista sul paesaggio” organizzato dal Museo diocesano di Faenza.

La Commedia inizia con l’immagine potente della selva e si conclude al cospetto di Dio nella bellissima suggestione delle foglie levi di Sibilla, attraverso un fluire di sfondi, di similitudini di evocazioni che ci dicono di un paesaggio naturale, scritturale, immaginifico e ancora di più di una natura come luogo teologico. Nel viaggio oltremondano l’ambiente naturale è paesaggio, ricordo, metafora, postura emotiva, è “vangelo della creazione” per usare la bella espressione di papa Francesco nel capitolo II di Laudato sì. La percezione del visibile, la conoscenza sensibile e il radicamento del mistero nella creaturalità sono snodi preziosi che il viaggio di Dante restituisce al percorso in interiore di ciascuno e ciascuna, il fondamento che natura pone dunque è farsi pellegrini e pellegrine dei giorni che ci è dato vivere ora.

Evento a ingresso libero.


VIDEO / Il Cardinale Pio Laghi intervistato da Piero Schiavazzi (1995)

Il giornalista Piero Schiavazzi intervista il Cardinale Pio Laghi

Pio Laghi

Una testimonianza d’archivio per riscoprire il cardinale, l’uomo e il diplomatico. In questo documento d’archivio il giornalista Piero Schiavazzi intervista il Cardinale Pio Laghi. 

Pio Laghi (Castiglione di Forlì, 21 maggio 1922 – Roma, 10 gennaio 2009) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano e diplomatico della Santa Sede. A undici anni dalla scomparsa la diocesi di Faenza-Modigliana ha pubblicato il volume “Cardinale Pio Laghi” a cura del vescovo, mons. Mario Toso, ricco di contributi che fanno luce sui tanti aspetti della sua vita.