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Don Marco Donati nuovo parroco del Paradiso, il vescovo: “Vai in mezzo al popolo e getta le reti per costruire il Regno di Dio”

Una grande festa per tutta la comunità. Don Marco Donati, è il nuovo parroco di San Savino e Pieve Ponte di Faenza. L’ingresso è stato celebrato il 5 novembre scorso nella messa presieduta dal vescovo, monsignor Mario Toso, di cui riportiamo l’omelia.

L’omelia del vescovo

Cari fratelli e sorelle, viviamo un momento particolare di gioia perché le vostre comunità parrocchiali di san Savino e di san Procolo alla Pieve Ponte ricevono il loro nuovo parroco nella persona del presbitero don Marco Donati. Non si tratta di un momento formale, che tocca in maniera estrinseca la vita dei credenti. Il nuovo parroco è colui che nella parrocchia affidatagli dal vescovo, con lo stesso vescovo è chiamato a partecipare al ministero di Cristo, coadiuvato da altri presbiteri, diaconi e dall’apporto dei fedeli laici. Mentre rende presente e operante Gesù Cristo nella santa Chiesa, coordina Le attività parrocchiali a servizio del compito primario dell’evangelizzazione. Per mezzo della sua sollecitudine pastorale i fedeli rinascono dall’acqua e dallo Spirito per formare un’unica famiglia, riunita nell’ascolto della Parola, nella celebrazione dell’Eucaristia. L’esperienza della comunità cristiana trova nella frazione del pane il dato costitutivo della sua identità, il dinamismo d’amore della sua missione nel tempo. L’Eucaristia fa la Chiesa, la rende comunione-comunità, la costituisce popolo missionario nel mondo. Come ci ha detto l’odierna pagina evangelica (cf Lc 20, 27-38) si tratta di un popolo che vive in Dio, il Dio dei viventi, ossia Colui a cui appartiene la vita di tutti. Cristo, vincendo la morte, ci rende partecipi della vita del Padre, vita eterna e piena, e ci pone in cammino verso di Lui.

Caro don Marco, come Cristo, sii in mezzo al tuo popolo per animarlo e rincuorarlo nel gettare le reti, per costruire il Regno di Dio. Sii davanti ad esso per condurlo ad abitare nella città trascendente e gloriosa. Come ho avuto modo di scrivere nella Nota pastorale di quest’anno, ogni comunità ecclesiale deve fare qualcosa per costruire il Regno di Dio. Come Gesù, caro don Marco, invita i credenti, alle volte scoraggiati e delusi dalla pesca infruttuosa, a rientrare in sé stessi, a riconoscere la propria debolezza ed a riprendere con coraggio il lavoro apostolico, non confidando tanto su progetti umani e personali, bensì sul progetto di Dio: un progetto aperto a tutti, non solo ad un «piccolo gregge», a gruppi ristretti. La tua incipiente esperienza di parroco sarà supportata da comunità vive e ricche di iniziative pastorali, formative, grazie a famiglie, catechisti, educatori, grazie all’AC e all’ACR, agli scout dell’Agesci. Le tue parrocchie sono state abituate ad essere aperte al territorio, case tra le casefamiglie nelle famiglieservizio d’amore cristiano nei luoghi della vita, del lavoro, della formazione, della sofferenza, della cura degli anziani. Basti pensare alla casa del Sole, ai Tigli, al Fontanone.  Non vanno dimenticati in particolare i soggetti con cui hanno interagito, e cioè il Centro di Aiuto alla vita, la Casa-famiglia del papa Giovanni XXIII, il Seminario.

Sostenuto dalla preghiera della comunità dell’Ara Crucis, dall’aiuto pastorale di don Gianni e del diacono Danilo, dalla collaborazione del Consiglio pastorale e degli affari economici, potrai incrementare gli aspetti positivi delle tue comunità.

