Archivi della categoria: NOTIZIE ISTITUZIONALI

Il Vescovo Mario sull’appello Fism per la parità scolastica: “Richieste legittime e condivisibili”

“Condivido pienamente le richieste della Fism di una piena applicazione della legge sulla parità scolastica: è infatti evidente la disparità di trattamento tra scuole statali e scuole paritarie e tutto questo va a discapito tanto dell’offerta formativa che offriamo alle nuove generazioni quanto della libertà della scelta educativa delle famiglie”. Anche il Vescovo della Diocesi di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso, rilancia la campagna nazionale della Federazione italiana scuole materne – Fism per chiedere l’applicazione della legge 62/2000 sulla parità scolastica, a 21 anni dalla sua entrata in vigore. Attraverso la petizione online “Prima i bambini”, la Fism chiede di rendere gratuita la frequenza delle scuole materne paritarie no profit, applicando la legge sulla parità scolastica. In pochi giorni l’appello nazionale lanciato sulla piattaforma change.org ha raccolto in tutto oltre 110mila sottoscrittori.

Come riporta la Fism, il costo a carico dell’erario di un alunno della scuola materna statale è di circa 6 mila euro all’anno, il contributo per le materne paritarie non supera i 500 euro a bambino, circa due euro al giorno. Un divario che la Fism considera inaccettabile. “Si tratta – conclude monsignor Toso – di un diritto costituzionale che deve trovare piena attuazione. Non dobbiamo lasciare la Fism sola nel rivendicare queste richieste giuste e legittime”.


Il comunicato della Cei sul Ddl Zan

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi lunedì 26 aprile, coerentemente a quanto già espresso nel comunicato del 10 giugno 2020, nel quadro della visione cristiana della persona umana, ribadisce il sostegno a ogni sforzo teso al riconoscimento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna.

In questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative.

L’atteggiamento che è stato di Gesù Buon Pastore ci impegna a raggiungere ogni persona, in qualunque situazione esistenziale si trovi, in particolare chi sperimenta l’emarginazione culturale e sociale.

Il pensiero va in particolare ai nostri fratelli e sorelle, alle nostre figlie e ai nostri figli, che sappiamo esposti anche in questo tempo a discriminazioni e violenze.

Con Papa Francesco desideriamo ribadire che «ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza» (Amoris Laetitia, 250).

Alla luce di tutto questo sentiamo il dovere di riaffermare serenamente la singolarità e l’unicità della famiglia, costituita dall’unione dell’uomo e della donna, e riconosciamo anche di doverci lasciar guidare ancora dalla Sacra Scrittura, dalle Scienze umane e dalla vita concreta di ogni persona per discernere sempre meglio la volontà di Dio.

Auspichiamo quindi che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società più giusta e solidale.

 

La Presidenza della CEI


Il messaggio di Buona Pasqua del vescovo Mario: “La Risurrezione ci apre a un futuro di speranza”

Il percorso della passione e morte di Gesù, come sappiamo, si conclude con la Risurrezione di Gesù Cristo, che ci apre a un futuro di speranza. Con il presbiterio, ossia con l’insieme di tutti i presbiteri, abbiamo vissuto il tempo della quaresima concentrati sul cammino di trasfigurazione dell’umanità e della comunità ecclesiale, in forza dell’incarnazione del Figlio di Dio e dell’effusione del suo Spirito d’Amore dalla croce. Detto altrimenti, non abbiamo voluto digiunare e pregare per digiunare e per pregare semplicemente. Abbiamo digiunato e pregato per essere più ricettivi rispetto all’opera di rinnovamento della Chiesa e del mondo operata da Cristo redentore, morto e risorto. Egli dopo la sua risurrezione non si è allontanato dalla storia dell’uomo, ma vive in essa, continua la sua opera di redenzione e di ricapitolazione di tutte le cose in Lui. Chiama ogni battezzato ad essere impegnato e corresponsabile con Lui nella Chiesa e nel mondo. Il percorso quaresimale, dunque, è stato periodo di ulteriore conversione verso la Parola di Dio (Verbo di Dio incarnato nell’uomo e nel cosmo), periodo di riconciliazione con i propri fratelli, di condivisione dei beni materiali e dei beni spirituali, per dare maggiore compimento al disegno di Dio nella nostra storia. La Chiesa italiana, sollecitata da papa Francesco, sta per intraprendere un percorso sinodale avente come poli per l’ascolto, la preghiera, il discernimento: l’annuncio, la fraternità solidale e la conversione pastorale. Questi aspetti ci saranno precisati e spiegati meglio nei prossimi mesi. Detto diversamente, saremo chiamati a vivere la Pasqua in continuazione, al fine di rendere le nostre famiglie, comunità e associazioni sempre più capaci di essere testimoni credibili del Risorto in questo tempo. Il Sinodo sarà momento in cui non sarà coinvolta la Chiesa italiana solo nei suoi vertici e nelle rappresentanze delle varie Diocesi. Prevederà, come sembra sia stato detto, momenti sinodali anche a livello di Chiesa locale. Auguro, allora, a tutti una Buona Pasqua, a cui dovranno corrispondere preghiere, invocazioni, disposizioni d’animo atte a rendere noi, le nostre comunità ed associazioni sempre più partecipi dell’esplosione di vita nuova che si è irradiata nel mondo a partire dal sepolcro in cui il Figlio di Dio era stato posto. Buona Pasqua per tutti: piccoli e grandi, malati, poveri, persone sole, presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, operatori sanitari, persone di buona volontà.

