Archivi della categoria: INIZIATIVE PASTORALI

Il 5 maggio ultima tappa del percorso “Identikit educatori” e consegna del mandato del vescovo Mario

Domenica 5 maggio al Seminario Pio XII in via degli Insorti 56 a Faenza, si svolgerà l’incontro conclusivo del percorso Identikit educatori, il corso per animatori e aiuto animatori delle attività parrocchiali estivi promosso dall’area Giovani e vocazioni della Diocesi.
Inizio alle 17 con l’accoglienza dei partecipanti, alle 17.30 sono in programma laboratori per un momento di gioco, riflessione e preghiera.
Alle 19.15 il vescovo mons. Mario Toso conferirà il mandato agli animatori, educatori e responsabili delle attività estive, e consegnerà gli attestati ai partecipanti al corso Chiesa, famiglie educante che hanno partecipato al corso e raggiungendo i 2/3 delle presenze (chi è impossibilitato a partecipare il 5 maggio potrà ritirare l’attestato presso la segreteria della Scuola di formazione teologica in Seminario dalle 20.15 alle 21 di martedì 7 e 14 maggio). Alle 20.15 la serata si concluderà con cena e musica (per partecipare alla cena è richiesta l’iscrizione obbligatoria e un contributo di 5 euro a persona).

Info e iscrizioni: Mattia 338 995 3247 (per la cena), CB 391 422 6595 o Angi 346 270 9831.


Festeggiamenti della Beata Vergine delle Grazie: le giornate di preparazione (5-9 maggio)

Alla messa di apertura delle celebrazioni del 5 maggio alle 18, in Cattedrale, seguiranno dal 5 al 9 maggio le giornate di preparazione a Bagnacavallo, Sant’Agata, Tredozio, Modigliana, Cotignola, Russi, Brisighella e Fognano e la Benedizione degli automezzi al parcheggio di piazzale Tambini giovedì 9 dalle 18 alle 19.30.

Venerdì 10 alle 20.30 Processione da San Domenico alla Cattedrale e atto di affidamento a Maria della città e della diocesi. Sabato 11 alle 10.30 santa messa pontificale in Cattedrale, presieduta dall’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini; alle 16 Fiorita dei bambini e atto di omaggio alla Madonna della torre civica; alle 18 santa messa con offerta dei ceri da parte dei Rioni cittadini. Domenica 12 messe in Cattedrale alle 10.30 e alle 18 e in Ospedale alle 16; alle 15 benedizione e partenza dei partecipanti alla gara podistica Corsa delle grazie.

 


Il 21 aprile a Granarolo la Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni

Domenica 21 aprile alle 18.30, con partenza e arrivo alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista in via Risorgimento 5A a Granarolo, si svolgerà una Veglia diocesana di preghiera itinerante per le strade del paese con il vescovo Mario, per chiedere al Signore il dono di nuove vocazioni per la nostra Chiesa.
Seguirà cena con piadina e salsiccia.
Non occorre prenotarsi.

Info: don Luca Ghirotti 333 4122749 o luca.ghirotti@hotmail.it.

 


Visita Pastorale a Sant’Agata e Villa San Martino: il Vescovo Mario alla Struttura Lavorativa Protetta di Cefal Emilia-Romagna

Nella giornata di lunedì 8 aprile il Vescovo di Faenza Monsignor Mario Toso si è recato presso il centro CEFAL Emilia Romagna di Villa San Martino di Lugo per un incontro con gli ospiti della Struttura Lavorativa Protetta (SLP). L’incontro si è tenuto nel contesto del periodo di Visita Pastorale del Vescovo nell’unità di Sant’Agata e Villa San Martino, nelle giornate del 7-14 aprile 2024.

La Struttura Lavorativa Protetta è un progetto speciale di CEFAL rivolto ad adulti con disabilità psichiche ed intellettive medio-gravi, con obbiettivo di valorizzare le capacità comunicative e relazionali dei partecipanti, all’interno di un contesto professionalmente ed affettivamente adeguato, in grado di facilitare l’integrazione sociale e lavorativo-occupazionale degli ospiti.

Qui, Monsignor Toso ha incontrato i presenti, che lo hanno accolto cantando in coro la propria versione personalizzata del celebre gospel “When the Saints Go Marching In”, realizzata dai partecipanti della SLP e dai propri educatori in vista delle festività e riadattata in italiano in “Quando i Santi marceranno”.

