Archivi della categoria: NOTIZIE ISTITUZIONALI

Don Massimo Geminiani e don Marco Donati nominati incaricato e vice incaricato della Pastorale Giovanile

Il 22 febbraio scorso il vescovo monsignor Mario Toso ha nominato don Massimo Geminiani e don Marco Donati rispettivamente incaricato e vice incaricato alla Pastorale Giovanile. La nomina è valida per il triennio che scade a febbraio 2024. Don Massimo succede a don Francesco Cavina.

Don Massimo Geminiani è stato ordinato presbitero nel 2017. Vice parroco a Bagnacavallo, sta conseguendo la licenza in Teologia pastorale alla Facoltà teologica del Triveneto. Don Marco Donati è stato ordinato presbitero nel 2020. E’ stato nominato vicario parrocchiale della comunità dei Ss. Agostino e Margherita a Faenza.


Un nuovo sito web per il Seminario vescovile di Faenza

sito web seminario

Il sito web del Seminario –www.seminariofaenza.it – si presenta rinnovato nei contenuti e stile grafico. Questa importante istituzione faentina, accoglie ora gli utenti con un portale web che consente di accedere in modo facile, intuitivo alle varie realtà e ai diversi servizi offerti. I contenuti sono articolati attorno alle iniziative che animano la “casa” del Seminario: il Seminario Diocesano, la Biblioteca con le sue aule studio, l’accoglienza e la formazione, con la Comunità Propedeutica, la Fraternità Giovani e la Scuola Diocesana di Teologia.

Ciascuna di queste realtà è presentata mediante una pagina dedicata, con un facile accesso alle informazioni di contatto. Il sito web consente inoltre di accedere rapidamente a contenuti audio e video, di approfondire la storia del Seminario e di alcuni personaggi significativi legati a questa realtà e alla diocesi. Particolare attenzione sarà dedicata anche alla pubblicazione di notizie legate alla vita del Seminario, in particolare per quanto riguarda le iniziative rivolte a giovani e vocazioni, la realtà della Comunità Propedeutica, o eventi di vita ecclesiale.


Solennità di San Pier Damiani vescovo e dottore della chiesa

Lunedì 21 febbraio alle ore 20:30, alla chiesa di Santa Maria Vecchia, si celebrerà la solennità di San Pier Damiani vescovo e dottore della chiesa. In occasione del 950° anniversario della morte viene traslato il corpo del Santo dalla Cattedrale, alla Chiesa di S. Maria Vecchia, luogo della sua morte. Sarà celebrata inoltre la S.Messa presieduta da S. Ecc. Mons. Mario Toso nella quale saranno presenti anche i partecipanti al cammino sinodale.

Inoltre domenica 20 febbraio ore 20:45, sempre a Santa Maria Vecchia ci sarà la Preghiera e lettura di alcuni testi del Santo nel momento del suo transito. Domenica 27 febbraio ore 11, a Santa Maria Vecchia, la S. Messa trasmessa su Teleromagna.

 

→ Scarica qui la locandina in pdf!

Iniziati i lavori di manutenzione alla Basilica Cattedrale

Mercoledì 26 gennaio, sono partiti i lavori di manutenzione sulla facciata della Basilica Cattedrale di Faenza. Si tratta di un’operazione con la quale viene verificato, periodicamente, lo stato dell’edificio. Inoltre verranno effettuati anche diversi lavori di pulizia sulla facciata, interessata inevitabilmente da fenomeni atmosferici, arricchiti da agenti inquinanti che agiscono sul mattone vivo della struttura.

La durata prevista dei lavori (affidati alla ditta Coloredil srl) è di circa un mese.