Le parrocchie potranno essere ancor di più scuola di preghiera, luogo ove si cresce nell’amicizia col Signorenell’accoglienza del suo perdono. Il fatto che i bambini e i ragazzi vengano sì numerosi al catechismo, ma meno alla santa Messa, ti solleciterà a riscoprire, con le famiglie, la centralità della frazione del pane: con essa cresce la comunione tra le varie componenti ecclesiali, il senso missionario, lo slancio caritativo verso i più poveri.

La preghiera per le vocazioni era un pilastro dell’attività pastorale di don Romano, parroco dal 1977 sino al 2003. Lo rimane ancora oggi, a fronte della rilevante scarsità degli operai per la vigna del Signore. La presenza del gruppo liturgico e di tanti ministeri anche istituiti potrà imprimere un ulteriore impulso alla vita sacramentale, alla vita di contemplazione che tutti sono chiamati a praticare mentre si opera nei molteplici impegni. I giovani adulti, gli adulti, le famiglie, gli anziani hanno sempre bisogno di una formazione permanente.

Le diverse espressioni delle parrocchie, i diversi gruppi, le aggregazioni e le associazioni, con il tuo aiuto, potranno ancora di più gareggiare nello stimarsi a vicenda e a fare delle stesse parrocchie una casa e scuola di comunione.

Per il servizio alla comunione sono da potenziare gli organismi di partecipazione, incrementando la rotazione degli incarichi, educando alla corresponsabilità. La comunione andrà coltivata, in particolare, nella sua articolazione con l’unità pastorale e, su più vasto raggio, con la pastorale cittadina, oltre che diocesana, investendo sistematicamente nella formazione cristiana e spirituale dei giovani universitari e dei lavoratori, nonché dei numerosi professionisti di cui la città di Faenza è piena. Un aspetto oggi imprescindibile, curato da don Luca tuo predecessore, che qui ringrazio, è stato l’incontro con i cristiani di altre confessioni, in particolare con padre Mihail e la sua comunità moldava di san Savino, senza scordare l’attenzione e il dialogo con tante persone mussulmane e i credenti di altre religioni. La presenza dei credenti non sia presenza insipida nella società, bensì lievito potente di una nuova umanità, di una cultura aperta al trascendente.

La realtà che avrai difronte non è semplice, bensì complessa. Le parrocchie sono oggi, all’interno del cammino sinodale, chiamate a ripensarsi in chiave missionaria, a intensificare i rapporti e le collaborazioni con gli uomini e le donne di buona volontà che abitano i quartieri, a rispondere a urgenze educative sempre più evidenti tra i ragazzi e i giovani che né vanno a scuola né vanno a lavorare, esponendosi a vari rischi. L’aiuto del Signore, l’aiuto di don Bosco che tu conosci bene, il sorriso dei bimbi, la tenerezza e la dolcezza degli anziani ti apriranno il cuore alla speranza. Faranno scendere su di te la benedizione di Dio. I poveri e i più deboli ti faranno comprendere più profondamente e più concretamente che sei in mezzo al tuo popolo per servire più che per essere servito.

                                               + Mario Toso

Foto Morena Sansoni


Don Luca Ravaglia nuovo parroco a San Apollinare di Russi

don luca russi

Don Luca Ravaglia è entrato nella parrocchia di San Apollinare di Russi il 30 novembre 2022. La celebrazione per l’ingresso è stata presieduta dal vescovo, monsignor Mario Toso, di cui riportiamo l’omelia.