A seguire, il Vescovo ha dialogato con i ragazzi e le ragazze ospiti della struttura, rispondendo anche ad alcune domande e curiosità. In particolare, ha voluto ricordare l’opera di Don Bosco, trovando anche nello spirito della SLP di CEFAL la familiarità e la volontà di aggregare tipica del mondo Salesiano.

Il momento di incontro si è concluso con la benedizione di Monsignor Toso e la recita tutti insieme dell’Ave Maria.

Presenti all’incontro anche il Presidente di CEFAL Gaetano Finelli, la Direttrice Federica Sacenti, il Responsabile di sede Fabio Federici e la Responsabile della SLP Fulvia Ricci Mingani.


Pastorale giovanile: vespri del tempo di Pasqua in Seminario

Nelle domeniche del tempo di Pasqua (il 7, 14 e 28 aprile e il 5, 12 maggio) alla chiesa del Seminario (via Degli Insorti, 56) saranno celebrati i vespri del tempo pasquale.
Il ritrovo, per ogni domenica, è alle 19 con l’Adorazione e, a seguire, alle 19.30, i vespri.
Domenica 21 aprile non ci saranno i vespri in Seminario, perché si terrà la veglia diocesana di preghiera per le vocazioni. Il ritrovo è alle 18.30, con partenza dalla chiesa di Granarolo. I vespri sono a cura dell’area Giovani e Vocazioni della Diocesi.


Il vescovo Mario: “La Risurrezione di Dio libera l’umanità dalla schiavitù”

La Settimana Santa ci esorta a vivere Cristo, possedere la sua capacità di contrastare e di battere il male col bene, la sua forza di perdonare, di sconfiggere l’egoismo, la tirannide degli idoli, la sete di potere e di dominio sull’altro. La croce su cui sale Gesù non è segno di sottomissione al male, non è resa al peccato, bensì dimostrazione di una volontà tenace di combatterli, sino alla fine. Alla croce del Figlio, momentanea vittoria del male, risponde la potenza del Padre che lo libera dalla corruzione del sepolcro.  “Sia per ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle, in particolare per gli ammalati e per i poveri, per gli anziani e per chi sta attraversando momenti di prova e di fatica, un passaggio dalla tribolazione alla consolazione. Non siamo soli: Gesù, il Vivente, è con noi per sempre”, augura papa Francesco.

Ecco la via della nonviolenza, che non è passività bensì netta opposizione al male col bene, costruzione di una umanità alternativa, non con mezzi «carnali», bensì spirituali, come soleva definirli Jacques Maritain. La Pasqua come segno di misericordia e speranza, a cominciare dagli esclusi e dagli scartati della nostra società dell’effimero. Oggi, in particolare, occorre riconoscere che il capitalismo finanziario, assolutizzando il profitto a breve termine e favorendo una speculazione senza limiti, e che è soggetto a crisi ricorrenti, sta avendo influssi devastanti sulla democrazia. Pertanto, volendo analizzare la crisi politica odierna, occorre portare l’attenzione sul rapporto tra capitalismo e democrazia, che assume configurazioni diverse nel corso del tempo. Se, nella prima parte della seconda metà del Novecento, si è attuato un compromesso tra capitalismo e democrazia, da allora ad oggi – la finanza, con la complicità della stessa politica, ha preso il sopravvento sull’economia reale, il capitalismo si è finanziarizzato –, quel compromesso è stato spazzato via e, con l’avvento del nuovo capitalismo, si è modificata pure la democrazia. Pur riconoscendo che, con i suoi aspetti positivi, il capitalismo ha arrecato indubbi vantaggi a quei popoli più poveri, che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal mercato internazionale, con i suoi aspetti negativi ha danneggiato gravemente la vita sociale e la stessa economia produttiva, e sta portando i sistemi democratici a mostrare la corda, stressandoli con un progressivo ridimensionamento dei diritti sociali ed economici dei cittadini.

