Author: samuelemarchi

La scomparsa della piccola Sara Cantagalli. Le parole del vescovo Mario Toso: “Preghiamo per tutti coloro toccati da questo dolore”

Di seguito riportiamo le dichiarazioni del vescovo, monsignor Mario Toso, in merito alla morte della piccola Sara Cantagalli, faentina di 6 anni scomparsa per un tumore.

È con profonda tristezza che abbiamo appreso della scomparsa prematura della cara Sara Cantagalli. In questi momenti difficili la fede e la speranza sono messe alla prova. Sono molte le domande che anche i discepoli di Gesù Cristo non possono evitare. Papa Francesco, il 29 maggio 2015, incontrando alcuni bambini ammalati, così rifletteva a voce alta: «C’è anche una domanda la cui spiegazione non si impara nelle catechesi. È la domanda che tante volte io mi faccio, e tanti di voi, tanta gente si fa: “Perché soffrono i bambini?”. E non ci sono spiegazioni. Anche questo è un mistero. Soltanto guardo Dio e domando: “Ma perché?”. E guardando la Croce: “Perché Tuo figlio è lì? Perché?”. È il mistero della Croce», il cui sbocco sta nella risurrezione di Cristo.

Il mistero della Croce, della sofferenza della Madre di Gesù ai piedi della croce del Figlio ci indica la strada che siamo chiamati a percorrere. Maria certamente non voleva la morte del Figlio. Era tenacemente e incrollabilmente accanto a Lui. Anche noi non vogliamo che i nostri bimbi muoiano. Siamo accanto a loro con un cuore straziato. Sappiamo che da soli non possono difendersi dal male che li sovrasta. Con forza e fiducia poniamo la piccola e dolce Sara nelle mani del Padre. Preghiamo per papà Mattia e mamma Maria che ci hanno testimoniato un amore senza misura. Preghiamo per quanti sono stati toccati dalle sofferenze della piccola Sara. Tutti abbiano consolazione e speranza in Colui che ha vinto la morte.

Mario Toso, vescovo


Diocesi in lutto: è morto Antonio Verna, incaricato alla Pastorale missionaria. Le esequie mercoledì 10 luglio in Cattedrale

La Diocesi di Faenza-Modigliana è in lutto. E’ morto nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 luglio Antonio Verna, incaricato, insieme alla moglie Antonella, per la Pastorale missionaria. Siamo vicini ad Antonella, alle figlie Maria, Noemi, Benedetta e Maddalena. Preghiamo per lui e ci uniamo, come fratelli, al dolore della sua famiglia avendo nel cuore gratitudine per l’amore che Antonio ha costruito.

La Santa Messa Esequiale per Antonio, sarà celebrata mercoledì 10 luglio alle 9,45 in Cattedrale presieduta dal vescovo, monsignor Mario Toso. Per i presbiteri e i diaconi è necessario portare camice e stola viola.


Il vescovo Mario presenta il libro ‘Chiesa e democrazia’ a Fiumicino

mario toso presentazione libro
«È una conquista dei secoli scorsi il convincimento che la promozione della persona umana è inscindibile dallo sviluppo della democrazia, intesa soprattutto come incessante costruzione di senso e di forma di vita sociale e politica mediante il concorso di tutti». Su questo concetto tratto dal libro «Chiesa e democrazia» del vescovo Mario Toso della Diocesi di Faenza-Modigliana, la giornalista Emma Evangelista ha introdotto la presentazione del volume che si è tenuta ieri pomeriggio nella Sala del consiglio del Comune di Fiumicino. L’autore ha dialogato con il vescovo Gianrico Ruzza, Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, Roberto Severini, presidente del consiglio comunale, e Riccardo Graziano, capo di gabinetto.
Nel discorso sono emerse le sfide della politica nella prospettiva della 50ma edizione delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia. Disuguaglianze, dipendenze, intelligenza artificiale, difficoltà della partecipazione politica, giovani che con difficoltà accedono al percorso dell’impegno politico. In questa direzione il vescovo Toso ha sottolineato l’urgenza dell’educazione alla libertà, che sia però incentrata sul rispetto dell’altro. Ogni persona è singolarità ma è anche apertura al vero, al bene, a Dio, alla solidarietà: «la libertà è anche impegno da parte di ciascuno di liberare gli altri dalle catene». Per l’autore «È importante che lo stato sociale che deve consentire diritti individuali e sociali» progredisca nella crescita di una «democrazia deliberativa non solo partecipativa, nella quale i cittadini concorrano alla realizzazione di servizi».
Il vescovo Gianrico ha osservato l’opportunità per il lettore di cogliere con chiarezza gli snodi storici della dottrina sociale della Chiesa. Il secondo elemento evidenziato riguarda che «c’è un primato oggi dell’economia e della finanza sulla politica e questo non va bene». L’ultima idea si riferisce alla crisi della democrazia identificata nella «decostruzione della sua essenza etica». Una democrazia ad alta intensità deve avere un riferimento valoriale etico, ha concluso il vescovo Ruzza, «altrimenti diventa una serie di regole senza anima, e senza anima la vita non c’è».

