Di seguito viene riportato il saluto del vescovo Mario ai moderatori e segretari del Cammino sinodale in Diocesi. Il 28 novembre in Seminario è stato infatti presentato dall’équipe il secondo anno di Ascolto.
Carissimi,
sono contento di vedervi così numerosi anche in questo secondo anno del cammino sinodale.
La nostra Chiesa diocesana, grazie a voi, ha fatto sentire la sua voce e ora vi chiede di approfondire e di allargare quanto è stato fatto.
Mentre dico questo potrebbero sorgere due obiezioni: “Ancora? Non abbiamo già ascoltato? Cosa dobbiamo ascoltare di nuovo?”; si potrebbe, cioè, avere la paura di ripetere qualcosa di già fatto. E, poi, ci si potrebbe anche chiedere: “Ma con tutte le cose che dobbiamo fare, come facciamo ad aggiungere anche questa? Non ci viene chiesto troppo?”.
L’incontro di questa sera intende rispondere alle due domande-obiezioni:
- non dobbiamo fare un doppione dell’anno scorso: siamo chiamati, piuttosto, ad approfondire e ad allargare su tematiche specifiche che chiamiamo cantieri (e che questa sera verranno presentati a partire dal Vademecum diocesano Di una cosa sola c’è bisogno, che è stato preparato con cura e che vi sarà distribuito). I cantieri sono quattro: l’annuncio, le relazioni, i ministeri e la liturgia;
- non dobbiamo fare lo sforzo di aggiungere tante cose, quanto di trasformare le realtà in cui viviamo e operiamo – pensiamo anche solo alle nostre aggregazioni, associazioni, ai nostri movimenti) in strumenti o luoghi di sinodalità, di ascolto, di annuncio, di servizio.
Su questo aspetto, il terzo cantiere sui ministeri ci può dare una mano a riscoprire nell’ascolto della Parola, nella vita spirituale, nella preghiera la fonte e l’alimento di ogni servizio nella e per la Chiesa.
Vi ringrazio per quanto avete fatto e state facendo. Ugualmente vi inviterei a continuare in questo servizio con cuore e mente aperti allo Spirito. La nostra Chiesa di Faenza-Modigliana ha bisogno di voi, della vostra capacità di ascoltare e di raccogliere quanto emerge dal santo Popolo di Dio dei nostri territori: voi siete il volto concreto di una Chiesa che annuncia, che accoglie, che ascolta la voce dello Spirito d’amore e di verità.
Senza di voi questo cammino rimarrebbe solo sulla carta, in tante parole: grazie a voi esso potrà, invece, incarnarsi nelle pieghe della società, a contatto con la realtà e gli uomini di oggi, per un annuncio nuovo. Dobbiamo pensare che l’obiettivo di tutto il nostro lavoro è quello di porre oggi le condizioni perché un domani, in questo territorio, possa continuare l’annuncio del Signore Gesù, che con la sua incarnazione, morte e risurrezione è venuto a salvare le persone, a far nuove tutte le cose.
Ci alziamo in piedi e iniziamo questa serata con il segno della croce e la preghiera allo Spirito Santo perché venga a prendere casa nei nostri cuori.
La preghiera del Sinodo
Siamo davanti a Te, Spirito Santo,
mentre ci riuniamo nel Tuo nome.
Con Te solo a guidarci,
vieni e prendi casa nei nostri cuori;
insegnaci la via da seguire
e come dobbiamo percorrerla.
Siamo deboli e peccatori,
non lasciare che promuoviamo il disordine.
Non lasciare che l’ignoranza
ci porti sulla strada sbagliata
né che la parzialità influenzi le nostre azioni.
Fa’ che troviamo in Te la nostra unità
affinché possiamo camminare insieme verso la vita eterna
e non ci allontaniamo dalla via della verità
e da ciò che è giusto.
Tutto questo chiediamo a te,
che sei all’opera in ogni luogo e in ogni tempo,
nella comunione del Padre e del Figlio,
nei secoli dei secoli.
Amen.