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Martedì 15 giugno la presentazione del Rapporto povertà e risorse della Caritas

Una serata per approfondire con storie e numeri la situazione della povertà nel nostro territorio. L’evento, promosso dalla Caritas DiocesanaDiocesi di Faenza-Modigliana, Fondazione Pro SolidarietateFarsi Prossimo Odv e dall’Osservatorio della povertà e delle risorse, prevede la presentazione del Rapporto povertà e risorse dal 2019-2020. Il progetto si terrà martedì 15 giugno 2021 dalle ore 18 nella parrocchia sant’Antonino in Corso Europa 73 a Faenza.

Il programma

Dalle ore 18 alle ore 20, presso i spazi aperti della parrocchia sant’Antonino, si terrà la “presentazione di progetti per lo sviluppo della comunità, i giovani e le persone in difficoltà”. Racconti di esperienze di Caritas parrocchiali. Dalle 20.30, all’Arena estiva cinema Europa alla parrocchia di sant’Antonino, ci sarà la “presentazione report Caritas”Don Marco FerriniMaria Chiara Lamaequipe CaritasDavide Agresti (assessore al Welfare, Europa e Smart City) e Leonardo Altieri (sociologo Lavoro Degno).


Il 4 luglio fra Jean Romain Ngoa e Marco Fusini saranno ordinati diaconi

Domenica 4 luglio 2021, si celebrerà alle ore 19 nel seminario Vescovile di Pio XII, a Faenza l’ordinazione diaconale di fra Jean Romain Ngoa e Marco Fusini per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S. E. Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana.

Gli ingressi saranno nel viale Stradone 30 e in via degli Insorti 56


La solennità del Corpus Domini, il vescovo Mario: “In quanto figli di Dio siamo eredi della vita del Padre”

Giovedì 3 giugno in Cattedrale si è celebrata l’Adorazione Eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso. Nel corso della celebrazione sono stati istituiti da monsignor vescovo nuovi ministri straordinari della comunione. Al termine è stata impartita la Benedizione Eucaristica sul sagrato della Cattedrale.

I nuovi ministri istituiti sono: Daniela Avesani, Sabrina Sarneri, Rosa Angela Reggidori per la parrocchia di S. Maria del Rosario in Errano; Alba Dalmonte, Lidia Dalmonte, Daniela Taroni per la parrocchia di S. Giovanni Decollato della Celle; Rossella Capra per la parrocchia di S. Giovanni Battista in Fusignano; Claudio Porisini per la parrocchia di S. Giuseppe Artigiano in Faenza; Giampiero Matulli per la parrocchia di S. Cassiano.

L’omelia del vescovo Mario

La solennità del Corpo e del Sangue di Cristo ci invita a ricordare il sacrificio di Gesù Cristo. Il Signore Gesù ha istituito per l’umanità il nuovo sacrificio, a fronte degli antichi sacrifici di persone (pensiamo, per averne un’idea, al sacrificio  programmato da Abramo del suo figlio Isacco), di animali e di doni della terra. A Dio siamo chiamati ad offrire soprattutto noi stessi, con un atto di amore totale, in risposta all’amore di Dio. L’atto di culto che Dio Padre desidera dai propri figli è l’offerta di loro stessi, della loro vita, rendendola gradita a Lui.

Gesù istituisce il nuovo sacrificio in occasione dell’ultima cena. Il pane e il vino sono i segni sacramentali della sua vita donata per la salvezza del mondo. Il sacrificio di Gesù è la restituzione a Dio Padre della vita ricevuta. Grazie all’eucaristia celebrata da Cristo, la Chiesa può associarsi al culto perfetto del Figlio di Dio, il Sommo sacerdote. Ciascuno di noi, unendosi a Cristo crocifisso, compie il proprio sacrificio, ossia rende sacra e gradita la propria vita al Padre, la dona a Lui. Nell’Eucaristia, partecipata e ricevuta, il Corpo e il Sangue di Gesù ci sono dati come viatico per il viaggio che ci conduce nella Chiesa del cielo, ove Gesù è entrato una volta per tutte, definitivamente, aprendo a noi il varco, l’accesso. Per noi, figli di Dio, fragili e pellegrini sulla terra, vi è una continua necessità di nutrirci di Cristo, per partecipare alla sua vittoria pasquale sul male e sulla morte, per collaborare alla sua nuova creazione, e per offrirci, assieme a Lui, come offerta gradita a Dio.

Nel contesto in cui adoriamo il mistero della morte e risurrezione di Cristo, presente realmente nelle specie del pane consacrato,  abbiamo istituiti i ministri straordinari della comunione. Il ministero straordinario richiama un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati. È un atto di amore della comunità nei confronti dei fratelli e delle sorelle involontariamente assenti, ma incorporati a Cristo.

Il servizio dei ministri straordinari è una chiara attenzione di amore da parte della comunità cristiana nei confronti dei propri figli. Recando, attraverso i ministri straordinari, il duplice dono della Parola e della Comunione eucaristica, la Chiesa consente alle sue membra più fragili ed impedite, di unirsi al mistero di Cristo sofferente, che vive la sua passione d’amore per la redenzione dell’umanità. E, così, anch’essi partecipano al banchetto eucaristico, ai frutti del sacrificio della Messa, consacrandosi con maggior impegno e generosità al servizio di Dio, della Chiesa e dei fratelli.