Il vescovo

+ Mario Toso


Lutto nel presbiterio: è morto don Giacomo Minelli. Le esequie sabato 27 marzo

Lutto nel presbiterio:  mercoledì 24 marzo 2021 è tornato alla Casa del Padre don Giacomo Minelli. Era ricoverato da qualche giorno presso l’ospedale di Forlì. La santa Messa di esequie sarà celebrata sabato 27 marzo alle 10 in Cattedrale, presieduta dal vescovo Mario Toso.

Don Giacomo Minelli era nato a S. Severo di Faenza il 6 agosto 1941 ed è stato ordinato presbitero il 28 giugno 1968. Cappellano a Villanova di Bagnacavallo dal 1° settembre 1968, il 1° novembre 1977 è stato poi nominato parroco di Albereto, dove fino a oggi ha prestato il suo servizio pastorale. A seguito della rinuncia di don Stefano Ceroni come parroco di Prada il 16 luglio 1994 è nominato amministratore parrocchiale anche di quella comunità.

Esequie don Giacomo Minelli

Sarà possibile seguire la celebrazione in diretta dalla pagina YouTube dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII


Riapertura chiese di Alfonsine

chiesa alfonsine

Richiamato il Decreto Prot. 7/2021-63 in data 12 marzo 2021 con cui era stata disposta la chiusura delle chiese di S. Maria e del SS. Cuore di Gesù in Alfonsine, di S. Giuseppe in Fiumazzo e di Madonna del Bosco in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, il vescovo Mario ha decretato lunedì 22 marzo 2021 la riapertura delle chiese di S. Maria e del SS. Cuore di Gesù in Alfonsine, di S. Giuseppe in Fiumazzo e di Madonna del Bosco nei giorni e negli orari stabiliti dal parroco. I fedeli sono invitati a rispettare in modo scrupoloso le misure di sicurezza per tutelare la salute di tutti.

Rinviata la celebrazione “In cammino con padre Daniele” del 18 marzo

A causa delle nuove ordinanze sanitarie, la celebrazione “In cammino con padre Daniele” del 18 marzo, prevista in Cattedrale, è stata rinviata a data da destinarsi. La messa avrebbe ricordato l’ordinazione presbiterale. Cogliamo comunque l’occasione in questi giorni, dalle nostre case, per non dimenticarlo e pregare per lui, servo di Dio.

Padre Daniele, con la sua vita ci ha mostrato un sentiero per incontrare Gesù il Signore, per annunciarLo, per camminare nella Chiesa, per educare con efficacia, per impegnarci nel mondo a favore dei più poveri.
Proprio per questo, la nostra Chiesa di Faenza-Modigliana, impegnata nella preparazione e nell’ormai prossima celebrazione del Sinodo diocesano dei giovani, lo sceglie come modello fulgido.
Desideriamo proporlo come esempio di giovane che: cerca con inquietudine Dio, lo segue, lo serve, gli obbedisce, lo ama, imparando a morire ogni giorno.
Il suo itinerario spirituale deve diventare il nostro percorso e quello dei giovani di questa Diocesi, che ha dato i natali a Padre Daniele.

dall’ omelia di Mons Mario Toso, 18 marzo 2018


Il vescovo Mario ringrazia i volontari che hanno riposto la croce sul Beccugiano

La croce, costruita dal falegname artigiano Agostino Sartoni di Sant’Adriano, innalzata sulla vetta di Monte Beccugiano a ricordo del Giubileo del 2000, è stata rialzata. Abbattuta da persone vili e sprezzanti del bene, torna a risplendere grazie ai membri dell’Associazione Volontari per la Valle Acerreta e ai volontari della Parrocchia di Lutirano.

