Archivi della categoria: Ultime dalla diocesi

Preghiera in famiglia: triduo pasquale

Sussidi per celebrare in casa la liturgia pasquale

Durante il triduo pasquale (9-12 aprile 2020) non sarà possibile partecipare alla liturgia comunitaria nelle chiese. La diocesi desidera sostenere e incoraggiare la preghiera nelle case come autentica liturgia pasquale. A questo scopo sono stati preparati cinque sussidi:


In Caritas diocesana nuove soluzioni per la solidarietà

Prosegue l'assistenza ai bisognosi, nel rispetto delle norme

Ogni lunedì mattina al Centro di Ascolto diocesano di Faenza si riunisce un’equipe di operatori e volontari (i piu’ tramite connessione telematica) insieme ai medici dell’ambulatorio Caritas, per fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria in corso. Ogni settimana ci si interroga su quali servizi garantire e come migliorarli, nel rispetto delle norme di sicurezza. I servizi erogati dal Centro di Ascolto diocesano sono essenziali, spesso, per la sopravvivenza di quelle persone che non avrebbero alternativa, se non quella di vivere in strada, senza pasti. Sospendere totalmente gli aiuti ai senza fissa dimora potrebbe significare aumentare il carico sanitario e il rischio di contagio sia per loro che per la collettività. Per questo motivo avendo dovuto limitare e riorganizzare i servizi, il Centro di Ascolto rimane aperto!

  • Il pasto è garantito, per esempio, nonostante la mensa sia chiusa. Volontari, con mascherina e guanti, a distanza di almeno un metro distribuiscono una cinquantina di sportine take-away ogni giorno, per pranzo e cena. Anche per chi ha una casa dove cucinare, ma non un reddito sufficiente per l’acquisto dei generi di prima necessità, il servizio rimane attivo: tre giorni alla settimana i volontari distribuiscono pacchi viveri nell’area cortiliva del centro.
  • Un ospite per volta, su appuntamento, può accedere alla doccia – quanto mai utile, vista l’importanza dell’igiene nel contenimento del contagio.
  • E a chi ha bisogno della lavanderia, viene consegnata una tessera prepagata per la lavanderia automatica.
  • Il colloquio individuale, richiesto per accedere a questi servizi, viene svolto perlopiù telefonicamente; gli operatori sono reperibili due mattine e un pomeriggio alla settimana, garantendo in caso di provata necessità anche il sostegno economico – adesso più che mai – in questo momento di emergenza sanitaria ed economica.
  • Infine, anche l’attività dell’ambulatorio medico non è del tutto sospesa, rimanendo sempre attivo un numero telefonico per il triage e per fissare un appuntamento per necessità indifferibili.
  • Il servizio, che però più di ogni altro è stato necessario modificare ed ampliare, è l’accoglienza notturna. Proprio per evitare assembramenti, la capienza del dormitorio diocesano è stata ridotta a 6 posti e altre 7 persone sono state trasferite in strutture di seconda accoglienza, sempre gestite dalla Caritas. Due Parrocchie accolgono altre 8 persone, mentre un’altra ha messo a disposizione un ampio locale, presidiato da diversi volontari, dove i senza dimora possono stare durante il giorno. Visto che le richieste di ospitalità continuano, si cerca di trovare un posto letto per chi è ancora in strada anche attraverso i bed&breakfast presenti nel territorio: questa è la soluzione ad oggi per altre 7 persone. Infine, si tiene a disposizione un’altra camera doppia con bagno per l’eventuale necessità di quarantena.

Non solo le Parrocchie, ma anche i singoli cittadini si stanno dimostrando attenti ai bisogni delle persone più fragili. Infatti, nonostante tanti volontari di età superiore ai 65 anni, abbiano dovuto sospendere a malincuore il proprio servizio al Centro di Ascolto diocesano, si stanno rendendo disponibili diversi giovani universitari o lavoratori che in queste settimane hanno una riduzione di orario. Attualmente sono una sessantina i volontari coinvolti nei diversi servizi, di cui la metà ha risposto alla richiesta di collaborazione nelle recenti settimane. Il Centro di Ascolto continua a raccogliere nuove forze di chi ha meno di 65 anni ed è in perfetta salute, garantendo che tutte le attività sono svolte in sicurezza, mettendo a disposizione mascherine, guanti, gel disinfettante, e tramite procedure che permettano di mantenere la distanza di sicurezza.