L’ultimo saluto a Don Elvio. Il vescovo Mario: “Un costruttore di comunità, l’amore di Cristo gli infondeva energie incessanti”

Si sono celebrate questa mattina, sabato 22 gennaio, alla chiesa di San Michele Arcangelo di Brisighella, le esequie di monsignor Elvio Chiari, morto nella mattinata di giovedì 20 all’ospedale di Faenza dove era ricoverato da diverse settimane per le complicanze al Covid-19. In tanti si sono ritrovati per l’ultimo saluto a un parroco che è stato molto amato nelle varie comunità nelle quali ha prestato servizio. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo, monsignor Mario Toso. “L’amore per Gesù Cristo e per la sua Chiesa era in don Elvio vivo, sempre acceso – ha detto il vescovo Mario nell’omelia – Non solo quando fu incaricato della Caritas diocesana o concorse a sostenere la Caritas dell’Unità pastorale Madonna del Monticino. L’amore di Cristo infondeva in lui energie di dono incessante. Si manifestava attraverso uno stile di vita intenso, che non aveva pause e non lasciava nulla al caso. Era infaticabile nei suoi molteplici impegni,sia di parroco sia di economo della Diocesi. Nonostante, in questi ultimi anni, la sua salute fosse divenuta più precaria, svolgeva una considerevole mole di attività, si inerpicava a fatica sulle vie in salita per portare la comunione e la benedizione del Signore”.

“Ha dato molto di sé non solo nel riparare muri – prosegue monsignor Toso – nel sanare ambienti, nell’amministrare un patrimonio che, per varie ragioni, andava assottigliandosi. La sua cura non è stata rivolta solo alle costruzioni fatte di pietre. Si è dispiegata soprattutto nell’edificazione delle comunità fatte di persone-pietre vive. Monsignor Elvio ha lavorato nelle parrocchie in cui è vissuto e di cui è stato responsabile, ma anche nelle associazioni e nelle aggregazioni laicali che ha accompagnato, promovendo lo sposalizio dell’umanità con il Signore Gesù, alluso nelle nozze di Cana”.

“Ha accompagnato generazioni di laici e di laiche nella crescita della fede”

“Sacerdote sensibile, preparato – ha sottolineato il vescovo – ha accompagnato generazioni di laici e di laiche nella crescita della fede, incoraggiando a partecipare a campi estivi, a corsi di formazione, organizzando lui stesso momenti di approfondimento, invitando ad aprirsi alla dimensione diocesana e universale della Chiesa. Facendo comprendere ai suoi che il nostro vero destino è scritto in Gesù, per far vivere la statura spirituale e morale di Cristo nei credenti non esitava a coltivare la dimensione culturale della loro fede. La fede senza la ragione, che l’accoglie e la approfondisce, rimane poca cosa nel contesto di una vita sempre più secolarizzata. La chiesa come comunione, partecipazione e missione, ossia la chiesa come vorremmo meglio vivere nel cammino sinodale, ha sempre entusiasmato don Elvio”.

Per quanto riguarda i suoi anni trascorsi come economo diocesano, “nonostante le difficoltà di alcune collaborazioni difficili e complesse – ha detto il vescovo – ci ha testimoniato la dimensione trascendente dell’economiae dell’amministrazione dei beni. Nella comunità ecclesiale la gestione dei beni e del denaro va finalizzata alla dimensione pastorale, alla costruzione del Regno di Dio”.

“Presentandoti davanti al Signore, caro don Elvio – ha concluso il vescovo – ti accolgano gli angeli e i santi, in particolare la Beata Vergine qui venerata come Madonna del Monticino, ed anche la tua diletta mamma con il suo abbraccio materno. Ricordaci al Signore. Prega per questa comunità che tanto hai amato e che ti ha stimato”.

La diretta delle esequie

Il video di Faenzaweb Tv


Diocesi in lutto, è morto monsignor Elvio Chiari

Diocesi di Faenza-Modigliana in lutto: è morto monsignor Elvio Chiari, parroco di San Michele Arcangelo di Brisighella. Monsignor Elvio è deceduto il 20 gennaio 2022 presso l’ospedale di Faenza. La salma, a cassa chiusa verrà posta domani, venerdì  21 gennaio, presso l’obitorio di Faenza e sabato 22 gennaio alle ore 8,30 la salma sarà portata nella chiesa arcipretale di Brisighella dove alle 10,30 S. E. monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana presiederà la santa messa di Esequie.

