Venerdì 1 settembre 2023 ore 17.30 alla chiesa parrocchiale Santa Maria del Rosario di Errano (via Errano 4, Faenza) la Diocesi di Faenza-Modigliana e l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia (In collaborazione con: CreAttivo nuovi stili per il Creato, Coldiretti Ravenna, Carabinieri – Comando Gruppo Nucleo Forestale Ravenna, Confcooperative Romagna, MCL Ravenna ed A.C.L.I. Ravenna e con la partecipazione delle Chiese Ortodosse) organizzano la 18esima Giornata per la custodia del Creato.
Nel corso della celebrazione è previsto l’incontro di preghiera ecumenica “Che scorrano la giustizia e la pace”.Presiede la celebrazione monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana. Sarà presente anche monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia.
Presentato il programma 2023 delle TreSere, incontri di formazione rivolti a educatori, catechisti, animatori e genitori, dal titolo Annunciare è una bellezza!
I primi due incontri si svolgeranno i lunedì 18 e 25 settembre, mentre il terzo è in programma venerdì 17 novembre. Tutti in Seminario diocesano ore 20.30 – 22.30. Ospite della prima data sarà monsignor Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia – Guastalla e delegato della Ceer per la catechesi. Esporrà il suo pensiero su Il Vangelo: buona e bella notizia. Il relatore del secondo appuntamento sarà Giovanni Gardini, presidente Amei (Associazione Musei ecclesiastici italiani) e vice direttore del nostro Museo diocesano che parlerà di Nuovi segni per la Parola (il linguaggio dell’arte nella catechesi). In queste due serate gli Under 20 seguiranno un percorso a parte curato da Gaetano Gambino.
Il terzo incontro sarà in collaborazione con l’Apostolato biblico e l’Azione Cattolica diocesana con il biblista don Paolo Bovina della diocesi di Ferrara-Comacchio che parlerà di Marco: un Vangelo per la strada.
Si è conclusa il 9 agosto, con il rientro del gruppo della parrocchia di Santa Maria Maddalena, la partecipazione dei giovani della nostra Diocesi alla 37esima Giornata Mondiale della Gioventù, l’incontro dei giovani di tutto il mondo con il Papa che ogni tre o quattro anni viene organizzato su idea di san Giovanni Paolo II. Ben 307 (record di iscritti da varie edizioni) i giovani partecipanti all’evento, provenienti da varie parrocchie e gruppi associativi, che – in pullman o in aereo – hanno raggiunto prima Lourdes (dove si sono fermati per tre giorni in visita) e poi Lisbona, sede della Gmg. Nella messa conclusiva, il Papa ha parlato ai giovani della “luce” che serve nella vita: e di quella luce i giovani sono tornati ricolmi alla loro vita quotidiana.
Un percorso, quello della Gmg di Lisbona, che ha visto varie tappe importanti, a partire dalla messa di apertura di martedì 1° agosto al parco Edoardo VII, seguito mercoledì dalla partecipazione all’iniziativa Città della Gioia, luogo d’incontro nel quale i pellegrini hanno incontrato stimoli a per guardare la propria vita e a trovare un cammino come risposta a Dio che chiama ciascuno con il proprio nome. Giovedì sera la entusiastica cerimonia di accoglienza del Santo Padre, seguita venerdì dalla Via Crucis, sempre alla presenza di papa Francesco. Nelle mattinate di mercoledì, giovedì e venerdì, insieme ad altre Diocesi italiane, si sono svolte le catechesi sui temi portanti della Gmg e le messe del giorno, luogo e momento d’incontro e confronto con tanti altri giovani.
Sabato e domenica l’esperienza della spianata, sempre fisicamente impegnativa, ma assolutamente coinvolgente, con oltre un milione e mezzo di giovani presenti: papa Francesco è arrivato in mattinata al Parque Tejo per la messa. Dopo aver effettuato alcuni giri in papamobile tra i giovani, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, alla presenza di anche oltre trenta cardinali, settecento vescovi, diecimila sacerdoti e un numero indefinito di frati e suore. Tanta gioia per i giovani della nostra Diocesi, con la speranza di poter partecipare alla annunciata 38esima Gmg a Seul, in Corea del Sud, nel 2027.
Una vita “trasfigurata dal suo amore” che possa trasfigurare e portare Cristo al mondo intero. È l’augurio del vescovo di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso ai giovani delle diocesi sorelle della Romagna che ieri mattina all’alba hanno celebrato la Messa insieme al bagno Lo spiaggino di Lido di Savio, in comunione col Campo da Graca di Lisbona dove gli altri giovani romagnoli assieme a quelli di tutto il mondo hanno vissuto la Veglia e partecipano alla Messa finale della Gmg.