La Diocesi di Faenza-Modigliana alla Settimana sociale dei cattolici di Trieste (3-7 luglio)

Dopo un percorso che ha visto incontri pubblici e serate di confronto, la Diocesi di Faenza-Modigliana si appresta a partecipare alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani che si svolgerà a Trieste dal 3 a 7 luglio. Questa 50esima edizione ha per titolo “Al cuore della democrazia”.

La Settimana Sociale vuole essere un crocevia di persone e progetti diversi, un luogo per condividere il presente e immaginare insieme il futuro, ricercando sempre nuove vie per costruire il bene comune. Lo scopo della Settimana Sociale è di coinvolgere e valorizzare la presenza e l’impegno delle Buone Pratiche che esistono sul territorio nazionale per favorire la partecipazione di tutti i cittadini: le Buone Pratiche sono iniziative che testimoniano modalità di partecipazione che rinsaldano i legami sociali, valorizzano il ruolo delle persone, rendono viva e concreta la democrazia.

Da segnalare, a livello diocesano, le tante occasioni di confronto proposte in questi mesi con autorevoli relatori (Ernesto Preziosi, Bruno Bignami) e la divulgazione di libri e approfondimenti per arrivare preparati a questo appuntamento.

Oltre al vescovo, monsignor Mario Toso, la delegazione diocesana a Trieste è composta, tra gli altri, dall’incaricato alla Pastorale sociale, Flavio Venturi, dal vice incaricato don Luca Ghirotti e da Erika Ercolani. Verranno in rappresentanza delle buone pratiche presentate dal nostro territorio: Gianluca Baccarini e Luca Cavallari.


Pastorale sociale: incontri a Brisighella (1 luglio) e Bagnacavallo (9 luglio) su lavoro e comunità energetica

Quale settimana sociale dei cattolici per noi? È questo il titolo di una serie di incontri promossi nelle prossime settimane dalla Pastorale sociale della Diocesi di Faenza-Modigliana. Tra i temi: la proposta di legge Cisl su lavoro e partecipazione e la buona pratica delle comunità energetiche. Il 31 maggio scorso, infatti, è stata costituita la comunità energetica rinnovabile “Ecologia integrale società cooperativa”. Una cooperativa di condivisione dell’energia elettrica rinnovabile, a scopo spiccatamente sociale. La Commissione costituita dal vescovo monsignor Mario Toso ha fatto la scelta di rendere agile la nascita della cooperativa coinvolgendo i primi tredici enti (tra cui diverse parrocchie), i cui rappresentanti legali si sono impegnati nell’approfondire e vagliare il lavoro svolto dalla Commissione e affidare la guida al primo Consiglio di Amministrazione. Quest’ultimo ha intrapreso i lavori proseguendo quelli della Commissione e in queste settimane sta riunendosi per le prime scelte significative. Il Consiglio ha pensato di coinvolgere fin da subito e in modo particolare tutti gli enti e le famiglie che hanno manifestato l’interesse per la comunità energetica, organizzando due appuntamenti.

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Quale Settimana sociale dei cattolici per noi?

Il primo incontro, a Brisighella, si terrà lunedì 1° luglio al cinema Giardino (via Fossa 16) alle 20.30. Il secondo incontro sarà martedì 9 luglio a Bagnacavallo, sempre alle 20.30, nei locali della pieve di San Pietro in Silvis. Saranno due serate i cui contenuti si ripeteranno, in luoghi agevolmente raggiungibili da tutto il territorio diocesano. Insieme ai volontari del settore di Pastorale sociale si approfondirà il tema della Settimana sociale dei cattolici (Trieste, 3-7 luglio), e si spiegherà come entrare nella comunità energetica, modo concreto di partecipazione a un progetto sociale. Saranno condivise anche le tempistiche e gli impegni che il Consiglio di Amministrazione sta ipotizzando.

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Sono invitati soprattutto i parroci, i membri dei consigli degli affari economici parrocchiali, i legali rappresentanti delle scuole paritarie cattoliche con i loro consigli degli affari economici, i presidenti dei circoli e i loro collaboratori, coloro che hanno compilato la manifestazione di interesse. Per estendere la partecipazione a tutti i soggetti (alle famiglie e aziende), il Consiglio vuole prendersi ancora qualche mese di tempo, soprattutto per la stesura del Regolamento e per avviare la gestione della cooperativa. Ciò non toglie che tutti possano partecipare a questi due incontri ed esprimere il loro interessamento.