Autorità civili e militari, cari fratelli e sorelle nel Signore Gesù Cristo, oggi questa comunità di sant’Apollinare riceve il suo nuovo parroco nella persona di don Luca Ravaglia, proveniente dalla parrocchia di san Savino in Faenza. Vi è giunto a piedi, marciando a grandi passi. Un modo originale che ha certamente un suo significato non banale, che lo stesso don Luca vi spiegherà. Don Luca fa il suo ingresso in prossimità della Solennità di tutti i santi, dopo che Mons. Pietro Scalini ha rinunciato di essere parroco per essere incardinato in Russia. Una tale coincidenza ci fa riflettere sul fatto che la comunità cristiana e il ministero pastorale del parroco non sono avulsi dalla realtà di quella moltitudine immensa che comprende i santi dell’Antico e del Nuovo Testamento, i numerosi martiri dall’inizio del cristianesimo e i beati e i santi dei secoli successivi, sino ai santi e ai testimoni di Cristo del nostro tempo. Con la Solennità dei santi non festeggiamo solo coloro che sono in paradiso ma anche coloro che camminano su questa terra, verso la Gerusalemme celeste ove molti dei nostri fratelli e sorelle vedono Dio faccia a faccia, esultando e gioendo per la piena comunione con Lui. Non è questo un riferimento estemporaneo. È, invece, un pensare più realistico e più puntuale alla missione della nostra comunità cristiana e al ministero del parroco. È un pensarle attive e propositive entro quel popolo immenso che si snoda nei secoli e ci comprende. Le nostre comunità cristiane con le loro guide spirituali vivono nella comunione dei santi, condividendo quell’unica famiglia, ossia la Chiesa, che in Cristo Gesù ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito santo. In Cristo viviamo e plasmiamo una nuova umanità, impegnata nella costruzione del Regno di Dio. Le nostre parrocchie e la missione dei presbiteri partecipano al grande compito che Gesù Cristo ha affidato ai credenti sin dalla sua incarnazione: essere protagonisti della nuova creazione, ricapitolare tutte le cose in Cristo per rigenerarle.

Dall’essere in relazione con la comunità pellegrinante su questa terra, ma anche con la comunità che attende di essere purificata per entrare nel tempio di luce, ossia con la comunione di santi della terra e del cielo, derivano a noi responsabilità a cui normalmente non pensiamo. Nel rito di insediamento tali responsabilità ci sono così ricordate: crescere come Corpo di Cristo, come tempio dello Spirito santo; rendere viva testimonianza della carità del Signore e del suo Vangelo. Al parroco è in modo particolare chiesto di esercitare la funzione di Cristo capo e pastore in nome del Vescovo; di riunire la famiglia di Dio come fraternità viva per condurla al Padre per mezzo di Cristo. Inoltre, di coltivare nei fedeli il senso di appartenenza alla Chiesa cattolica e la consapevolezza della missione loro affidata: annunciare a tutti gli uomini la salvezza realizzata da Gesù Cristo, unica garanzia di un’autentica umanità. Al parroco verranno anche affidati i giovani, i bambini, le famiglie, con le quali condividerà la responsabilità dell’educazione alla fede. Inoltre, gli sarà consegnata la cura dei malati e dei moribondi. Infine, gli sarà raccomandata la cura dei fratelli e delle sorelle che ci hanno preceduti nel segno della fede e dormono il sonno della pace, attendendo la risurrezione della carne. Con ciò sarà evidente il nesso tra noi pellegrini e coloro che già sono giunti sulla sponda dell’al di là.

Caro don Luca, tu sai bene che le nostre comunità parrocchiali vivono della Parola di Dio e dell’Eucaristia, Pasqua in Atto. Parola e frazione del pane sono le due esperienze fondamentali attraverso le quali è possibile, per la Chiesa di ogni tempo, incontrare Gesù che si incarna, muore e risorge. Cura, assieme ai catechisti e ai genitori, la catechesi, come responsabilità continua di formazione mediante cui ai fanciulli, ai ragazzi, ai giovani e agli adulti non sono solo consegnati i contenuti della fede ma è insegnato un amore tenero e appassionato a Cristo. Senza un tale amore Cristo non è veramente incontrato e vissuto. Il cuore non arde per Lui e non ci si sente suoi. La comunità ecclesiale non è sentita come propria famiglia.