Come vescovo di Faenza-Modigliana, desidero esprimervi la mia personale riconoscenza, unita a quella di tutta la comunità diocesana, per questo nobile gesto che vi siete sentiti di compiere. Un gesto di rinnovata fede, di tenacia, di volontà di rinascita, anche per chi nel cuore porta odio cieco e insensato contro Chi è Amore puro.L’avete voluto a nome di tutta la collettività, con slancio generoso e con fiducioso ottimismo. Ci sollecitate a ripartire da Cristo, dall’amore crocifisso. Solo un tale amore genera vita nuova.

La croce, posta su un monte è un simbolo importante, che parla a tutti, credenti e non credenti. È invito silenzioso ad alzare lo sguardo e a sentirci accolti in un abbraccio divino, che avvolge l’umanità e tutto il creato. Essa è condivisione dell’Uomo dei dolori con tutti i crocifissi della storia dell’uomo. Il crocifisso ripristinato rappresenta l’albero della Solidarietà di Dio nei nostri confronti, quando cadiamo, quando moriamo. È l’albero della Vita e della Gioia gloriosa.

Chi abita nelle nostre colline è abituato, fin da bambino, ad alzare lo sguardo verso il cielo, seguendo i profili delle “sue” montagne e dei “suoi” boschi. La croce in cima a un monte a volte ci ricorda che, proprio in quel luogo, un uomo è morto a causa dell’odio. La croce è onore e memoria del sacrificio dei nostri fratelli, del Fratello per eccellenza: l’Uomo-Dio. Le due braccia allargate sono segno di dono a tutti, di consolazione. Sono promessa di risurrezione e  di pace.

Le croci dei nostri monti ci abbracciano. Col loro silenzio ci invitano a scendere in noi stessi. Nella loro immobilità ci richiamano a restare saldi, ad essere forti, a risollevarci e a rialzarci ancora.

Quando i simboli della vita scompaiono, un pezzo di cuore in noi si stacca e ci lascia stupìti, spiazzati, quasi estranei a casa nostra.

La croce di Beccugiano, ha chiesto allora ad ognuno di noi, ad ogni uomo che l’ha vista e la portava nel cuore di essere rialzata, a memoria del millennio in cui è stata collocata, a ricordo delle nostre vite, chiamate ancora a uno sguardo di speranza rinnovata sul mondo.

Possa questa croce continuare a ricordarci il sacrificio redentore di Cristo, a diffondere grazia, benedizione e pace a tutti i residenti, ai visitatori abituali o occasionali delle nostre colline, sulle quali l’orizzonte di Dio si interseca con quello umano.

 

                                                                          + Mario Toso

                                                            Vescovo di Faenza-Modigliana


Diocesi: sospese le iniziative in presenza a seguito dell’ordinanza regionale

In conformità all’ordinanza del presidente della Regione Emilia-Romagna in vigore dal 2 marzo 2021 e delle conseguenti limitazioni volte a ridurre il più possibile la mobilità delle persone, anche nel territorio della Diocesi di Faenza-Modigliana, da martedì 2 marzo (compreso) al prossimo 14 marzo sono sospese tutte le iniziative in presenza quali, ad esempio:

  • catechismo, incontri formativi e attività di oratorio e doposcuola di tutti i gruppi parrocchiali e delle aggregazioni,
  • riunioni di qualsiasi tipo (come incontri organizzativi e assemblee varie…),
  • visite alle famiglie.

Si ricorda che anche, per gli spostamenti consentiti, è comunque necessaria l’autocertificazione.
Gli uffici della Curia rimarranno aperti, ma è consigliabile limitare il più possibile l’accesso in presenza e consultarli da remoto.

Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche nei luoghi di culto, invece, non ci sono variazioni: resta in vigore l’attuale disciplina, così come previsto dal protocollo sottoscritto il 7 maggio 2020 tra CEI e governo e successive integrazioni e dai relativi decreti vescovile.

Curia Diocesana: il vescovo Mario nomina gli incaricati di Aree e Settori Pastorali

curia diocesana

Richiamato il Decreto Prot. 6/2021-48 in data 21 febbraio 2021 con cui è stato approvato il nuovo ordinamento della Curia Diocesana; volendo provvedere alla nomina degli Officiali e dei Responsabili degli Uffici di Curia, dei Coordinatori e degli Incaricati delle Aree e dei settori pastorali; con il presente atto

CONFERMIAMO

Vicario Generale e Moderatore della Curia ad nutum Episcopi: Mons. Michele Morandi.

