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Dialogo interreligioso: il 27 ottobre torna la Pedalata del Dialogo

Domenica 27 ottobre in occasione della XXXIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico e della XIV Giornata del Dialogo interreligioso, le comunità religiose di Faenza si incontrano e incontrano i faentini. Il Tavolo del Dialogo interreligioso propone infatti la tradizionale Pedalata del Dialogo.

La partenza sarà alle 15.30, in bicicletta, dalla chiesa di San Francesco, per poi arrivare alle 17.30 al Centro di cultura Islamica (via Galvani 84/3). Si farà tappa alla pietra d’inciampo dedicata ad Amalia Fleischer e alle 16.15 alla chiesa ortodossa rumena, mentre alle 17 alla chiesa Apostolica evangelica. Prima di partire, sarà possibile visitare la Mostra sul dialogo interreligioso allestita all’interno del chiostro di San Francesco.

Per conoscere assieme i luoghi di culto della città

In occasione della XXIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico e XVI giornata del dialogo interreligioso il 27 ottobre 2024 il tavolo per il dialogo interreligioso della città di Faenza promuove anche quest’anno la pedalata del dialogo attraverso alcuni luoghi in cui le comunità religiose della città si aprono, si incontrano e desiderano lanciare un messaggio di pace nello spirito che iniziò nel 1986 ad Assisi e continua fino ad oggi come testimoniato il 5 settembre dalla dichiarazione congiunta firmata a Istiqlal da Papa Francesco e dal Grande Imam Nasaruddin Umar durante l’incontro interreligioso nella moschea di Jakarta (Indonesia).

Il punto di partenza sarà alle 15,30 il chiostro della chiesa cattolica di San Francesco da dove ci si muoverà per una sosta alla pietra di inciampo a ricordo di Amalia Fleischer verso la chiesa ortodossa rumena in piazza san Rocco da cui si raggiungerà la chiesa evangelica apostolica di via Piero della Francesca per concludere alle 17,30 al centro di cultura islamico in via Galvani.

Sarà un’occasione aperta a tutti per un itinerario in bicicletta all’insegna della fraternità e dell’accoglienza reciproca, per conoscere le comunità e visitare i luoghi di culto.

Per questa giornata è stata arricchita la mostra sul dialogo interreligioso (che sarà nel chiostro di san Francesco insieme ad una testimonianza dall’Indonesia) con un pannello dedicato alla recente dichiarazione di Giacarta che verte su due punti di estrema attualità: la disumanizzazione e il cambiamento climatico. Così si esprime: 

 

  1. Il fenomeno globale della disumanizzazione è caratterizzato soprattutto da violenze e conflitti diffusi, che spesso provocano un numero allarmante di vittime. È particolarmente preoccupante che la religione sia spesso strumentalizzata in questo senso, causando sofferenze a molti, soprattutto donne, bambini e anziani. Il ruolo della religione, tuttavia, dovrebbe includere la promozione e la salvaguardia della dignità di ogni vita umana.
  2. L’abuso del creato, che è la nostra casa comune, da parte dell’uomo, ha contribuito al cambiamento climatico, comportando conseguenze distruttive come i disastri naturali, il riscaldamento globale e condizioni meteorologiche imprevedibili. L’attuale crisi ambientale è diventata un ostacolo alla convivenza armoniosa dei popoli.

L’iniziativa si ripeterà come di consueto anche con gli studenti di alcune classi scolastiche grazie all’impegno delle comunità e degli insegnanti.

don Mirko Santandrea

 


Il pellegrinaggio a Roma dei cresimati della Diocesi e l’incontro con papa Francesco “Aprite il cuore ai suggerimenti dello Spirito Santo”

In questi giorni oltre 500 cresimati della Diocesi di Faenza-Modigliana sono in pellegrinaggio a Roma per incontrare papa Francesco. Martedì 15 ottobre si è celebrata la Messa alla Basilica di San Pietro presieduta dal vescovo monsignor Mario Toso e oggi, mercoledì 16, hanno partecipato all’udienza del Papa. Un appuntamento che è diventato una tradizione per la nostra Diocesi.