Con le varie componenti ecclesiali incoraggia la Chiesa a non vergognarsi della Croce di Cristo, a camminare nella luce del Vangelo, a non tradire la carità. Senza l’ascolto quotidiano della Parola, disertando la preghiera e la mensa eucaristica, si scivola nella schiavitù degli idoli che rendono inefficace il messaggio del cristianesimo. Lo annacquano in una sorta di religiosità civile e di tradizionalismo insipido, incapace di suscitare una speranza audace e cammini di conversione.

Aiuta, caro don Luca, le varie componenti laicali a divenire sempre più corresponsabili nella comunità assumendo i vari ministeri che le consentono di essere attiva nell’assistenza, nella distribuzione dell’Eucarestia, nelle attività di culto, nella carità, nell’assistenza degli anziani e delle persone ammalate. Vivi e fai vivere una spiritualità eucaristica, distribuisci il perdono del Signore che fa rinascere le persone come è rinato Zaccheo, anima le coscienze a costruire una reale sinodalità fatta di tanti passi convergenti, stando a fianco delle persone, vivendo le virtù cristiane. Auguro a te e a questa comunità la gioia di essere di Cristo per sempre.

                                      + Mario Toso


Le celebrazioni per le Solennità dei Santi e dei fedeli defunti

Martedì 1 novembre nella Basilica Cattedrale sarà celebrata la Solennità di tutti i santi, con la santa messa episcopale presieduta dal vescovo Mario alle 10.30.

Mercoledì 2 novembre monsignor vescovo presiederà la celebrazione in suffragio di tutti i fedeli defunti nella chiesa di San Girolamo, presso il cimitero cittadino dell’Osservanza con inizio alle ore 10. Seguirà la benedizione dei defunti nel cimitero. Nella stessa giornata, nella basilica cattedrale, in centro, le celebrazioni sono previste alle ore 8 e alle 18. E sempre in ricordo dei fedeli defunti si celebrano anche le sante messe di domenica 6, sempre in Duomo, alle ore 7.30 – 9 – 10.30 e 12. Inoltre, alle 18, il vescovo Mario presiederà la celebrazione in suffragio dei vescovi defunti.

In queste occasioni è possibile lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti. Occorre confessarsi e comunicarsi entro il 30 novembre visitando, dalle 12 di martedì 1 novembre a tutta la giornata di mercoledì 2 novembre una chiesa, recitando il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del papa. Oppure occorre visitare un cimitero dall’1 all’8 novembre pregando per i fedeli defunti.
In ciascuna parrocchia della diocesi sono programmate celebrazioni per questa occasione. Consultare in loco le indicazioni e gli orari.


Sabato 19 novembre la GMG diocesana alla parrocchia di Errano

E’ stato presentato il programma della Gmg diocesana, che avrà luogo sabato 19 novembre, a partire dalle 17, alla parrocchia di Errano. Alle 17.30 l’incontro “Viagg(io): verso l’incontro con l’altro”, assieme ad Andrea Provini, formatore capi Agesci, che ci aiuterà ad approfondire la spiritualità del cammino. A seguire la veglia e professione di fede con il nostro vescovo Mario e alle 20.15 cena e musica a volontà con la band BastardJazz. Durante la Gmg saranno date le prime info sulla Gmg mondiale di Lisbona, in programma nell’estate 2023.

Ai partecipanti è richiesto un contributo di 5 euro.


Don Pier Paolo Drei è tornato al Padre, il 17 ottobre la messa di suffragio, le esequie il 18 a San Pier Laguna

Venerdì 14 ottobre don Pier Paolo Drei è tornato alla Casa del Padre. Era ospite alla Casa del clero di Faenza. Le esequie saranno celebrate martedì 18 ottobre alle 10.15 alla chiesa parrocchiale di San Pier Laguna. La messa di suffragio per don Piero, presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso, sarà invece celebrata lunedì 17 ottobre alle ore 10 nella cappella grande del Seminario Pio XII (ingresso da viale Stradone 30).