Siamo preoccupati sì, – dice Claudio Violani, Presidente della Fondazione Pro Solidarietate ente gestore del Centro di Ascolto diocesano – saremmo incoscienti a non esserlo… ma sereni perché stiamo facendo tutto il possibile per tutelare la comunità del Centro di Ascolto e anche la collettività, mantenendo aperta l’accoglienza per i nostri ospiti. Ringrazio veramente di cuore tutti i volontari e gli operatori che si stanno adoperando ogni giorno con tanta generosità.

E questo ringraziamento va esteso anche all’intera comunità faentina, che oltre all’appello per i volontari, sta rispondendo anche con offerte e la donazione di alimenti: proprio oggi ad esempio sono arrivate 100 uova e 100 zuccherini faentini e domani arriverà tanta frutta fresca…tutti prodotti che saranno distribuiti nelle sportine del take-away e nei pacchi alimentari!

Infine, molte persone stanno rispondendo positivamente anche alla richiesta di disponibilità di alloggio per medici e altro personale sanitario. Al momento non si è ancora verificata la necessità di accogliere personale a supporto dell’ospedale di Faenza, ma con l’amministrazione comunale e l’A.S.L. si è ritenuto comunque utile attivarsi per trovare sistemazioni adatte allo scopo. E in pochi giorni si sono rese disponibili una quindicina di abitazioni: non solo canoniche o camere di bed&breakfast, ma anche alloggi di privati, che dimostrano nei fatti grande solidarietà.

Per informazioni: accoglienza@caritasfaenza.it – 3283913977.

Sostenere le famiglie in questo tempo di epidemia

Proposte da parte della pastorale familiare diocesana

La pastorale familiare diocesana si rivolge con una lettera a tutti gli operatori del settore per sostenere le famiglie durante il tempo dell’epidemia COVID-19:

  • viene offerto un supporto psicologico presso POLIAMBULATORIO “LA FILIGRANA” promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (telefono 348.25.39.120, da lunedì a venerdì ore 10-17) e presso CONSULTORIO UCIPEM DI FAENZA (telefono 0546.26478, ucipemfaenza@alice.it);
  • inoltre vengono forniti indicazioni, spunti e “regole” per affrontare questo momento, sia dal punto di vista igienico-preventivo, sia come aiuto al dialogo e alle relazioni in famiglia.

Immaginiamo che per qualcuno la situazione si stia evolvendo in modo semplice e lineare. Potrebbe essere che invece qualcuno incontri più difficoltà, soprattutto nel gestire le emozioni che in queste settimane vengono continuamente sollecitate: stiamo pensando alla paura del contagio, il timore anche solo nell’andare a fare la spesa o al lavoro, gli spazi di casa che improvvisamente diventano stretti, la difficoltà a trovare valvole di sfogo attraverso lo sport, le continue informazioni che dalla TV e da internet giungono come un torrente in piena senza sosta, con l’aumento inevitabile dell’ansia. Per non parlare delle previsioni future che, dal punto di vista economico e lavorativo, potrebbero costringere molti a tempi difficili.

Ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati sul sito di pastorale familiare.


Rinviata al 13 settembre la colletta per la Terra Santa

Il gesto di solidarietà non potrà svolgersi durante il venerdì santo

Il card. Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, ha comunicato la decisione di Papa Francesco: la colletta da svolgersi in tutte le comunità a sostegno della Terra Santa viene rinviata a domenica 13 settembre, in prossimità della festa dell’Esaltazione della Santa Croce che ricorda il ritrovamento della reliquia della croce da parte di Sant’Elena.

La nuova data è un segno di solidarietà verso le comunità cristiane del Medio Oriente e le loro strutture, come gli ospedali e le scuole. Senza gli aiuti raccolti il venerdì santo, e con la pandemia a peggiorare la situazione, sarebbero in grave sofferenza.