È questa, dunque, l’occasione per meditare ancora una volta sulla grandezza e sulla profondità del mistero della redenzione e dell’Eucaristia. Grazie all’incarnazione, morte e risurrezione di Cristo, siamo assunti nella vita di amore e di dono del Figlio di Dio, per essere uniti tra noi, per essere sinodali. La nostra vita non  cade nel nulla, bensì si apre al passaggio dalla morte terrena alla vita immortale. Noi non siamo  destinati a finire in una tomba. In quanto figli di Dio siamo eredi della vita del Padre, coeredi di Cristo (cf Rm 8, 14-17). Siamo fatti per l’eternità, per la pienezza della vita divina.

Ma è anche l’occasione per riflettere sulla dignità del ministero straordinario della comunione. Se vi fosse fatta la proposta di diventare ministri straordinari della comunione vi sarebbe fatto, in definitiva, il dono di una grande dignità: quello di essere missionari o, meglio, portatori di Gesù Cristo ai vostri fratelli e sorelle. Un dono che vi consentirebbe di essere protagonisti nella redenzione di Cristo con amore e che consentirebbe ai nostri fratelli di vivere la dimensione figliale in tutto il suo spessore. Mediante l’istituzione dei ministri straordinari della comunione si rende più ricco il numero dei ministeri  laicali, oggi fondamentali nell’esercizio della cura pastorale, specie là ove il presbitero non è presente stabilmente. Su questo avremo modo di riflettere meglio in occasione del varo del cammino sinodale che inizieremo a breve.

                                                     + Mario Toso


Maurizio Ghini confermato economo diocesano

Essendo giugno al termine il mandato quinquennale dell’economo diocesano lo scorso 29 aprile, in data 21 maggio 2021 il vescovo Mario Toso ha confermato come per questo ruolo il dottor Maurizio Ghini, con tutti i diritti e i doveri connessi a tale ufficio in materia di amministrazione dei beni della Diocesi. All’economo diocesano, a norma del can. 1278 CJC, vengono affidati i compiti di vigilanza sulle Persone giuridiche soggette all’Ordinario diocesano.
La nomina del vescovo Mario è valida per il prossimo quinquennio.

Luca e Matteo istituiti accoliti, la gioia della Diocesi

Luca Matteo Accoliti

Luca Ghirotti e Matteo Babini sono stati istituiti accoliti nel corso della messa vigiliare di Pentecoste presieduta dal vicario generale della Diocesi, monsignor Michele Morandi. La celebrazione è avvenuta nel cortile del Seminario, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, alla quale hanno partecipato tanti parenti, amici e fedeli e alla quale il vescovo Mario Toso ha fatto pervenire il proprio messaggio di vicinanza.

Luca e Matteo frequentano il quarto anno al Seminario regionale di Bologna. Il termine accolito deriva dal greco ‘akolythos’. La forma verbale corrispondente significa: andare dietro, seguire, accompagnare. Il Ministero dell’accolitato è il Ministero dell’Eucaristia e del servizio dell’altare. Quell’Eucaristia che è, come dice il Vaticano secondo nella Lumen Gentium, «fonte e culmine di tutta la vita cristiana».

A voi è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministri straordinari potrete distribuire l’Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi.

Questo ministero vi impegna a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformare sempre più il vostro essere e il vostro operare. Cercate di comprenderne il profondo significato per offrirvi ogni giorno in Cristo come sacrificio spirituale gradito a Dio.

Non dimenticate che, per il fatto di partecipare con i vostri fratelli all’unico pane, formate con essi un unico corpo. Amate di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerete così il comandamento nuovo che Gesù diede agli apostoli nell’ultima cena: amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi.


Matteo Babini e Luca Ghirotti saranno istituiti accoliti sabato 22 maggio

Sabato 22 maggio Matteo Babini e Luca Ghirotti saranno istituiti accoliti. La celebrazione si svolgerà alle 18,30 nel cortile interno del seminario vescovile, con ingresso da viale Stradone 30. La messa sarà la messa vigiliare di Pentecoste e verrà celebrata dal vicario generale, don Michele Morandi. Matteo Babini, e Luca Ghirotti sono entrambi al quarto anno del Seminario Regionale di Bologna. «Sarà per noi e per tutta la comunità del seminario un momento di festa e di grande gioia – affermano – che vogliamo condividere con la diocesi».

Il termine accolito deriva dal greco ‘akolythos’. La forma verbale corrispondente significa: andare dietro, seguire, accompagnare. Il Ministero dell’accolitato è il Ministero dell’Eucaristia e del servizio dell’altare. Quell’Eucaristia che è, come dice il Vaticano secondo nella Lumen Gentium, «fonte e culmine di tutta la vita cristiana».

