a prima edizione del volume Cardinale Achille Silvestrini (Tipografia Faentina, 222 pp.) pubblicato nel 2020 e dedicato al cardinale originario di Brisighella è esaurita. Pertanto, a cento anni dalla nascita, è parso opportuno offrirne una seconda edizione. In questi anni, oltre alla pandemia da Covid, si sono manifestati tragici eventi di guerra. In Medio Oriente è recentemente deflagrato il conflitto tra Hamas e Israele, che va ad aggiungersi alla guerra fratricida tra Russia e Ucraina e ad altri conflitti esistenti nel mondo. Le molteplici guerre che dominano gli scenari del mondo, con il loro tragico seguito di morti, violenze, distruzioni, barbarie e profughi, fanno temere che la Terza guerra mondiale a pezzi – come ripete da diversi anni papa Francesco – possa diventare un’unica, grande guerra. La guerra è oggi il problema dei problemi, senza ignorare i cambiamenti climatici, il massiccio esodo di migranti, la povertà, la crisi energetica.
Occorre dire basta alla guerra e opporre a essa una decisa e sapiente nonviolenza attiva e creatrice. In questo contesto diventa sempre più attuale l’operato del cardinale Achille Silvestrini, protagonista di primo piano della diplomazia pontificia. Egli lavorò instancabilmente nella promozione del diritto alla libertà religiosa, alla sicurezza e alla cooperazione in Europa, alla pace e alla stabilità. Proprio per questo è parso opportuno inserire la lectio magistralis del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato che, il 27 ottobre scorso, ha ricordato i cento anni della nascita del cardinale brisighellese e la sua intuizione dell’importanza del multilateralismo nella costruzione di una nuova Europa e di una nuova comunità politica mondiale. L’intervento è pubblicato secondo la versione apparsa nell’Osservatore romano all’evento “Il cardinale Achille Silvestrini, uomo del dialogo”, celebrato nella sala Protomoteca in Campidoglio alla presenza del presidente della Repubblica, Mattarella.Mario Toso, vescovo Faenza-Modigliana
La vita
Nato a Brisighella, nella Diocesi di Faenza, il 25 ottobre 1923, Silvestrini è entrato a 19 anni nel Seminario diocesano faentino dove, nel 1946, è stato ordinato sacerdote. Nel luglio 1973 è stato nominato sotto-segretario del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa. Dal 1° luglio 1988 al 24 maggio 1991 è stato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica. Da l 1991 al 2000 è stato prefetto della Congregazione per le Chiese orientali. Creato cardinale da san Giovanni Paolo II nel 1988, è morto il 29 agosto 2019.