Author: samuelemarchi

Gmg a Lido di Savio. Monsignor Toso ai giovani: “Sia un nuovo inizio”

Una vita “trasfigurata dal suo amore” che possa trasfigurare e portare Cristo al mondo intero. È l’augurio del vescovo di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso ai giovani delle diocesi sorelle della Romagna che ieri mattina all’alba hanno celebrato la Messa insieme al bagno Lo spiaggino di Lido di Savio, in comunione col Campo da Graca di Lisbona dove gli altri giovani romagnoli assieme a quelli di tutto il mondo hanno vissuto la Veglia e partecipano alla Messa finale della Gmg.

Nel giorno della Trasfigurazione, di fronte a un’alba sul mare che sembra la rappresentazione della pagina del Vangelo di Matteo, monsignor Toso richiama e attualizza i temi della Gmg e il messaggio del Papa: “L’essere in riva al mare ci ricorda le sponde del mare di Galilea là dove Gesù incontrò e chiamò Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni perché lo seguissero – dice nell’omelia -. Venite dietro a me, vi farò divenire pescatori di uomini. Un tale invito il Signore continua a rivolgerlo anche a noi. Accogliamolo con slancio. generosità. Come vescovo e successore degli apostoli, ripeto a voi l’invito di Gesù a nome dei vostri vescovi”

È quel “Si alzò e andò in fretta”, il cuore del messaggio della Gmg ai giovani: “I discepoli di Gesù Cristo sono uomini e donne che ‘si alzano’ perché il Signore per primo si è alzato. È risorto, perché noi risorgessimo con lui a vita nuova. Nel guardare il sole che sorge, il nostro cuore torni al mattino di Pasqua di cui facciamo memoria nella nostra Eucaristia in questa domenica della Trasfigurazione”. “Cari giovani – conclude – con il vostro cuore ardente d’amore, sognate un mondo nuovo, un’Europa che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra e accendere luci di speranza”.

L’invito di monsignor Toso ai giovani è quello di “prendere il largo”: “Chi ama e vive Cristo, coglie i bisogni più profondi della gente, e prende il largo. Solo da cuori ardenti di amore per Dio, da anime candide e forti, può derivare per il mondo un nuovo annuncio di rinascita”. A volte, prosegue il vescovo, “noi adulti siamo scettici nei confronti dei giovani”. Ma anche nelle vicende dell’ultima alluvione siamo stati smentiti, con quell’alluvione di solidarietà che ha potato volontari di tutto il mondo a spalare e dare una mano a chi aveva bisogno.

“Ci avete mostrato che nei vostri cuori abita uno slancio di bene. Nei giovani c’è il desiderio di essere per gli altri, per Dio, Infinito Amore. Voi avete l’intuito della solidarietà, che vi fa muovere come rondini che, arrivando, annunciano la primavera. Occorre però trasformare i momenti straordinari di solidarietà in atteggiamenti duraturi, in cammini lunghi.

Il dono di sé non può essere uno spot, una storia di Instagram che fra 24 ore è già scomparsa: l’amore, la fede e la speranza che animano l’uomo hanno bisogno di radici profonde e di una cura costante”. Come Chiesa, aggiunge “vogliamo investire, specie in questo tempo di grandi crisi, nella vostra educazione. Voi siete il tesoro della società”.

La Gmg può essere “un nuovo inizio”, per chi è andato a Lisbona, ma anche per chi è rimasto qui: il là di una nuova vita “samaritana e missionaria”, trasfigurata dalla “fretta buona” di Maria che visita sua cugina Elisabetta. Giovani animati dal fuoco d’amore che c’è in Maria, con la gioia che abbiamo visto in questi giorni a Lisbona e ieri a Savio, possono trasfigurare il mondo.

È anche il messaggio della Madonna a Fatima, quello di un Dio che chiama alla conversione, alla libertà e alla pace, “che desidera forgiare nei giovani un cuore colmo d’amore, per fare della loro vita, sull’esempio di Maria, un dono per Dio e per gli altri”.


Servizio civile: 6 posti retribuiti alla Caritas diocesana. Scadenza il 23 luglio

E’ aperto il bando per il Servizio Civile Regionale e nella Provincia di Ravenna sono disponibili 15 posti, di cui 6 presso la Caritas di Faenza.