La Salma verrà tumulata presso il cimitero di Rocca S. Casciano. Questa sera alle 20,30 presso la Collegiata di S Michele in Brisighella sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di monsignor Elvio presieduta dal vicario generale monsignor Michele Morandi.

La vita

Chiari mons. Elvio nasce a Rocca S. Casciano (Forlì) l’11 marzo 1950. Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico entra nel Seminario diocesano e viene ordinato presbitero il 28 giugno 1975. Diventa cappellano a S. Domenico di Modigliana il 1° agosto dello stesso anno. Diviene poi cappellano a Cotignola, a S. Apollinare in Russi e successivamente, a S. Maria Maddalena in Faenza dove resta fino al 23 agosto 1985. Nel 1985 diventa vicario parrocchiale alla Collegiata di S. Michele Arcangelo a Brisighella dove resta fino all’agosto 1989. Nello stesso anno diventa anche cappellano dell’ospedale di Brisighella. Il 5 settembre 1989 viene nominato parroco di S. Maria Assunta in Marzeno e il 15 settembre 1990, amministratore parrocchiale di S. Pietro in Scavignano. Dal 2008 al 2019 è stato amministratore parrocchiale della parrocchia dei S. ti Ippolito e Lorenzo in Faenza. Il 3 novembre 2015 viene nominato Parroco di S Michele Arcangelo in Brisighella e il 10 novembre Amministratore parrocchiale di S Ruffillo e Rettore del Santuario della B.V. del Monticino.

Dal dicembre 1997 fino all’aprile del 2016 ha ricoperto l’ufficio di Economo diocesano e per molti anni è stato incaricato Regionale e diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. Nel 2000 viene nominato Cappellano di S Santità con il titolo di Monsignore.

Dal 4 marzo 1993 è stato assistente dell’Azione Cattolica diocesana. Il 25 luglio 1995 don Elvio Chiari è nominato direttore della Caritas diocesana, ufficio che mantiene fino all’agosto 1998. È stato a lungo membro dei Consiglio presbiterale diocesano e del Collegio dei consultori. Dal 2003 fino al 2021 è stato presidente dell’Ente “Casa del Clero Amleto. G. Cicognani”. Ha insegnato religione nelle scuole medie e superiori della Diocesi. Monsignor Elvio è deceduto il 20 gennaio 2022 presso l’ospedale di Faenza.


Passi di vita, la nuova piattaforma dell’Ufficio Catechistico dell’Emilia-Romagna

È online Passi di vita, la piattaforma dell’Ufficio Catechistico Regionale dell’Emilia-Romagna: www.passidivita.net. Si tratta di uno strumento digitale indirizzato ai catechisti, per le diverse fasce di età, al fine di avviare efficaci cantieri di lavoro per elaborare itinerari a servizio dell’annuncio, cuore dell’agire catechistico, come ci ricorda Papa Francesco in Evangelii Gaudium (EG, 164).

La struttura segue sostanzialmente due direttrici. La prima è quella di lasciarsi coinvolgere nel respiro dell’anno liturgico, secondo i tempi che scandiscono la vita della comunità cristiana. Questo primo asse offre una particolare rilevanza alla Parola ascoltata e celebrata, e al contempo alla dimensione antropologica, che si arricchisce di un varietà di sentimenti nei diversi tempi liturgici.

La seconda direttrice è legata alla profonda convinzione che ogni verità nasca nella coscienza del soggetto. Ogni passo della formazione tiene conto di dimensioni di crescita, sulle quali deve essere costantemente puntata l’attenzione educativa: narrativa, simbolica, relazionale, creativa, di gratuità e infine di custodia. Da molto tempo l’Ufficio Regionale sta lavorando su questi aspetti, cercando di mettersi in ascolto di quanto emerge dalle comunità. Si trattava, anche tenendo conto della crisi pandemica, di offrire uno strumento agile, non legato a particolari metodologie e che non offrisse un prodotto finito al catechista. In questi anni i metodi in catechesi si sono moltiplicati, come anche i sussidi.