Nel giorno della Trasfigurazione, di fronte a un’alba sul mare che sembra la rappresentazione della pagina del Vangelo di Matteo, monsignor Toso richiama e attualizza i temi della Gmg e il messaggio del Papa: “L’essere in riva al mare ci ricorda le sponde del mare di Galilea là dove Gesù incontrò e chiamò Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni perché lo seguissero – dice nell’omelia -. Venite dietro a me, vi farò divenire pescatori di uomini. Un tale invito il Signore continua a rivolgerlo anche a noi. Accogliamolo con slancio. generosità. Come vescovo e successore degli apostoli, ripeto a voi l’invito di Gesù a nome dei vostri vescovi”
È quel “Si alzò e andò in fretta”, il cuore del messaggio della Gmg ai giovani: “I discepoli di Gesù Cristo sono uomini e donne che ‘si alzano’ perché il Signore per primo si è alzato. È risorto, perché noi risorgessimo con lui a vita nuova. Nel guardare il sole che sorge, il nostro cuore torni al mattino di Pasqua di cui facciamo memoria nella nostra Eucaristia in questa domenica della Trasfigurazione”. “Cari giovani – conclude – con il vostro cuore ardente d’amore, sognate un mondo nuovo, un’Europa che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra e accendere luci di speranza”.
L’invito di monsignor Toso ai giovani è quello di “prendere il largo”: “Chi ama e vive Cristo, coglie i bisogni più profondi della gente, e prende il largo. Solo da cuori ardenti di amore per Dio, da anime candide e forti, può derivare per il mondo un nuovo annuncio di rinascita”. A volte, prosegue il vescovo, “noi adulti siamo scettici nei confronti dei giovani”. Ma anche nelle vicende dell’ultima alluvione siamo stati smentiti, con quell’alluvione di solidarietà che ha potato volontari di tutto il mondo a spalare e dare una mano a chi aveva bisogno.
“Ci avete mostrato che nei vostri cuori abita uno slancio di bene. Nei giovani c’è il desiderio di essere per gli altri, per Dio, Infinito Amore. Voi avete l’intuito della solidarietà, che vi fa muovere come rondini che, arrivando, annunciano la primavera. Occorre però trasformare i momenti straordinari di solidarietà in atteggiamenti duraturi, in cammini lunghi.
Il dono di sé non può essere uno spot, una storia di Instagram che fra 24 ore è già scomparsa: l’amore, la fede e la speranza che animano l’uomo hanno bisogno di radici profonde e di una cura costante”. Come Chiesa, aggiunge “vogliamo investire, specie in questo tempo di grandi crisi, nella vostra educazione. Voi siete il tesoro della società”.
La Gmg può essere “un nuovo inizio”, per chi è andato a Lisbona, ma anche per chi è rimasto qui: il là di una nuova vita “samaritana e missionaria”, trasfigurata dalla “fretta buona” di Maria che visita sua cugina Elisabetta. Giovani animati dal fuoco d’amore che c’è in Maria, con la gioia che abbiamo visto in questi giorni a Lisbona e ieri a Savio, possono trasfigurare il mondo.
È anche il messaggio della Madonna a Fatima, quello di un Dio che chiama alla conversione, alla libertà e alla pace, “che desidera forgiare nei giovani un cuore colmo d’amore, per fare della loro vita, sull’esempio di Maria, un dono per Dio e per gli altri”.
Saremo in tanti ad andare alla GMG a Lisbona, ma saranno molti anche coloro che non potranno essere presenti.
Per questo abbiamo pensato ad una proposta per vivere assieme la veglia anche per chi resterà a casa: sarà al mare a Lido di Savio!
Trovate nei seguenti link tutte le informazioni e il form per le iscrizioni!
La messa in spiaggia all’alba del 6 agosto sarà presieduta dal nostro Vescovo Mario alle 6.
I posti non sono illimitati quindi prima ci si iscrive meglio è!
Oltre il fango, la comunità. Un titolo che è tutto un programma quello dell’incontro pubblico organizzato per giovedì 13 luglio alle 9.30 a Faenza dai nostri tre settimanali (Corriere Cesenate, Il Piccolo, Risveglio). Nell’aula magna del seminario Pio XII (via degli Insorti 2/A, Faenza) si ragionerà dell’alluvione in Romagna a due mesi di distanza da questo tragico evento.