Possono partecipare alla selezione i giovani cittadini italiani o provenienti da altri Paesi, in regola con la vigente normativa per il soggiorno, residenti o domiciliati in Italia, di età compresa tra i 18 e i 29 anni (compiuti), senza distinzione di sesso o di appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza. In particolare, in Caritas sei giovani hanno l’occasione per partecipare ad UN’ALTRA CHANCE!”, un progetto per offrire “un’altra occasione” sia alle persone che alle cose, con un’attenzione sia solidaristica che ecologica.

Due giovani verranno coinvolti nei progetti della Farsi Prossimo ODV mentre gli altri quattro saranno impegnati nel supporto a famiglie in condizioni di disagio socio-economico

Due giovani verranno coinvolti in attività di supporto ai progetti di economia sociale della Farsi Prossimo ODV: “Dress Again” e “Terra Condivisa”. Il primo prevede il riciclo e la vendita di abiti usati e il secondo, invece, la produzione e distribuzione di ortaggi, ma in entrambi sono fondamentali gli obiettivi di reinserimento socio-lavorativo di persone in condizione di svantaggio, insieme all’attenzione alla sostenibilità ambientale. Oltre che in attività pratiche a sostegno dei progetti, i volontari in servizio civile sono coinvolti nell’organizzazione di incontri rivolti ai giovani ed eventi per la cittadinanza, nell’aggiornamento dei siti e dei profili social, etc. per promuovere sempre più stili di vita attenti all’ambiente e alle persone. Quattro giovani parteciperanno alle attività di aiuto e supporto a persone e famiglie in condizione di disagio socio-economico e nel loro accompagnamento in percorsi per l’acquisizione di una piena autonomia ed inclusione sociale. I volontari in servizio civile collaborano nella realizzazione dei servizi del Centro di Ascolto diocesano (mensa, servizio docce, corso di italiano, distribuzione di viveri e vestiario, etc.), gestito dalla Fondazione Pro Solidarietate. Inoltre, sono coinvolti nelle azioni volte alla stesura del Report Annuale, di raccordo interno all’equipe o con altre realtà del territorio, etc. Uno dei quattro posti è riservato a un giovane residente o domiciliato nelle aree montane o interne. Entrambe le sedi si trovano in via d’Azzo Ubaldini, in centro a Faenza. Il progetto ha durata di 11 mesi, a partire dal 1° settembre 2023, e prevede un impegno settimanale di 25 ore, su 5 giorni alla settimana. È previsto un rimborso spese di 444,30 euro al mese. Per tutti i giovani interessati ai progetti della Caritas è consigliata una visita presso la sede ed un colloquio di orientamento. Per concordare l’appuntamento, ricevere informazioni ed un supporto nella compilazione della domanda, si può contattare Erica Squarotti: 3897986824, e-mail: serviziocivile@caritasfaenza.it.

Come presentare la candidatura, entro il 23 luglio. Le selezioni si terranno il 24 luglio. Per informazioni previsto un incontro martedì 18 luglio al Mens Sana

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per una sola sede ed un unico progetto, pena l’esclusione dal bando. La domanda di partecipazione deve pervenire entro il 23/7/2023 (non oltre le ore 23:59) all’indirizzo di posta elettronica: serviziocivile@caritasfaenza.it. Sul sito www.caritasfaenza.it si trovano il modello della domanda di partecipazione, da compilare, e tutte le altre informazioni. Le selezioni sono previste per lunedì 24 luglio 2023 presso il Seminario diocesano, in viale Stradone 30, a Faenza, alle ore 10. Per informarsi ulteriormente domani, martedì 18 luglio, dalle 19 alle 20, presso il Mens Sana a Faenza, alcuni giovani volontari sono disponibili per una chiacchierata informale, vis-à-vis, con altri coetanei interessati al servizio civile.

Gmg at the bach il 5 e 6 agosto a Lido di Savio promossa dalle Diocesi della Romagna. La messa con il vescovo Mario Toso

Saremo in tanti ad andare alla GMG a Lisbona, ma saranno molti anche coloro che non potranno essere presenti.

Per questo abbiamo pensato ad una proposta per vivere assieme la veglia anche per chi resterà a casa: sarà al mare a Lido di Savio!

Trovate nei seguenti link tutte le informazioni e il form per le iscrizioni!
La messa in spiaggia all’alba del 6 agosto sarà presieduta dal nostro Vescovo Mario alle 6.

I posti non sono illimitati quindi prima ci si iscrive meglio è!