La grande sfida del Documento Base: “[…] prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima ancora sono le comunità ecclesiali” (DB 200), è rimasta un po’ sullo sfondo, come un ritornello da ripetere, per infondere coraggio. Molto semplicemente, in qualità di direttori diocesani, ci siamo chiesti come potevamo metterci al servizio delle esigenze di formazione dei catechisti, in un contesto di complessità e di cambiamento. Abbiamo pensato ai cuori coraggiosi che con generosità e fra mille incertezze si mettono al servizio dell’annuncio di fede. Il primo guadagno indiretto, che ci è venuto dalla progettazione di una piattaforma digitale, lo abbiamo ottenuto dal confronto arricchente che ci ha accompagnati. Il ‘digitale’ è, per così dire, ‘sinodale’. Non volevamo allestire l’ennesimo prodotto con tante ricette già pronte per l’uso: l’ipermercato dove trovare tutto, o quasi, a poco prezzo. Ci siamo orientati verso l’idea di un percorso con una serie minima di criteri generali, aperti ad accogliere la ricchezza delle comunità diocesane. L’altra grande conquista è stata quella di vedere, gradualmente, trasformate le risorse individuali in stili collaborativi. Tutti hanno offerto un contributo alla realizzazione di questo strumento. Adesso la piattaforma è varata. Chiediamo ai catechisti di esplorarla, di testarla anche come percorso di formazione, verificando se può offrire opportunità al processo verso una maggior consapevolezza.

Chiediamo anche di indicare ai direttori diocesani degli Uffici Catechistici, che faranno necessariamente da filtro sulle proposte, tutto quello che costituisce un patrimonio di catechesi (arte, figure di santità, luoghi di aggregazione e formazione) delle chiese locali, così che possa essere condiviso. Ci sono ancora molti aspetti da implementare, si tratta di un cantiere aperto, incompleto, ma già sufficientemente ricco. Servirà un annetto per mettere le cose a regime. Ma si è voluto partire ugualmente, anche per ‘battere un colpo’, come si è soliti dire, in un momento nel quale c’è bisogno di speranza e di nuovo entusiasmo. Sarà importante questa fase di comunicazione, anche da persona a persona, così come il primo ritorno sul piano della verifica, per poter adeguare, riplasmare, ripensare, arricchire.

Cos’è Passi di vita?

Passi di vita vuole essere a servizio di tutti gli “Artigiani di comunità” impegnati nei percorsi di annuncio e catechesi. Si basa su tre elementi fondamentali che ricorrono in tutte le esperienze: la gradualità scandita attraverso l’anno liturgico; l’attenzione alle diverse fasce d’età con le loro sfide particolari; l’opera di educazione delle dimensioni educative che accompagnano lo sviluppo della soggettività verso la vita cristiana. Ogni passaggio è approfondito e accompagnato da brevi video formativi, che insieme offrono un vero e proprio percorso dentro al percorso. Si tratta di materiale già pensato, ma anche adattabile, capace di favorire la consapevolezza e l’autonomia dell’educatore.

A questo si aggiungono spunti su diversi ambiti di esperienza proposti attraverso una pluralità di linguaggi.
Passi di vita è solo all’inizio! Non tutte le sezioni sono complete, ma si arricchirà con il tempo, seguendo l’anno liturgico, passo dopo passo e grazie al contributo di tutti. Speriamo diventi presto uno strumento familiare per chi si impegna nel compito di testimonianza e trasmissione della fede.

Citando mons. Castellucci, nel suo video di presentazione dell’iniziativa: ‘se San Paolo vivesse oggi, diventerebbe molto esperto del digitale e saprebbe parlarci attraverso questi mezzi di comunicazione’.