Don Pier Paolo Drei era nato il 28 maggio 1939 ed è stato ordinato presbitero il 20 luglio 1974. Tra le sue numerose attività, ha svolto servizio al Ceis di Ravenna ed è stato per tanti anni parroco di Glorie. Il vescovo e tutta la comunità diocesana è unita nella preghiera di suffragio per don Piero.


Un anno dalla Settimana sociale dei cattolici Taranto 2021: venerdì 21 ottobre convegno in Seminario

Venerdì 21 ottobre, nell’aula magna del Seminario di Faenza, dalle 17.30 si terrà il convegno “Un anno dalla Settimana sociale dei cattolici, Taranto 2021: Gli atti”. L’incontro sarà introdotto da Falvio Venturi, incaricato alla Pastorale Sociale e del Lavoro, e vedrà l’esposizione delle buone pratiche presentate, dalla nostra Diocesi, a Taranto. Le conclusioni del convegno sono affidate a S.E. il Vescovo, monsignor Mario Toso.

La presentazione

Alla Settimana sociale di Taranto, nell’ottobre dello scorso anno, sono state presentate sei buone pratiche realizzate nella nostra Diocesi. “Il percorso delle buone pratiche nasce proprio per fornire semi di speranza e contrastare questa tendenza alla passività che rappresenta il vero pericolo della nostra società. Per essere stimolo e passare da un approccio estrattivo (dove ci si domanda sempre e soltanto cosa può fare lo Stato o il leader per noi) ad uno partecipativo e generativo dal basso (dove ci si domanda cosa possiamo fare noi per la nostra comunità) recuperando in modo concreto il principio della sussidiarietà”. (Instrumentum laboris, n. 37)

Riteniamo importante, seguendo questa indicazione dell’Instrumentum laboris, far sì che le buone pratiche della nostra Diocesi presentate a Taranto non rimangano un fatto fine a sé stesso ma costituiscano un esempio da proporre affinchè ne nascano altre.

Come scrive Leonardo Becchetti, “le buone pratiche (…) non sono futuro, sono presente. Le buone pratiche non devono mai essere copiate pedissequamente su un altro territorio, ma sono fonte di ispirazione, perché poi bisogna capire lo specifico dei territori, sono ambasciatrici di bene comune”.

Temi quali l’economia circolare oppure le comunità energetiche rinnovabili devono costituire un programma di lavoro per dar seguito al mandato ricevuto a Taranto. Per questo in occasione dell’incontro che si terrà il 21 ottobre prossimo, iniziamo a divulgare sul nostro territorio quanto abbiamo portato alla Settimana sociale lo scorso anno.

Flavio Venturi, incaricato alla Pastorale Sociale e del Lavoro


Nasce l’associazione Piccola Fraternità di Sasso, il vescovo Mario approva lo Statuto

Il 4 ottobre scorso a Popolano di Marradi – a conclusione della liturgia in cui Marinella, Amedeo e Lucia hanno rinnovato la consacrazione della loro vita al Signore – il Vescovo monsignor Mario Toso ha approvato lo Statuto della nuova Associazione Piccola Fraternità di Sasso. L’associazione si è così presentata: “È ormai chiaro a tutti l’invito della Chiesa che chiede oggi ai suoi figli, ai discepoli di Gesù, un supplemento di amore che ci aiuti a leggere e interpretare le difficoltà e le incomprensioni che dividono gli uomini e avvelenano i rapporti. Una cultura che alimenta solitudine e indifferenza e allontana dai valori religiosi e da una giusta lettura del sacro. Anche all’interno della vita ecclesiale, l’impegno sinodale, una delle opportunità più preziose per una Chiesa che voglia rinvigorirsi e rigenerarsi in una realtà di comunione, ha manifestato la fatica di rapporti sereni e aperti alla speranza. Come Comunità di Sasso abbiamo tentato di allargare i confini nel segno, mai realizzato pienamente, di creare e vivere spazi di comunione e di condivisione gioiosa”.