Programma – In comunione con Lisbona – 5/6 agosto – Lido di Savio

Iscrizioni

 

don Massimo Geminiani, incaricato alla Pastorale Giovanile


Oltre il fango, la comunità. L’alluvione in Romagna due mesi dopo. Convegno il 13 luglio in Seminario promosso da il Piccolo

Oltre il fango, la comunità. Un titolo che è tutto un programma quello dell’incontro pubblico organizzato per giovedì 13 luglio alle 9.30 a Faenza dai nostri tre settimanali (Corriere Cesenate, Il Piccolo, Risveglio). Nell’aula magna del seminario Pio XII (via degli Insorti 2/A, Faenza) si ragionerà dell’alluvione in Romagna a due mesi di distanza da questo tragico evento.

Testimonianze, riflessioni e progetti saranno portati da diversi relatori. Tra questi monsignor Mario Toso (vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana), Castrese De Rosa (prefetto di Ravenna), suor Chiara Agati (dottoressa in Scienze ambientali), Samuele Marchi (vicedirettore Corriere Cesenate, responsabile redazione di Faenza). Interverranno anche esponenti della Caritas di Faenza, del Gruppo aiuto Cesena, dell’Agesci di Ravenna-Faenza. Tra i saluti introduttivi, anche quelli del sindaco di Faenza, Massimo Isola.

L’incontro è in collaborazione con la Diocesi di Faenza-Modigliana, la Fisc Emilia-Romagna, l’Ucsi regionale e l’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale Emilia-Romagna.


Don Matteo e don Luca Ghirotti ordinati presbiteri dal vescovo Mario: “Siate voce del popolo di Dio”

Una grande gioia per tutta la comunità diocesana. Sabato 1° luglio in Cattedrale a Faenza il vescovo monsignor Mario Toso ha presieduto la celebrazione per l’ordinazione presbiterale di don Matteo Babini don Luca Ghirotti. Di seguito riportiamo l’omelia pronunciata dal vescovo Mario.

L’omelia del vescovo monsignor Mario Toso

don luca ghirotti don babini

Viviamo qui riuniti questa sera la gioia di essere di Cristo. È lui che ci costituisce popolo di Dio, comunità che esulta perché amata. Siamo compaginati come un «noi per gli altri», come persone non ripiegate, bensì aperte ed inviate in missione. Uniti ed immedesimati al Figlio di Dio, come Lui siamo mandati dal Padre ad annunciare la vita di Amore dalla quale proveniamo e alla quale siamo destinati.

In questo contesto, cari fratelli e sorelle, cari genitori, celebriamo l’ordinazione presbiterale di Matteo Babini e di Luca Ghirotti. Questi nostri fratelli saranno posti al servizio di Cristo maestrosacerdote e pastore, missionario, samaritano. Uniti al sacerdozio del vescovo, saranno corresponsabili nell’edificazione del Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Predicatori del Vangelo, pastori del popolo di Dio, lo aiuteranno a compaginarsi come tempio santo dello Spirito, come comunione di persone strutturate a «tu» in una casa d’amore.

Cari Luca e Matteo, sarete resi partecipi della missione di Cristounico maestroCelebrerete il mistero della sua morte e della sua risurrezione che redime ogni persona in tutte le sue dimensioni costitutive: soggettività, relazionalità, apertura alla trascendenza. Continuerete la sua opera santificatrice, affinché i credenti la possano espandere in sé stessi e in tutti gli ambienti di vita. Mediante il vostro ministero, il sacrificio spirituale dei fedeli sarà reso più perfetto mediante una spiritualità incarnata: spiritualità di immersione negli spazi umani ovvero negli spazi-tempi-esperienze nei quali si costruisce e si esprime l’autentica umanità degli uomini e delle donne. Con il sacramento della penitenza o riconciliazione rimetterete i peccati. Celebrando i sacri riti e innalzando nelle varie ore del giorno la preghiera di lode e di supplica, vi farete voce del popolo di Dio e dell’umanità intera. Siate intenti a piacere a Dio più che a voi stessi e agli uomini. Non dimenticate che solo una contemplazione amorosa e adorante di Gesù Cristo potrà farvi giungere all’intensità di vita di san Paolo, il quale scrisse che per lui «vivere è Cristo». Solo l’adesione al Signore Gesù, al Risorto, vi solleciterà ad insegnare ai credenti ad essere servi di Cristo, che si incarna per redimere e trasfigurare tutte le realtà, le relazioni, le istituzioni, il creato intero. Ciò richiederà l’evangelizzazione della cultura oggi dominante, piuttosto indifferente nei confronti di Cristo, se non apertamente contraria alla trascendenza. L’annuncio di Cristo non è facile da diffondere e da accogliere, perché la gente è portata a vivere come meglio crede. Difficilmente accoglie il Vangelo che propone una libertà che si lega alla verità: solo la verità, dice Gesù, rende liberi. Non sempre riconosce l’assoluto che è Dio ma pone, piuttosto, l’«io» al suo posto. Preferisce narrare l’amore non come una vita che si dona totalmente agli altri e a Dio Padre, bensì come un dono da trattenere per sé. Dimentica spesso la legge morale che Dio ha scritto nella coscienza di ogni persona: fa il bene ed evita il male; fa agli altri quello che vuoi sia fatto a te.