Per info: pastoralesociale@diocesifaenza.it; com.energetiche@diocesifaenza.it


Suor Maria Immacolata dell’Istituto Ghidieri è tornata alla Casa del Padre. Il 19 giugno le esequie a Sant’Agostino

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Suor Maria Immacolata della Santa Casa di Nazareth è tornata, il 15 giugno scorso, alla Casa del Padre.

È nata a Dovadola (Forlì-Cesena) il 28 agosto nel 1936. All’età di 13 anni entra nel Collegio dell’Istituto Ghidieri per imparare a lavorare il telaio. Rientrata a casa, all’età di 20 anni matura la scelta della vita consacrata e entra nell’Istituto Ghidieri delle Suore Lauretane del Terz’Ordine di San Francesco (dal 2011 confluite nella Congregazione delle Francescane Ancelle di Maria). Il 18 novembre 1957 viene ammessa al Noviziato. Il 2 marzo 1959 emette la Prima Professione e il 6 aprile 1964 con la Professione Perpetua esprime il suo definito alla chiamata del Signore. Negli ultimi anni era superiora della comunità Istituto Ghidieri di Faenza dove ha sempre vissuto. E’ deceduta il 15 giugno scorso all’età di 87 anni Il funerale sarà celebrato mercoledì 19 giugno alle ore 10.30 alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Agostino


Il vescovo Mario a Roma presenta il libro “Chiesa e democrazia”

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Il 12 giugno scorso il vescovo, monsignor Mario Toso, è stato a Roma per presentare  la sua pubblicazione “Chiesa e democrazia”. All’incontro promosso dall’Università degli studi Link era presente come relatore anche il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei. All’incontro era presente un ampio pubblico di senatori e deputati dell’intero arco parlamentare, diplomatici dei cinque continenti, magistrati e Grand Commis dello Stato, presidenti di enti pubblici e amministratori delegati di aziende, leader di organizzazioni imprenditoriali e sindacali.
“I partiti sono il tronco che collega le radici della società civile con i rami delle istituzioni, ma al momento non c’è nessuna linfa”, ha detto il Vescovo Mario nel corso dell’incontro. La democrazia, ha aggiunto, “è una sfida per i cittadini a essere migliori nella vita quotidiana” e “una sfida dell’uomo a se stesso”. Le Settimane Sociali dei Cattolici in Italia di Trieste, previste per la prima settimana di luglio e che vedranno la partecipazione di Papa Francesco, serviranno per capire che tipo di democrazia volere e pensare a riforme che favoriscano la partecipazione. Sono questi problemi sollecitati dalla dottrina sociale della Chiesa. In un contesto in cui, paradossalmente, è la stessa Chiesa “a rafforzare la laicità”, “i parlamenti non hanno nulla da temere dai vescovi”, mentre è indispensabile una presenza dei cattolici in Parlamento.
Il cardinale Matteo Zuppi ha sottolineato: “È la bellissima Dottrina sociale della Chiesa. Questa non è di parte, è la parte. Non è esclusiva, è di tutti. Per difendere la laicità non si usa la spada, ma la la vita, il cuore, la mente, le mani. La bellezza si impone ed è chiarissima, senza ambiguità, libera, non si piega agli interessi, ma piega gli interessi all’attenzione alla persona”.

Ucid: riflessione del vescovo Mario sulla democrazia in vista della Settimana sociale dei cattolici

Il vescovo di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso, in un convegno promosso a Ravenna dall’Ucid – Sezione di Ravenna-Faenza-Imola, assieme al prof. Ernesto Preziosi ha affrontato il tema “Libertà e potere. La questione della democrazia” con particolare riferimento alla crisi della democrazia, in vista della Settimana sociale dei cattolici in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio prossimo.

“In un contesto di terza guerra mondiale, in cui viene a prospettarsi una nuova configurazione dell’Occidente europeo rispetto alle grandi potenze mondiali emergenti – ha detto il presule -, sembra essere messa in crisi la «promessa» fondamentale che la modernità aveva immesso nel genoma della democrazia: l’emancipazione della soggettività e la liberazione dalle catene del dominio eteronomo per essere realmente autonomi e, per questo stesso, più liberiMa se alla fine del secolo scorso la democrazia sembrava poter affermarsi in tutto il mondo, all’inizio di questo secolo appare ovunque in crisi. La sua promessa di libertà per tutti i popoli viene indebolita sia sul piano del funzionamento delle istituzioni democratiche (istituzioni di governo ai diversi livelli – da quello locale a quello internazionale –, parlamenti, partiti), sia sul piano del coinvolgimento popolare nei processi decisionali ed elettorali (si pensi all’astensionismo e alla disaffezione), sia sul piano della sua anima etico-culturale. Nonostante l’accrescimento della comunicazione, prevalgono la frammentazione sociale, l’individualismo utilitarista, che lasciano poco spazio per pensarne il futuro”.