Creatività e impegno: lettera al mondo della scuola

La pastorale scolastica diocesana è accanto a professori, studenti e famiglie

La prof. Silvia Nannini, incaricata diocesana per la pastorale scolastica, si rivolge con una lettera al mondo della scuola, chiamato in tutte le sue articolazioni (dirigenti, insegnanti, personale non docente, studenti, famiglie) a far fronte all’inedita situazione creatasi in seguito all’epidemia COVID-19.

Il disorientamento dei primi giorni ha lasciato spazio all’abnegazione e alla creatività di dirigenti e insegnanti che si sono re-inventati tante modalità diverse per raggiungere i loro studenti e continuare l’opera educativa e formativa anche se a distanza. Un grosso grazie a tutti gli operatori della scuola! Sotto l’attenta guida di dirigenti capaci e tempestivi, la comunità degli insegnanti, supportati dal lavoro dietro le quinte delle segreterie e del personale ausiliario, ha risposto positivamente alla chiamata a “connettersi” con tutti i ragazzi per cercare di non lasciare solo e indietro nessuno.


Festa del voto: la diocesi si consacra a Maria

S. Messa dalla cattedrale di Faenza, sabato 4 aprile ore 11

Sabato 4 aprile alle ore 11 dalla cattedrale di Faenza sarà trasmessa la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Toso in occasione della “Festa del voto” alla Beata Vergine delle Grazie, patrona della città e della diocesi. Il vescovo consacrerà la diocesi a Maria, chiedendo la fine della pandemia, la protezione sulla diocesi, la guarigione dei malati, la salvezza dei defunti.

La S. Messa, celebrata a porte chiuse in ottemperanza ai decreti governativi, sarà trasmessa sui canali 90 e 210 del digitale terrestre e sul canale Youtube “Sinodo dei giovani – Faenza“.

Nel 1781 Faenza fu colpita da un terribile terremoto, tuttavia non venne registrata nessuna vittima e questa provvidenziale salvezza venne attribuita alla materna protezione della Beata Vergine delle Grazie. Fu allora istituita, come ringraziamento, la “Festa del Voto”, che si celebra ogni anno il 4 Aprile. Quest’anno la festa assume un rilievo particolare, come invocazione di salvezza nell’attuale epidemia.


Disposizioni per le celebrazioni pasquali in diocesi

Ancora sospese le Messe con il popolo, si invita alla preghiera in famiglia

Il 28 marzo 2020 il vescovo Toso ha emanato delle indicazioni normative per quanto riguarda le celebrazioni della settimana santa, la confessione dei fedeli e l’indulgenza plenaria.

Celebrazioni della settimana santa

Le chiese rimangono aperte. Le celebrazioni sono permesse solo nelle chiese parrocchiali e senza la partecipazione dei fedeli (possono essere presenti, oltre al celebrante: un diacono, un ministro, un lettore, un cantore, uno strumentista, un operatore video). Non si organizzino celebrazioni penitenziali, adorazioni eucaristiche, adorazioni della croce, via crucis.

I fedeli sono invitati alla preghiera personale e in famiglia, con la liturgia delle ore e con il sussidio preparato appositamente dalla diocesi.

Confessione dei fedeli

Nell’impossibilità di confessarsi con un prete, il sincero pentimento dei propri peccati e il proposito di camminare nel vangelo riconciliano realmente e veramente con il Signore e con la Chiesa; non appena verrà meno l’impossibilità, si cerchi un presbitero per l’assoluzione (cf. Catechismo della Chiesa cattolica nn. 1451-1452, citato nella Nota 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica).

Nei casi in cui risulti possibile la confessione individuale, si osservi la distanza di un metro tra penitente e confessore, non si stia rivolti l’uno verso l’altro e il confessore usi una mascherina a tutela del penitente.

Indulgenza plenaria

Il Decreto 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica concede l’indulgenza plenaria (ovvero la remissione delle pene conseguenti al peccato, già perdonato quanto alla colpa):

  • ai fedeli affetti da coronavirus o sottoposti a regime di quarantena;
  • agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti assistono i malati di coronavirus;
  • a tutti i fedeli che implorano da Dio la cessazione dell’epidemia con la visita al Santissimo Sacramento, l’adorazione eucaristica, la lettura della Sacra Scrittura, il rosario, la via crucis, la coroncina della Divina Misericordia.

Le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Papa) saranno da adempiere non appena possibile.