ordinazione don babini don ghirotti 2

A fronte di tutto questo, cari ordinandi, – ma ciò è un monito anche per tutti noi battezzati e presbiteri -, occorre essere rivestiti della forza e della parresia che dona lo Spirito d’amore e di verità. Nell’annuncio di Cristo e nell’educazione alla fede non si deve porre tra parentesi ciò che contrasta la cultura neoindividualista e neoutilitarista, immanentista. Occorre, piuttosto, essere testimoni credibili, capaci di rendere ragione della propria fede e della propria speranza, con argomenti persuasivi, con la testimonianza della vita. Detto altrimenti, non bisogna perdere l’abitudine di contemplare e di pensare, come anche di studiare e di aggiornarsi in continuazione. Poiché il numero degli apostoli diminuisce c’è la tendenza ad accrescere le attività, trascurando la preghiera, il pensiero pensante, pensiero sapienziale. Ma per rendere l’annuncio di Cristo capace di permeare le mentalità e gli stili di vita odierni, siamo chiamati a non perdere l’habitus del pensare la fede, di possedere una fede «pensata». Non possiamo dimenticare che non esiste fede vera che non sia fede anche «pensata». Non si tratta solo di avere il pensiero di Cristo, ma occorre essere in grado di tradurre il pensiero di Cristo in lievito che germina e fermenta una nuova cultura. Per giungere a questo dobbiamo essere soprattutto pastori innamorati di Cristo, come ci hanno insegnato ad esserlo Pietro e Paolo. Il loro cuore ardeva di amore per Gesù, al punto che non potevano trattenere il fuoco che avevano nel petto e li sospingeva a prendere il largo, a lanciarsi in opere missionarie, in terre vicine e lontane. Di un tale fuoco missionario debbono essere dotate le associazioni professionali, le aggregazioni e i movimenti laicali che hanno come proprio il fine dell’animazione cristiana delle realtà temporali e che dovranno essere da voi accompagnate. Sia, allora, vostro il proposito di vivere la missione sacerdotale a voi affidata nel «sì» del Figlio di Dio (cf 2Cor 1, 18-22) e nell’«eccomi» di Maria sua Madre, definitasi «serva del Signore». Confermate, dunque, la Chiesa nella verità e nella pace, come fecero sant’Ireneo di Lione, «doctor unitatis», e tanti altri santi, martiri e pastori. Solo così potrà svolgere la sua funzione pubblica: di civilizzazione, di indicazione della sorgente del vero e del bene di cui la società ha estremo bisogno per sussistere e per tenere viva la sua unità morale e civile. La Chiesa di origine divina non è chiamata a soffrire un complesso di inferiorità culturale. Semmai è vero il contrario. Che Dio Padre, Figlio e Spirito santo vi benedica. Vivete e gioite in Lui.

                                                  + Mario Toso


Sabato 1 luglio don Matteo Babini e don Luca Ghirotti saranno ordinati presbiteri in Cattedrale a Faenza

Una grande gioia per tutta la comunità diocesana. Sabato 1° luglio alle 19 in Cattedrale a Faenza il vescovo monsignor Mario Toso presiederà la celebrazione per l’ordinazione presbiterale di don Matteo Babini e don Luca Ghirotti.

Matteo Babini

Matteo Babini è nato il 17 settembre 1993 ed è cresciuto nella parrocchia di Russi. Dopo la maturità al liceo linguistico ha conseguito, nel 2015, la laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Nel 2014 è entrato nella Comunità Propedeutica della Romagna e dopo tre anni di discernimento ha iniziato il percorso di formazione presso il Pontificio Seminario Regionale di Bologna. Nel 2022 ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia. Il 4 settembre del medesimo anno è stato ordinato diacono.