“Un frammento della carità della Chiesa”

“Nonostante i molti amici ci confortino con la loro presenza e la loro fatica solidale e preziosa, lo spontaneismo, al di là dei molti momenti di condivisione nell’azione e nella preghiera, non ci ha dato in pienezza il profilo ecclesiale che insieme cerchiamo. Oggi, finalmente, su suggerimento e sull’adesione del Vescovo Mario, nasce l’associazione “Piccola Fraternità di Sasso”, che vede ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa il suo statuto, quello che Sasso fin dalla sua nascita ha sempre dichiarato e cercato di essere: “un frammento della carità della Chiesa”. Un’associazione che vede insieme consacrati e non consacrati, sacerdoti e non sacerdoti, giustamente con eguale dignità, uniti in una volontà a custodire i valori vissuti nella sua storia ed espressi nel suo statuto. È molto bello anche per noi consacrati e fonte di una più chiara identità nella Chiesa, promuovere la speranza che nell’armonia solidale e nella corresponsabilità delle scelte e dei vissuti renderanno più vitali e autentici, per tutti, la nostra fede e la nostra misericordia. “La volontà del Vescovo – si conclude nella presentazione – la sua benevolenza l’amicizia di tanti che alleviano le nostre fatiche rafforzano la fiducia che la Piccola Fraternità svilupperà una visione della vita sempre più orientata a promuovere e testimoniare la cultura del dono e della gratuità sulle tracce di Gesù.”

Il Vescovo Mario nomina Don Luca Ravaglia parroco a Russi, don Marco Donati parroco a San Savino di Faenza

don luca don marco vescovo mario

In data 1° ottobre 2022 il Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Mario Toso, ha nominato:

  1. Parroco di S. Apollinare in Russi il Rev.do Don Luca Ravaglia, che fino al presente è stato Parroco di S. Savino e di S. Procolo alla Pieve Ponte. L’inizio del ministero di Parroco è fissato per domenica 30 ottobre alle ore 18,30 presso la chiesa parrocchiale di Russi. Presiederà Sua Eccellenza Mons. Vescovo.
  2. Parroco di S. Savino e Amministratore parrocchiale di S. Procolo alla Pieve Ponte il Rev.do Don Marco Donati, che fino al presente è stato Vicario parrocchiale dei Ss. Agostino e Margherita. L’inizio del ministero di Parroco a S. Savino è fissato per sabato 5 novembre alle ore 19 presso la chiesa parrocchiale di S. Savino. Presiederà Sua Eccellenza Mons. Vescovo.

Inoltre, sempre in data 1° ottobre 2022, il Vescovo, Sua Eccellenza Mons. Mario Toso, ha conferito:

  1. al Diacono Matteo Babini il mandato di svolgere il suo ministero nelle parrocchie dell’Unità pastorale di Alfonsine con particolare riferimento alla pastorale giovanile. Inoltre, il Diacono collaborerà con il Cerimoniere vescovile per garantire l’ordinato svolgimento delle Celebrazioni liturgiche e delle altre sacre celebrazioni che sono presiedute, alle quali partecipa o assiste il Vescovo;
  2. al Diacono Luca Ghirotti il mandato di svolgere il suo ministero nella parrocchia dei Ss. Agostino e Margherita. Inoltre, il Diacono seguirà la Fraternità dei giovani che ha sede nel Seminario diocesano e collaborerà con gli Incaricati diocesani per la Pastorale vocazione e per la Pastorale sociale.

 

Infine, Sua Eccellenza Mons. Mario Toso, tenuto conto della difficile situazione, ha confermato fino a Pasqua 2023 il Rev.mo Don Michele Morandi quale Amministratore parrocchiale e legale rappresentante delle Parrocchie di S. Michele Arcangelo in Brisighella e di S. Rufillo, coadiuvato dal Diacono Stefano Lega. Per quanto riguarda il culto, l’Amministratore parrocchiale continuerà ad essere coadiuvato dai Rev.di Don Luigi Gatti e Don Mirko Santandrea.