Testimonianze, riflessioni e progetti saranno portati da diversi relatori. Tra questi monsignor Mario Toso (vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana), Castrese De Rosa (prefetto di Ravenna), suor Chiara Agati (dottoressa in Scienze ambientali), Samuele Marchi (vicedirettore Corriere Cesenate, responsabile redazione di Faenza). Interverranno anche esponenti della Caritas di Faenza, del Gruppo aiuto Cesena, dell’Agesci di Ravenna-Faenza. Tra i saluti introduttivi, anche quelli del sindaco di Faenza, Massimo Isola.
L’incontro è in collaborazione con la Diocesi di Faenza-Modigliana, la Fisc Emilia-Romagna, l’Ucsi regionale e l’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale Emilia-Romagna.
Il settore di Pastorale sociale della Diocesi di Faenza-Modigliana ha organizzato una Scuola di formazione sociale e politica: una serie di incontri di approfondimento con un filoconduttore di stampo sociale-politico (si veda il manifesto allegato). Lo scopo dell’iniziativa è la formazione, creare in noi un pensiero condiviso su temi importanti quali: la partecipazione alla democrazia della nostra città e del nostro paese, lo spazio dei giovani nella politica di oggi, le future elezioni europee e amministrative.
Organizzatore è il settore di Pastorale sociale: si vuole leggere la realtà alla luce del Magistero sociale (formare coscienze)! Partecipare può essere un modo per aprire i nostri orizzonti su temi ed eventi di cui parlano o parleranno tutti i telegiornali e social, di fronte ai quali non vogliamo rimanere confusi, ma capaci di intellìgere, guardare dentro, comprendere e agire!
Vi chiediamo uno sforzo nel proporre anche ai giovani questa occasione di approfondimento, invitando chi sapete potrebbe essere vocato a questo tipo di incontri!
Il primo appuntamento sarà giovedì 15 giugno al Seminario di Faenza (sala San Pier Damiani) alle 18. Titolo dell’incontro Dall’opinione alla partecipazione: un nuovo spazio per i giovani. Relatore: Ernesto Preziosi.
Grazie per la vostra collaborazione,
Settore di Pastorale sociale – diocesi di Faenza-Modigliana
Che la guerra in Ucraina finisca con l’intensificazione dell’azione diplomatica o con un cessate il fuoco immediato, anche senza un ritiro preventivo delle truppe russe, è sicuramente fortemente auspicabile. È ciò che la stragrande maggioranza si augura, per il bene dei popoli in conflitto, dell’Europa e del mondo intero. Ma ciò che è molto più importante è che una volta che sia cessata l’attuale guerra fratricida – poco si è sottolineato che i Paesi in lotta tra loro sono cristiani – si riesca a rafforzare la via della non violenza attiva e creatrice tenendola agganciata costantemente all’impegno dei cittadini e, quindi anche dei cattolici, in politica. Ciò al fine di universalizzare una democrazia sostanziale, rappresentativa, partecipativa e deliberativa, animata da un pensiero pensante e aperta al Trascendente. Occorre sia superata l’insensata teoria della diaspora – finisce per contraddire il principio democratico della maggioranza: chi è minoranza difficilmente può vedere accolte le proprie istanze – sia la conseguente irrilevanza dei cattolici e dei cristiani in politica.
Sono questi alcuni dei temi trattati nel volume del vescovo monsignor Mario Toso Basta guerre. È l’ora della pace. Il ruolo dei cattolici: nonviolenza attiva e creatrice e impegno politico Cittadella Editrice, Assisi 2023, 216 pp.