Luca Ghirotti

Luca Ghirotti è nato nel ’93, originario di Pieve Corleto. Ha fatto studi tecnici: Itis elettronica e Ingegneria dell’Energia Elettrica. Entrato in Propedeutica nel settembre del 2014, e al Seminario Regionale nel settembre del 2017, è poi stato ordinato diacono il 4 settembre 2022 dal vescovo Mario. In diocesi fa parte dei gruppi di Pastorale Vocazionale e di Pastorale Sociale. Ora è in servizio nella parrocchia dei Ss. Agostino e Margherita, dove segue il gruppo dei catechisti e dell’oratorio. Segue inoltre la Fraternità dei giovani che vivono in Seminario a Faenza.


Il 15 giugno primo incontro della Scuola di formazione sociale e politica: in Seminario incontro con Ernesto Preziosi

Il settore di Pastorale sociale della Diocesi di Faenza-Modigliana ha organizzato una Scuola di formazione sociale e politica: una serie di incontri di approfondimento con un filoconduttore di stampo sociale-politico (si veda il manifesto allegato). Lo scopo dell’iniziativa è la formazione, creare in noi un pensiero condiviso su temi importanti quali: la partecipazione alla democrazia della nostra città e del nostro paese, lo spazio dei giovani nella politica di oggi, le future elezioni europee e amministrative.

Organizzatore è il settore di Pastorale sociale: si vuole leggere la realtà alla luce del Magistero sociale (formare coscienze)! Partecipare può essere un modo per aprire i nostri orizzonti su temi ed eventi di cui parlano o parleranno tutti i telegiornali e social, di fronte ai quali non vogliamo rimanere confusi, ma capaci di intellìgere, guardare dentro, comprendere e agire!

Vi chiediamo uno sforzo nel proporre anche ai giovani questa occasione di approfondimento, invitando chi sapete potrebbe essere vocato a questo tipo di incontri!

Il primo appuntamento sarà giovedì 15  giugno al Seminario di Faenza (sala San Pier Damiani) alle 18. Titolo dell’incontro Dall’opinione alla partecipazione: un nuovo spazio per i giovani. Relatore: Ernesto Preziosi. 

Grazie per la vostra collaborazione,

Settore di Pastorale sociale – diocesi di Faenza-Modigliana


“Basta guerre. È l’ora della pace”. Il libro del vescovo monsignor Mario Toso

libro vescovo mario toso pace

Che la guerra in Ucraina finisca con l’intensificazione dell’azione diplomatica o con un cessate il fuoco immediato, anche senza un ritiro preventivo delle truppe russe, è sicuramente fortemente auspicabile. È ciò che la stragrande maggioranza si augura, per il bene dei popoli in conflitto, dell’Europa e del mondo intero. Ma ciò che è molto più importante è che una volta che sia cessata l’attuale guerra fratricida – poco si è sottolineato che i Paesi in lotta tra loro sono cristiani – si riesca a rafforzare la via della non violenza attiva e creatrice tenendola agganciata costantemente all’impegno dei cittadini e, quindi anche dei cattolici, in politica. Ciò al fine di universalizzare una democrazia sostanziale, rappresentativa, partecipativa e deliberativa, animata da un pensiero pensante e aperta al Trascendente. Occorre sia superata l’insensata teoria della diaspora – finisce per contraddire il principio democratico della maggioranza: chi è minoranza difficilmente può vedere accolte le proprie istanze – sia la conseguente irrilevanza dei cattolici e dei cristiani in politica.

Sono questi alcuni dei temi trattati nel volume del vescovo monsignor Mario Toso Basta guerre. È l’ora della pace. Il ruolo dei cattolici: nonviolenza attiva e creatrice e impegno politico Cittadella Editrice, Assisi 2023, 216 pp.