Sua Eccellenza Mons. Mario Toso ringrazia i Presbiteri e i Diaconi per la pronta disponibilità con la quale hanno accolto questi nuovi mandati al servizio della nostra Chiesa.


Scuola diocesana di Teologia: a ottobre partono i corsi 2022/23

Un’occasione rivolta a tutti per rendere più salda la propria fede e stimolare la propria curiosità e spirito critico. Sono stati presentati i corsi dell’anno accademico 2022-23 della Scuola di Teologia intitolata a san Pier Damiani, realtà che opera nella Diocesi dal 1991. La specificità propria della scuola è formare cristiani adulti che sappiano giudicare tutto con gli occhi della fede, ma anche con adeguato senso critico.

Rappresenta inoltre un’iniziazione a un’autentica spiritualità e prepara diaconi, ministri istituiti e straordinari, catechisti, persone per servizi ecclesiali. Dà poi possibilità di aggiornamento in discipline didattiche e legislative per insegnanti di religione nelle scuole medie inferiori e superiori e anche per il clero.

L’intero programma si articola in quattro anni.

Corso di formazione teologica di base

(si ripete ogni anno)

Il corso è rivolto a tutti particolarmente ai catechisti, educatori, a coloro che sono in cammino verso i ministeri istituiti, ai ministri straordinari della comunione.

Materie

  • Introduzione generale alla Sacra Scrittura
  • Introduzione alla Teologia e al mistero di Cristo
  • Introduzione alla Liturgia e alla ministerialità
  • Teologia morale fondamentale
  • Ecclesiologia
  • Teologia spirituale

Ciclo triennale

I anno

  • AT: Pentateuco, libri storici.
  • NT: Vangeli sinottici e Atti degli apostoli.
  • Storia della Chiesa 1  ( dalle origini all’XI secolo)
  • Linee di patrologia
  • Trinitaria

II anno

  • AT: i profeti (profezia, apocalittica, sapienza, salmi).
  • NT: Le figure e gli scritti di Giovanni e Paolo
  • Storia della Chiesa 2 e 3 (dall’XI secolo ai nostri giorni)
  • Teologia morale speciale: la vita e la famiglia
  • Le leggi che presiedono la vita della Chiesa: linee di diritto canonico

III anno

  • I sacramenti
  • Liturgia: liturgia delle ore, anno liturgico, decoro delle chiese e valorizzazione dell’arte sacra
  • Antropologia filosofica e teologica
  • Morale sociale: il fatto sociale, le nazioni, lo stato, le istituzioni e l’economia
  • Cristologia
scuola-teologia-diocesi

Programma dei corsi nell’anno accademico 2022-2023

Corso di formazione teologica di base

  • Introduzione alla Teologia e al mistero di Cristo: don Marco Corradini
  • Introduzione generale alla Sacra Scrittura: don Pier Paolo Nava
  • Introduzione alla Liturgia e alla ministerialità: don Ugo Facchini
  • Teologia morale fondamentale: don Tiziano Zoli
  • Ecclesiologia: don Mirko Santandrea
  • Teologia spirituale: don Mirko Santandrea

Per chi ha già seguito il corso di base, o per aggiornamento personale, si seguono i corsi del ciclo triennale che quest’anno si compone delle seguenti materie:

III anno

  • I sacramenti: don Ugo Facchini
  • Liturgia: liturgia delle ore, anno liturgico, decoro delle chiese e valorizzazione dell’arte sacra: don Ugo Facchini
  • Antropologia filosofica e teologica  mons. Mario Toso
  • Morale sociale: il fatto sociale, le nazioni, lo stato, le istituzioni e l’economia: don Tiziano Zoli
  • Cristologia: don Ruggero Benericetti