Nella giornata di martedì il vescovo ha accompagnato i cresimati sulla tomba dell’Apostolo Pietro per consegnare loro il Credo, “Simbolo” degli Apostoli. Proprio nella Basilica di San Pietro monsignor Toso ha presieduto la Messa insieme ai sacerdoti della diocesi che hanno accompagnato i giovani. “Sotto questa cupola – ha detto durante l’omelia il vescovo Mario – riposano le ossa dell’Apostolo, sul quale Cristo ha «edificato» e edifica la sua Chiesa. Noi battezzati e cresimati, qui, raccolti sulla tomba di san Pietro, poggiando su di lui, formiamo un immenso popolo santo, adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Siamo così un’intima comunione di pietre, vive scelte,– ha aggiunto monsignor Toso – sul fondamento dell’Apostolo, in Cristo Gesù, principio di unità, pietra angolare, missionario per eccellenza. Gesù Cristo ci unisce rimettendo i peccati e donandosi a noi. Compagina un popolo nuovo, ci invia ad annunciare il Vangelo. Egli non è venuto a cambiare il mondo mettendosi a capo di un esercito – ha ricordato il vescovo Mario – , ossia usando la forza e la violenza, ma attraverso la strada dell’amore, del perdono, donandosi totalmente a Dio e all’umanità, sino a salire sulla croce. Bisogna saper rinunciare, se necessario, al mondo intero – ha concluso – , al successo, alle proprie idee, per salvare i veri valori, le cose belle, l’anima, per salvare la presenza di Dio nel mondo (cf Mc 8,36-37). Il mondo non lo si cambia con la forza e la violenza. Dio non lo trasforma con l’imposizione, la violenza. Il Figlio di Dio sceglie la via della trasformazione dei cuori e delle coscienze nella sofferenza e nell’umiltà. Noi, cari cresimati, come Pietro, sempre di nuovo dobbiamo convertirci. Siamo chiamati a seguire Gesù e non a precederlo: è lui che ci mostra la via. Qui, nella casa di Pietro, preghiamo per il suo Successore papa Francesco. Cari giovani, amatelo, imitatene l’indomito spirito missionario che lo porta ad annunciare Cristo in tutto il mondo.

I saluti del Papa ai cresimati della Diocesi

Questa mattina i cresimati della Diocesi hanno poi incontrato Papa Francesco nell’udienza generale in piazza San Pietro “Cari ragazzi – ha detto il Pontefice al termine dell’udienza rivolgendosi ai cresimati – aprite il cuore ai suggerimenti dello Spirito Santo per essere coraggiosi testimoni del Vangelo“. I giovani hanno salutato Papa Francesco con grande calore da piazza San Pietro.


Nuovi canonici

Nella celebrazione della solennità dell’Anniversario della dedicazione della Cattedrale, il Vescovo Mario ha nominato quattro nuovi canonici nel capitolo della Cattedrale: Mons. Mariano Faccani Pignatelli, don Paolo Bagnoli, don Francesco Cavina, don Marco Donati.

“Ben lungi dall’essere un titolo semplicemente onorifico, questa nomina esprime innanzitutto un servizio. I canonici, infatti, sono chiamati, compatibilmente al mandato pastorale affidato a ciascuno, ad animare, in forma collegiale, il culto della Basilica cattedrale e, in particolare, il sacramento della penitenza. La Cattedrale è un segno visibile dell’unità della Chiesa locale che il vescovo presiede nel nome del Signore e in comunione con la Chiesa. I presbiteri, primi collaboratori del ministero episcopale, costituiti in un presbiterio, sono chiamati a con-presiedere in comunione con il vescovo, accogliendo le sue indicazioni pastorali e ad essere presenti con lui, quando presiede l’eucarestia in particolare nelle celebrazioni principali: “… tutti devono dare la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi che si svolge intorno al vescovo, principalmente nella chiesa cattedrale, convinti che c’è una speciale manifestazione della Chiesa nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima eucaristia, alla medesima preghiera, al medesimo altare cui presiede il vescovo circondato dai suoi sacerdoti e ministri” (Sacrosantum concilium 41). La collegialità espressa dal Capitolo dei canonici non aggiunge nulla alla comunione già presente in virtù della comune ordinazione e missione, ma può offrire uno stimolo e un esempio al  presbiterio affinché si sia sempre più consapevoli di costituire “con il vescovo un solo presbiterio, sebbene destinato a uffici diversi”(Presbiterorum ordinis 28) e ad essere consapevoli che il soggetto di azione pastorale è la Chiesa locale, anche se articolato in singole comunità locali dove i presbiteri “rendono in un certo modo presente il vescovo” (Presbiterorum ordinis 28). In questo senso le parrocchie della Città hanno una chiamata particolare ad essere unite strettamente al Vescovo e al “segno” della Cattedrale che esprime, come già detto l’unità della Chiesa locale. Mente vi ringrazio per il ministero che già esercitate, vi chiedo di assumere con fede anche questo servizio a vantaggio dell’unità della Chiesa locale, invitandovi a preparare, coinvolgendo anche altri presbiteri se necessario, un servizio sistematico di disponibilità per il sacramento della Riconciliazione, in particolare in vista del prossimo anno giubilare”. – Dalla lettera del Vescovo Mario ai Canonici.

 


Prosegue la Visita pastorale del Vescovo Mario nelle parrocchie di Faenza

Continua la Visita pastorale del Vescovo, S.E. Monsignor Mario Toso, alle parrocchie. In questi giorni Monsignor Toso sta incontrando le realtà dell’Unità pastorale Faenza nord (San Savino in Città, SS. Crocifisso in S. Cristina, S. Procolo alla Pieve Ponte, S. Maria della Pace, S. Pietro Apostolo in Biancanigo).