La Risurrezione di Dio libera l’umanità dalla schiavitù, apre le porte ad una storia di libertà e di conquista del bene, di immortalità. Con la risurrezione del Figlio stabilisce per ciascuno di noi un futuro di vittorie sul male, di piena comunione con Lui. La luce che sfolgora il mattino di Pasqua non è semplicemente la luce del sole o di una stella luminosissima. È Cristo, risorto dai morti, l’Uomo Nuovo. Chi, mediante la fede, partecipa alla sua lotta contro il male e alla sua vittoria sulle tenebre, costituisce, con Lui, un popolo nuovo: il «popolo di Dio», che cammina nel tempo e combatte le potenze nemiche della Luce vera. In questo giorno che annuncia, con la risurrezione di Cristo, la nascita di una nuova umanità, trasformata dallo stato di non-popolo in popolo santo, fatto di sacerdoti, acquistato e radunato da Dio Padre, pensiamo ad accelerare il passo sulla costruzione di un mondo più pacifico. La comunità che nasce da Cristo e dal dono del suo Spirito porta i connotati di un popolo in marcia, determinato a combattere ogni forma di male, di disumanizzazione, di ingiustizia, di sfruttamento, di schiavitù fisica, morale e spirituale. Cristo, a differenza di quanto ritengono i benpensanti di oggi, non corrompe e non indebolisce l’uomo, bensì lo corrobora, perché gli dona Dio e, quindi, la Sua capacità di volere e di attuare il vero e il bene, di lottare contro l’iniquità. Occorre ripartire dalla Pasqua. Essa ci testimonia che l’uomo nuovo è possibile.

La Pasqua fa della vita una festa continua ed è condizione per ogni persona di sentirsi veramente libera e responsabile, protesa verso un futuro di speranza. Dopo l’incarnazione, la nostra umanità non può più considerarsi estranea al Verbo che si è fatto carne e che sottopone l’umano e tutto il creato ad un impulso di rinnovamento. Per meglio pensare e lavorare al mondo che verrà non stacchiamoci da Cristo risorto, sempre all’opera nella storia. In essa, Egli ha sparso semi di bene, ha già fatto germogliare un’umanità nuova, più capace di vero, di bene e di Dio.

da Interris.it

Messa Crismale. Il vescovo Mario: “Ognuno di noi è mandato ad annunciare il Vangelo”

Nella mattinata di giovedì 28 marzo, in Cattedrale, si è celebrata la Messa Crismale presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso. Di seguito riportiamo la sua omelia.

L’omelia del vescovo Mario Toso: la benedizione degli olii santi

Eccellenza Reverendissima Mons. Claudio Stagni, cari confratelli nel presbiterato e nel diaconato, cari ministranti, giunti alla soglia del Triduo pasquale, della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, la Chiesa ci riunisce per celebrare «Colui che ci ama e che ci ha liberati con il suo sangue». Radunati nel suo nome, in questi giorni santi ci viene donato di vivere in maniera particolare e – potremmo dire – più intensa, tutta la ricchezza del mistero pasquale, che si espande e viene celebrata in ogni altro giorno dell’anno. Ogni celebrazione, ogni Messa, la Liturgia delle Ore, l’Anno liturgico, i ministri ordinati, la Chiesa stessa, hanno la missione di compiere la misteriosa contemporaneità fra la Pasqua di Cristo, Sommo sacerdote e lo scorrere del tempo, il nostro «oggi».

Cristo è sempre presente e vivo, è Alfa e Omega, è il vero Sacerdote che continua ad agire mediante i sacramenti e la vita di fede di ogni suo discepolo.

«Per questo» lo Spirito Santo discende sugli uomini, «per questo» ognuno di noi, unto dallo Spirito del Signore, è mandato ad annunciare la buona notizia: come l’acqua viva trabocca dal bicchiere colmo che incessantemente viene riempito, così l’amore di Dio irrompe nella nostra quotidianità, con vivacità e semplicità, per renderci cristallini e limpidi come Lui. Tutti siamo chiamati a rinnovare la nostra vita ad immagine del suo amore vivo, capace di vincere ogni morte e sofferenza. Ogni battezzato, morto in Cristo, è chiamato a risorgere a vita nuova, pulsante amore infinito, gioia che nessuno può togliere.