Calendario

Le lezioni si svolgono presso la sede della scuola: viale Stradone, 30 a Faenza con ingresso dal portone centrale. Giorno di lezione: martedì dalle ore 20,30 alle ore 22.00

2022   Corso base III anno
11 ottobre Introduzione alla teologia Antropologia filosofica e teologica
25 ottobre Introduzione alla teologia Antropologia filosofica e teologica
8 novembre Introduzione alla teologia Antropologia filosofica e teologica
15 novembre Introduzione alla teologia I sacramenti
22 novembre Introduzione alla teologia Antropologia filosofica e teologica
29 novembre Introduzione alla s.scrittura Antropologia filosofica e teologica
6 dicembre Introduzione alla s.scrittura Antropologia filosofica e teologica
13 dicembre Introduzione alla s.scrittura I sacramenti
20 dicembre Introduzione alla s.scrittura I sacramenti
2023    
10 gennaio Introduzione alla s.scrittura I sacramenti
17 gennaio Introduzione alla s.scrittura I sacramenti
24 gennaio Teologia morale fondamentale I sacramenti
31 gennaio Teologia morale fondamentale Liturgia delle ore e anno liturgico
7 febbraio Teologia morale fondamentale Liturgia delle ore e anno liturgico
14 febbraio Teologia morale fondamentale Liturgia delle ore e anno liturgico
21 febbraio Teologia morale fondamentale Liturgia delle ore e anno liturgico
28 febbraio Ecclesiologia Liturgia delle ore e anno liturgico
7 marzo Ecclesiologia Liturgia delle ore e anno liturgico
14 marzo Ecclesiologia Morale sociale
21 marzo Ecclesiologia Morale sociale
28 marzo Ecclesiologia Morale sociale
4 aprile Teologia spirituale Morale sociale
18 aprile Teologia spirituale Morale sociale
2 maggio Teologia spirituale Morale sociale
9 maggio Teologia spirituale Cristologia
16 maggio Introd. Liturgia e ministerialità Cristologia
23 maggio Introd. Liturgia e ministerialità Cristologia
30 maggio Introd. Liturgia e ministerialità Cristologia
6 giugno Introd. Liturgia e ministerialità Cristologia
     

Notizie tecniche

1. Gli studenti: tutti possono iscriversi, per frequentare un solo corso o l’intera annualità composta da tre corsi, l’invito è in maniera particolare rivolto agli adulti impegnati, catechisti, insegnanti di religione nelle scuole materne, elementari, medie, a coloro che vogliono approfondire per interesse personale il loro cammino di fede, ministri della comunione, ministri istituiti e a coloro che stanno percorrendo il cammino di formazione al ministero istituito nella Chiesa come lettori e accoliti.

2. Le lezioni: si svolgono in presenza un giorno alla settimana il martedì dalle 20,30 alle 22.00.

3. La frequenza: la frequenza alle lezioni è obbligatoria.

4. Le iscrizioni: si effettuano on line entro il 5 ottobre 2022 tramite mail a: scuolateologiafaenza@gmail.com; o presso la sede della Scuola, in viale Stradone, 30 Seminario Diocesano nei giorni di lezione, Per informazioni: tramite mail, sempre a scuoloteologiafaenza@gmail.com;

5. Le tasse: per l’iscrizione all’intera annualità euro 90,00, per la frequenza ad un unico corso euro 30,00.

6. È possibile consultare il sito web della scuola all’interno del sito della diocesi di Faenza-Modigliana.

Corso per i ministri straordinari della comunione

Da diversi anni la scuola prepara anche i ministri straordinari della comunione, per essere istituiti si richiede la presentazione del parroco e la frequenza con relativo esame al corso di formazione teologica di base o almeno a tre discipline al suo interno:

* Introduzione alla teologia

* Ecclesiologia

* Introduzione alla liturgia e ministerialità.

SECONDO QUADRIMESTRE: FEBBRAIO – MAGGIO 2023