La politica vissuta da circa 2,4 miliardi di cristiani, sia pure secondo diverse intensità culturali e in vari Paesi ed istituzioni, a livelli differenti, alla base o ai vertici, potrebbe esprimere, mediante un minimo di coscientizzazione della dimensione sociale della fede, un’azione di vasta portata e di non piccola incidenza. Illusione o impresa disperata? Desiderio velleitario o inutile? A proposito, si potrà pensare come si creda. Sicuramente, non si potrà non convenire sul fatto che molte energie morali e spirituali di credenti o di persone di buona volontà non sono attualmente incanalate verso il bene comune, formando una «massa critica». Esse rimangono inutilizzate rispetto alla concretizzazione di non pochi altri beni universali, in particolare della pace, che è un anelito di tutti. E ciò a fronte di un mondo che è in guerra, caparbiamente proteso verso la propria autodistruzione. La guerra che si combatte in Ucraina, come ha detto papa Francesco al rientro del suo viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, non è l’unica. Da dodici, tredici anni la Siria è in guerra; da più di dieci anni lo è anche lo Yemen. Nell’America Latina, si contano molteplici focolai di guerra. Ci sono nel mondo guerre che non fanno notizia e, tuttavia, causano morti e stragi. Occorre che tutti collaborino insieme, non esclusi i cattolici. Perché l’azione dei cattolici sia più incisiva è necessario un nuovo modo di presenza nelle società civili, nei parlamenti, nelle relazioni internazionali e multilaterali, sovranazionali. Proprio per questo, nella seconda parte del saggio, l’Autore propone una riflessione attenta e articolata, senza tortuosità ed equivoci, sulla situazione attuale dell’impegno politico dei cattolici, sulle sue premesse teologiche, ecclesiologiche, piuttosto neglette o non sviscerate a sufficienza. Seppur importantissime, le preghiere, le riflessioni e le marce della pace, vanno integrate dall’impegno concreto della cultura e della politica, a livello delle istituzioni nazionali, internazionali, sovranazionali e multilaterali. Occorre convergere su un ben definito progetto politico, connotato da un insieme di punti qualificanti, armonizzati attorno al perno di un neoumanesimotrascendente, ispirati dalla Dottrina o Insegnamento sociale della Chiesa.
Il Corso biennale per animatori musicali della liturgia è in programma al convento Emiliani di Fognano dal 23 al 30 luglio 2023. Il corso è articolato su più livelli, con attività comuni / specifiche / a scelta. Gli iscritti sono tenuti alla frequenza di tutte le attività previste dal corso. È raccomandata la frequenza biennale per la completezza del corso formativo. Inoltre: presentazione critica di materiale editoriale e discografico liturgico-musicale in commercio o inedito, animazione della Celebrazione Eucaristica prefestiva. In tutto sono disponibili 30 posti. Il termine di iscrizioni è il 30 giugno 2023; dopo tale data, prima di versare l’acconto, verificare la disponibilità dei posti.
La segreteria provvederà a comunicare l’avvenuta iscrizione insieme a notizie pratiche e organizzative.
Non è richiesta una preparazione musicale specifica, in quanto si cerca di introdurre alla musica liturgica e a tutto quanto ciò che è ad essa collegato. L’età minima richiesta è di 18 anni e presuppone l’aver già partecipato a qualche forma di animazione musicale della liturgia, o una futura partecipazione. L’esperienza settimanale, una vera e propria “full immersion” nella musica liturgica, si basa soprattutto sulla tecnica laboratoriale; questo consente un approccio immediato ai molteplici aspetti riguardanti il canto nel rito cristiano: quali canti? Quali strumenti? Come coinvolgere l’assemblea? Quale ruolo per il coro? Come programmare il repertorio per i tempi forti? Quale vocalità?
Il corso è promosso dall’associazione Unversa Laus – Aera Italiana.
Destinatari e requisiti
Il corso si rivolge a: Animatori del canto, Direttori di coro, Coristi, Salmisti, Organisti, Chitarristi, Strumentisti… Tra i requisiti c’è l’ svolgere (o prepararsi a farlo) un servizio liturgico-musicale in una comunità cristiana; avere almeno 18 anni d’età. Solo per i nuovi iscritti al corso base si prega di preparare una breve presentazione da parte del Parroco o del responsabile di comunità da inviare via email.
L’ospitalità prevede pensione completa in camere da 2 – 4 letti con servizi e docce in camera. Portare con sé lenzuola, federa e asciugamani.
Stanza singola da richiedere per email (si cercherà di soddisfare le richieste in base alle iscrizioni).
QUOTA COMPLESSIVA
• € 100 (acconto) + € 250 (saldo) per STUDENTI
• € 100 (acconto) + € 340 (saldo) per ADULTI
Il saldo verrà versato in contanti durante il corso
Giovedì 8 giugno, solennità del Corpus Domini, il vescovo monsignor Mario Toso celebrerà la Messa alle ore 20.30 nella parrocchia del Santissimo Crocifisso in S. Cristina (Cappuccini). Al termine della Messa si svolgerà la processione, che toccherà anche alcune strade della zona colpite dall’alluvione. Alla celebrazione, che si concluderà con la benedizione eucaristica, sono invitati tutti i presbiteri, diaconi e fedeli della città.
È possibile aiutare all’animazione della celebrazione partecipando alle prove dei canti in programma lunedì 5 giugno alle 20.45 nelle sale parrocchiali. Lo scopo è di coinvolgere cantori da più parti della città per formare un coro numeroso come lo è stato per la Messa solenne di Pentecoste di domenica scorsa.