Oggi, in modo particolare, mi rivolgo a voi cari presbiteri, che fra poco la liturgia mi farà chiamare «figli». Cari presbiteri, proprio nella notte in cui veniva tradito, il Signore ha scelto degli uomini, e fra di essi anche noi, per annunciarlo, per renderlo presente nello spezzare il pane, per amarlo in maniera totale e del tutto unica. Vi invito a far risuonare nella vostra preghiera la frase di Isaia, ricercandone sempre più il senso profondo: «per questo mi ha mandato». Lui ci ha scelti e inviati. Ci ha desiderati e amati al di là dei nostri successi o insuccessi pastorali. Prima di “fare i sacerdoti”, siamo stati ordinati per unirci e conformarci «intimamente» a Lui, il grande Sacerdote. Solo dall’unione reale, intima, ardente con il Signore Gesù deriva il nostro servizio gioioso verso il Popolo a noi affidato.  Questo è il contenuto delle promesse che rinnoveremo fra poco scegliendo di «rinunciare a noi stessi», «lasciandoci guidare», «per condurre tutti a Gesù Cristo, unica fonte di salvezza», perché «il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna», nel suo Regno di amore e di pace.

Gli olii che benedirò e consacrerò saranno un segno di quella comunione che ci dovrà sempre compenetrare e animare. Da questa Cattedrale, verso tutte le parrocchie e le famiglie della Diocesi, saranno come un profumo soave che diffonderà la presenza dello Spirito Santo: in coloro che chiederanno il Battesimo, nella sofferenza di chi è piegato dalla malattia, nella gioia di chi verrà confermato nella fede.

Signore Gesù, confermarci nel tuo servizio perché tutti possano riconoscere che nella tua croce e nella tua risurrezione l’amore e la vita sono davvero «per sempre». Amen.

                                          + Mario Toso


Consegna della croce diocesana 2024 – Pastorale Giovanile Faenza

Fossolo– Organizzata dall’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile, è tornata puntuale anche quest’anno la Festa dei Giovanissimi per tutti i ragazzi di prima e seconda superiore della nostra Diocesi, con all’interno la Veglia per la consegna della Croce.

Sabato scorso, a Fossolo (frazione di Faenza) sono stati circa 80 i partecipanti all’evento che ha visto come primo momento una testimonianza di Antonio Verna sulla figura di Padre Daniele Badiali: Verna, da oltre 40 anni volontario del movimento “Organizzazione Mato Grosso”, più volte partito come missionario in Perù, ha tracciato un personale e sentito ritratto del sacerdote faentino che, nell’estate del 1991, fu inviato come missionario fidei donum dalla nostra diocesi a svolgere il ruolo di parroco di San Luís, sulle Ande peruviane. Molte le canzoni di Padre Daniele che sono state accennate e hanno punteggiato – come una sorta di bussola spirituale – il racconto, molto apprezzato dai giovani presenti che, in buona parte, non conoscevano la figura di Badiali. Sono stati diversi gli spunti di riflessione che si sono potuti cogliere: la gioia nel procurare la felicità degli altri, gli imprevedibili effetti dell’amore fraterno, la vuota vanità di chi guarda solo se stesso e la fondamentale chiamata ad aprirsi all’opera dello Spirito Santo anche nelle difficoltà che la vita ci presenta.

A seguire, il Direttore della PG Don Massimo Geminiani ha guidato la Veglia di preghiera nel corso della quale i ragazzi di seconda superiore hanno ricevuto la Consegna del segno della Croce, una delle tappe del percorso diocesano verso la Professione di Fede. Proprio a partire dalla figura di Padre Daniele e in vista delle imminenti festività pasquali, Don Massimo ha ricordato ai giovani che «prendere la croce significa fare nostro l’Amore di Cristo e vivere la nostra esistenza come un dono incessante, (…) che sfocia nella vittoria sul peccato, nella pienezza di vita del Risorto

Infine, la Festa si è conclusa con un’ottima cena preparata dai volontari degli “Amici del Perù” e con un momento di gioco a squadre sul tema delle prossime Olimpiadi 2024 di Parigi.


Corso Pastorale della salute: esplorando il significato del malato nella comunità

La scuola di teologia San Pier Damiani presenta il Corso Pastorale della Salute 2024, basato sul passo evangelico “…ero…,malato e mi avete visitato…” (Mt 25, 36). Il corso si terrà tutti i mercoledì di aprile e i primi due di maggio (mercoledì 1 maggio escluso) dalle 20:30 alle 22 e offre un’ampia panoramica sulla presenza del malato nella Bibbia, nel magistero, nell’aspetto psicologico e relazionale. Rivolto ai ministri straordinari della comunione eucaristica e a chiunque desideri approfondire questo argomento. Le lezioni si svolgeranno a Faenza presso viale Stradone 30. La quota di partecipazione è di 30 euro, per iscriversi e ulteriori informazioni, contattare scuolateologiafaenza@gmail.com entro il 2 aprile.