NOMINIAMO

per un triennio dalla data odierna

Cancelleria

Cancelliere: Mons. Mariano Faccani Pignatelli

Vice Cancelliere: Dott. Marco Mazzotti

Tribunale diocesano

Vicario Giudiziale: Mons. Mariano Faccani Pignatelli

Difensore del Vincolo e promotore di giustizia: Don Alberto Luccaroni

Notaio: Dott. Marco Mazzotti

Cause dei Santi: Don Alberto Luccaroni.

Segreteria Generale

Segretario generale: Dott. Stefano Lega.

 

Aree e settori pastorali

Area “Annuncio e Catechesi”

Coordinatore: Dott. Giovanni Gardini

Incaricato Catechesi: Don Massimo Geminiani

Vice Incaricato per Catechesi e disabilità: Dott. Cesare Missiroli

Vice Incaricato per l’Apostolato biblico: Dott.ssa Michela Dal Borgo

Incaricato Insegnamento della Religione Cattolica: Don Davide Ferrini

Incaricato Scuola e università: Prof. Daniele Callini

Incaricato Pastorale missionaria: Dott.ssa Isabella Matulli

Vice Incaricato: Michele Rosetti

Incaricato Migranti: Dott. Diac. Bruno Balla

Incaricato Ecumenismo e dialogo interreligioso: Don Mirko Santandrea

Incaricato Cultura e arte sacra: Mons. Mariano Faccani Pignatelli

Vice Incaricato: Dott. Giovanni Gardini

Direttore Museo: Mons. Mariano Faccani Pignatelli

Vice Direttore Museo: Dott. Giovanni Gardini

Conservatore Museo: Dott. Giovanni Gardini

Vice Direttore Biblioteca: Dott. Giovanni Gardini

Archivista: Dott. Marco Mazzotti.

Area “Società e Famiglia”

Coordinatore: Don Stefano Vecchi

Incaricato Caritas: Don Marco Ferrini

Incaricato Pastorale familiare: Don Stefano Vecchi

Co-Incaricati: Marco Pirini ed Elisa Coralli

Incaricato Pastorale sociale: Dott. Flavio Venturi

Incaricato Pastorale della salute: Dott. Diac. Antonio Bianchedi

Vice Incaricato: Dott. Diac. Gino Covizzi

Incaricato Comunicazioni sociali e Ufficio Stampa: Dott. Samuele Marchi

Incaricato Tempo libero sport e pellegrinaggi: Don Tiziano Zoli

Incaricato Servizio diocesano per la tutela minori: Don Mattia Gallegati.

Area “Liturgia”

Coordinatore: Dott.ssa Vincenza Morini

Sacra Liturgia: Don Ugo Facchini

Musica sacra: Dott.ssa Vincenza Morini

Ministeri istituiti: Don Massimo Goni

Cerimoniere: Dott. Stefano Lega.

Area “Giovani e vocazioni”  

educare giovani vocazioni

Coordinatore: Don Mattia Gallegati

Vice Incaricato pastorale giovanile: Don Massimo Geminiani

Incaricato Pastorale vocazionale: Don Mattia Gallegati

Vice Incaricati: Suor Nadia Pompili e rag. Sara Nannini

Area “Clero e Vita Consacrata”

Coordinatore: Mons. Pietro Scalini

Formazione permanente dei Chierici (Presbiteri e Diaconi permanenti):Mons. Pietro Scalini

Formazione degli aspiranti e dei candidati al diaconato permanente: Don Massimo Goni

Vita consacrata: Don Stanislaw Rafalko sdb.

 

Direttore scuola diocesana di Teologia: Don Luca Ravaglia.

 

NOMINIAMO ALTRESÌ AD NUTUM EPISCOPI, per un anno dalla data odierna

Direttore Biblioteca: Don Ugo Facchini

Vice incaricato della Caritas: Suor Nadia Pompili

Incaricato Pastorale giovanile: Don Francesco Cavina.

 

Faenza, 21 febbraio 2021, Festa di S. Pier Damiani

 + Mario Toso, Vescovo

Mons. Mariano Faccani Pignatelli, Cancelliere vescovile

Il Decreto di Riforma della Curia diocesana è consultabile a questo link.