Dopo l’assemblea iniziale e l’incontro con le realtà educative, il vescovo Mario assieme ai vari parroci è stato in visita a Villa Maria dei Cappuccini, Casa novella di Biancanigo) e Casa del sole / I tigli.


Anniversario della dedicazione della Cattedrale, la celebrazione lunedì 14 ottobre presieduta dal vescovo Mario

Lunedì 14 ottobre, in occasione dell’Anniversario della Dedicazione della Cattedrale, il vescovo monsignor Mario Toso presiederà la celebrazione eucaristica alle 11. La dedicazione è la consacrazione di una chiesa, l’atto liturgico solenne mediante il quale l’edificio viene destinato in modo permanente all’uso sacro, assumendo così un significato spirituale e simbolico profondo. Al termine della costruzione, ogni chiesa viene solennemente benedetta. Questo primo rito serve per invocare la protezione e la presenza divina su di essa. Ma la benedizione non è sufficiente perché quel luogo venga dedicato specificamente al culto sacro. È la dedicazione di una chiesa a rappresentare il suo definitivo consacramento a luogo sacro, un luogo in cui si celebra in modo solenne l’incontro tra uomini e Dio.

Il vescovo Mario invita alla preghiera per la pace il 6 e 7 ottobre

«Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace».

Con queste parole, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha espresso la volontà delle Chiese italiane di rispondere prontamente all’invito di papa Francesco alla preghiera per la pace. Anche nella nostra Chiesa diocesana invito, allora, ogni comunità – Parrocchie e Unità pastorali, comunità religiose, Associazioni e Movimenti – ad aderire all’iniziativa della preghiera per la pace indetta dal Santo Padre organizzando momenti propri: domenica 6 ottobre, oltre a partecipare alla Messa domenicale, la preghiera del santo rosario; lunedì 7 ottobre, il digiuno e la preghiera.

L’Ufficio liturgico nazionale ha predisposto degli schemi di preghiera che potranno essere adattati liberamente e che si trovano al seguente link.

«Si spengano i fuochi di guerra che sconvolgono popoli e nazioni e si rinnovi in tutti la consapevolezza di una fraternità universale. Che il Signore possa ascoltare la preghiera fatta con fede e perseveranza dalla sua Chiesa. La Beata Vergine delle Grazie ci accompagni in questo cammino di sofferenza e di speranza».

Mario Toso, vescovo

Faenza, 4 ottobre 2024
Festa di San Francesco di Assisi
Patrono d’Italia

Liberi tutti, come fai le tue scelte? Si parte il 13 ottobre

Liberi Tutti è un percorso di cinque incontri che propone momenti di silenzio, riflessione e preghiera. Ogni incontro prevede: uno spunto iniziale, un momento di silenzio individuale e una breve condivisione. Se in questo momento della tua vita alcune scelte ti sembrano troppo grandi, prova a dare una possibilità a Liberi Tutti!

Gli incontri si svolgeranno dalle 16 alle 19 al Seminario vescovile di Faenza (via Degli Insorti 56). Il primo incontro introduttivo è domenica 13 ottobre. Seguiranno altri momenti il 27 ottobre, il 10 novembre, il 1° dicembre e l’8 dicembre.

Info e iscrizioni: don Mattia 328 2481149; mattia.gallegati@gmail.com


L’appello del Papa e la preghiera per la pace

Le Chiese in Italia si uniscono alla preghiera per la pace indetta da papa Francesco. La presidenza della Cei, raccogliendo l’appello del Pontefice, invita le comunità ad aderire alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre. «Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati – afferma in una nota il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei –. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace». L’Ufficio liturgico nazionale sta predisponendo dei testi per l’animazione dei due momenti che saranno resi disponibili sul sito www.chiesacattolica.it.


Il saluto del vescovo Mario alle suore di San Maglorio

Cordialità, accoglienza, serenità. E’ con questo clima che si è vissuto il saluto del vescovo, monsignor Mario Toso, alle suore di San Maglorio a Faenza. Il vescovo Mario le ha visitate, ha incontrato Sr. Michelina, rappresentante della Superiora che gli ha illustrato le tappe per il congedo della loro comunità. Inoltre, Sua Eccellenza ha presieduto la S. Messa e ha predicato sul Vangelo del giorno, ha sottolineato l’importanza della missione affidata ai discepoli da parte di Gesù Cristo e sul Suo invito di pregare il Padre perché invii operai nella sua messe. “Il nostro – ha sottolineato il Vescovo – è un viaggio missionario che dobbiamo sempre compiere guardando a Cristo crocifisso, portandolo nel cuore, annunciandolo”.


Il Vescovo Mario visita la comunità di Modigliana

Il Vescovo Mario vicino alle comunità colpite dall’alluvione. In Visita a Modigliana ha potuto vedere la situazione al Ponte della tribuna. Successivamente ha incontrato in Comune il Sindaco, la Giunta, i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco.

La Visita è poi proseguita con l’incontro con i volontari della Caritas parrocchiale, al centro di accoglienza, alla casa delle suore della Sacra Famiglia.