Nella foto, 28 giugno 2020. Istituzione a lettori. Luca è a sinistra, Matteo a destra, al centro don Michele Morandi.


Lutto nel presbiterio: è morto don Antonio Bandini

Sabato 15 maggio 2021 è morto don Antonio Bandini. Preghiamo per lui, mentre ringraziamo il Signore per il dono della sua vita nella nostra Chiesa- Le esequie saranno celebrate da mons. Vescovo nella chiesa di San Michele a Bagnacavallo martedì 18 maggio alle 11.
Don Antonio Bandini nasce a Fognano di Brisighella il 21 giugno 1939 e viene ordinato presbitero l’8 giugno 1963. E’ stato vicario cooperatore della parrocchia di S. Giuseppe in città. Nel 1966 diviene vicario parrocchiale della parrocchia di S. Michele e di S. Pietro Apostolo in Bagnacavallo. Il 15 ottobre 1988 viene nominato canonico onorario della Collegiata di S. Michele Arcangelo in Bagnacavallo. L’11 settembre 1997 viene nominato amministratore parrocchiale della parrocchia di S. Maria in Boncellino e il 16 febbraio 1999 amministratore parrocchiale di S. Maria della Pace in Bagnacavallo, ora soppressa. Il 9 settembre 2000 diviene parroco della parrocchia di S. Giuseppe in Villa Prati.

Processioni di maggio: la nota della Diocesi

Cari presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, cari fedeli tutti,

l’emergenza sanitaria ci impone ancora per qualche tempo l’osservanza delle prescrizioni necessarie per tutelare la salute di tutti, con alcune conseguenze per le nostre manifestazioni religiose, per esempio per le processioni, che si tengono soprattutto nel mese di maggio o per  il Patrono. Vi comunichiamo quindi che, udito anche il Prefetto, è consentito il trasporto dell’immagine sacra e/o delle reliquie, lungo percorsi tradizionali o stabiliti, ma senza  l’accompagnamento in forma di corteo dei fedeli riuniti in processione.

Possiamo invece raccomandare caldamente ai fedeli di assistere al passaggio
dell’immagine sacra o delle reliquie, pregando dalle proprie abitazioni e senza disporsi
o aggregarsi sul percorso stabilito. Nel luogo di partenza o nel luogo di arrivo dell’immagine sacra o delle reliquie sono opportune le celebrazioni in presenza dei fedeli, nel rispetto del DPCM del 2 marzo 2021, del Decreto Legge 22 aprile 2021 n. 52 e come al solito del protocollo
circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo (sottoscritto in data 7 maggio 2020).

Per quanto riguarda la venerazione al Santissimo Sacramento (Corpus Domini)
riteniamo che sia bene si svolga solo con pubbliche celebrazioni all’aperto o all’interno
dei luoghi di culto, invece che con le processioni (Cf. Rito della comunione fuori della
Messa e culto eucaristico n. 102).

Anche se con qualche disagio, manterremo le nostre celebrazioni in forma statica, con l’obbligo del distanziamento, dell’uso della mascherina, sia all’interno che all’esterno; in entrambi i casi compatibilmente con le dimensioni e le caratteristiche degli spazi usufruibili, vista la necessità di assicurare il rispetto delle distanze interpersonali. Si ricorda, altresì, in linea con le indicazioni per il contenimento del contagio da Covid-19, che occorre adoperarsi affinché lo spostamento dei fedeli sia limitato all’indispensabile, nel senso che venga raggiunto il luogo di culto più vicino. Inoltre, soprattutto per le celebrazioni all’esterno, che sia raccomandato ai partecipanti di allontanarsi rapidamente e in maniera ordinata una volta conclusa la celebrazione.

Siamo certi che se la affronteremo con la preghiera a Maria, con la pazienza e con lo spirito di unità potremo superare anche questa fase della lotta contro la pandemia. Il Signore ci protegga tutti e doni guarigione, coraggio e speranza a chi è malato e a chi se ne prende cura.

Faenza, 30 aprile 2021

L’Arcivescovo di Ravenna-Cervia
+ Lorenzo Ghizzoni

Il Vescovo di Imola
+ Giovanni Mosciatti

Il Vescovo di Faenza-Modigliana
+ Mario Toso

Il Vescovo di Forlì-Bertinoro
+ Livio Corazza

Don Luca Ravaglia nominato parroco di Pieve Ponte

Richiamato il decreto PN 12/2020-62 in data 15 maggio 2020 con cui il Rev.do Don Luca Ravaglia è stato nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia di S. Procolo alla Pieve Ponte, volendo garantire la continuità della cura pastorale e amministrativa di codesta Comunità di fedeli stabilmente costituita nella nostra Chiesa di Faenza-Modigliana (can. 515 § 1 CJC), con la presente bolla vescovile nominiamo il Rev.do Don Luca Ravaglia Parroco della Parrocchia di S. Procolo alla Pieve Ponte con tutti i diritti e i doveri connessi a tale Ufficio, eccettuato l’obbligo di residenza a norma del can. 533 § 1 CJC.

Faenza, 27 aprile 2021

+ Mario Toso, vescovo