La politica vissuta da circa 2,4 miliardi di cristiani, sia pure secondo diverse intensità culturali e in vari Paesi ed istituzioni, a livelli differenti, alla base o ai vertici, potrebbe esprimere, mediante un minimo di coscientizzazione della dimensione sociale della fede, un’azione di vasta portata e di non piccola incidenza. Illusione o impresa disperata? Desiderio velleitario o inutile? A proposito, si potrà pensare come si creda. Sicuramente, non si potrà non convenire sul fatto che molte energie morali e spirituali di credenti o di persone di buona volontà non sono attualmente incanalate verso il bene comune, formando una «massa critica». Esse rimangono inutilizzate rispetto alla concretizzazione di non pochi altri beni universali, in particolare della pace, che è un anelito di tutti. E ciò a fronte di un mondo che è in guerra, caparbiamente proteso verso la propria autodistruzione. La guerra che si combatte in Ucraina, come ha detto papa Francesco al rientro del suo viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan, non è l’unica. Da dodici, tredici anni la Siria è in guerra; da più di dieci anni lo è anche lo Yemen. Nell’America Latina, si contano molteplici focolai di guerra. Ci sono nel mondo guerre che non fanno notizia e, tuttavia, causano morti e stragi. Occorre che tutti collaborino insieme, non esclusi i cattolici. Perché l’azione dei cattolici sia più incisiva è necessario un nuovo modo di presenza nelle società civili, nei parlamenti, nelle relazioni internazionali e multilaterali, sovranazionali. Proprio per questo, nella seconda parte del saggio, l’Autore propone una riflessione attenta e articolata, senza tortuosità ed equivoci, sulla situazione attuale dell’impegno politico dei cattolici, sulle sue premesse teologiche, ecclesiologiche, piuttosto neglette o non sviscerate a sufficienza. Seppur importantissime, le preghiere, le riflessioni e le marce della pace, vanno integrate dall’impegno concreto della cultura e della politica, a livello delle istituzioni nazionali, internazionali, sovranazionali e multilaterali. Occorre convergere su un ben definito progetto politico, connotato da un insieme di punti qualificanti, armonizzati attorno al perno di un neoumanesimo trascendente, ispirati dalla Dottrina o Insegnamento sociale della Chiesa.


Corso biennale per animatori musicali della liturgia a Fognano dal 23 al 30 luglio. Iscrizioni entro il 30 giugno

Il Corso biennale per animatori musicali della liturgia è in programma al convento Emiliani di Fognano dal 23 al 30 luglio 2023. Il corso è articolato su più livelli, con attività comuni / specifiche / a scelta. Gli iscritti sono tenuti alla frequenza di tutte le attività previste dal corso. È raccomandata la frequenza biennale per la completezza del corso formativo. Inoltre: presentazione critica di materiale editoriale e discografico liturgico-musicale in commercio o inedito, animazione della Celebrazione Eucaristica prefestiva. In tutto sono disponibili 30 posti. Il termine di iscrizioni è il 30 giugno 2023; dopo tale data, prima di versare l’acconto, verificare la disponibilità dei posti.
La segreteria provvederà a comunicare l’avvenuta iscrizione insieme a notizie pratiche e organizzative.

Non è richiesta una preparazione musicale specifica, in quanto si cerca di introdurre alla musica liturgica e a tutto quanto ciò che è ad essa collegato. L’età minima richiesta è di 18 anni e presuppone l’aver già partecipato a qualche forma di animazione musicale della liturgia, o una futura partecipazione. L’esperienza settimanale, una vera e propria full immersion” nella musica liturgica, si basa soprattutto sulla tecnica laboratoriale; questo consente un approccio immediato ai molteplici aspetti riguardanti il canto nel rito cristiano: quali canti? Quali strumenti? Come coinvolgere l’assemblea? Quale ruolo per il coro? Come programmare il repertorio per i tempi forti? Quale vocalità?

Il corso è promosso dall’associazione Unversa Laus – Aera Italiana. 

Destinatari e requisiti

Il corso si rivolge a: Animatori del canto, Direttori di coro, Coristi, Salmisti, Organisti, Chitarristi, Strumentisti… Tra i requisiti c’è l’ svolgere (o prepararsi a farlo) un servizio liturgico-musicale in una comunità cristiana; avere almeno 18 anni d’età. Solo per i nuovi iscritti al corso base si prega di preparare una breve presentazione da parte del Parroco o del responsabile di comunità da inviare via email.

L’ospitalità prevede pensione completa in camere da 2 – 4 letti con servizi e docce in camera. Portare con sé lenzuola, federa e asciugamani.
Stanza singola da richiedere per email (si cercherà di soddisfare le richieste in base alle iscrizioni).

QUOTA COMPLESSIVA
• € 100 (acconto) + € 250 (saldo) per STUDENTI
• € 100 (acconto) + € 340 (saldo) per ADULTI
Il saldo verrà versato in contanti durante il corso