“Sempre più difficile realizzare una democrazia sostanziale”

“Con cittadini e rappresentanti intrappolati in forme populiste e illiberali di democrazia – prosegue monsignor Toso -, diventa sempre più difficile realizzare la democrazia sostanziale, partecipativa, solidale, deliberativa, inclusiva. Contrariamente a quanto si pensa comunemente, non giova rispetto al suddetto ideale di democrazia il concetto di un’autorità politica intesa prevalentemente come potere, che è un concetto sociologico, ossia inteso come capacità di imporre e di farsi valere sui popoli. Appare, invece, più adeguato il concetto di autorità proposto dalla Dottrina sociale della Chiesa e inteso come capacità di comandare secondo ragione. Tale autorità mira a far crescere i cittadini secondo la loro dignità umana, in tutta la sua pienezza, nel contesto di una corresponsabilità posta al servizio del bene comune”.

Nasce “Ecologia integrale”, la comunità energetica della Diocesi con il supporto di Confcooperative Romagna

Venerdì 31 maggio, visitazione della Beata Vergine Maria. In questo giorno, i soci fondatori della Comunità energetica Ecologia Integrale e la Commissione diocesana per la costituzione delle comunità energetiche hanno deciso di costituire la Cooperativa di autoconsumo di energia elettrica rinnovabile.

La Commissione ha coinvolto i primi soggetti mettendo a frutto lo studio di fattibilità e il primo coinvolgimento diocesano di enti e famiglie attorno al progetto di transizione energetica. Alla presenza del notaio Paolo Castellari, nella sala Battaglia della curia diocesana, il vescovo S.E. Mons. Mario Toso e i soci fondatori hanno firmato l’atto di costituzione e incaricato il primo Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente della Cooperativa Comunità Energetica rinnovabile Ecologia Integrale è Giovanni Malpezzi. Angela Esposito ha accettato l’incarico di Vice-presidente. Gli altri membri del Consiglio sono: Andrea Pazzi, Andrea Ercolani, Stefano Lega, don Davide Ferrini, Luciano Caroli, Massimo Alberti, don Luca Ghirotti.

Nei mesi estivi la cooperativa includerà gli enti e le famiglie che hanno già manifestato l’interesse alla partecipazione. In autunno saranno organizzati incontri per spiegare come partecipare alla società e come, nel tempo, verrà implementato  il progetto.

Oggi non si vogliono fornire numeri e fare promesse di particolari vantaggi per le tasche dei soci. Ora partiamo: finanziamenti, investimenti, gestione delle attività. Il tutto si deve “rodare”. Verosimilmente ci vorrà almeno un anno per “prendere il volo”. Una cosa hanno chiara i primi soci e il Consiglio di Amministrazione: il Regolamento e la gestione dei beni andrà fatta declinando il fine sociale e di solidarietà.

La cooperativa ha come nome proprio Comunità energetica rinnovabile Ecologia Integrale.

  • È una comunità prima di tutto: un insieme rilevante di soggetti che si percepisce come corpo in moto per un fine comune. Un movimento popolare: è la comunità che si organizza dal basso per farsi carico di una necessità e una nuova organizzazione. Viviamo il principio di sussidiarietà.
  • È energetica-rinnovabile: risponde all’esigenza della transizione energetica verso l’abbandono delle fonti fossili inquinanti, verso quelle rinnovabili (nel nostro caso l’energia del Sole). Vogliamo custodire il Creato – la Casa comune per le generazioni che ci seguono.
  • È per l’Ecologia Integrale: ogni famiglia e ogni comunità deve aver l’opportunità di partecipare al processo di transizione energetica e aver accesso a quel bene oggi divenuto essenziale come l’energia. Viviamo il principio della solidarietà. Ogni famiglia e ogni comunità deve anche poter godere e partecipare alla costruzione dell’umanesimo integrale aperto al trascendente: la cultura si forma quando le istituzioni formative e scolastiche sono nelle condizioni di riflettere e fare la loro proposta secondo il principio di sussidiarietà e reale parità scolastica.

La Settimana Sociale dei cattolici, che si svolgerà a Trieste ad inizio luglio, tratterà della partecipazione alla democrazia. Se partecipare alla democrazia è assumersi la responsabilità della propria azione lavorativa, sociale, politica, allora, anche la decisione di divenire soci della Comunità Energetica Ecologia Integrale potrà concepirsi come azione concreta di partecipazione sociale.

Si potrà divenire soci sia come persone fisiche (famiglie), che come persone giuridiche (enti ecclesiali, circoli, aziende, associazioni…). Si potrà divenire soci in qualità di produttori, o di prosumer (produttori e consumatori), oppure come puri consumatori. L’ingresso sarà semplice e accessibile a tutti: l’intenzione è quella di dare l’opportunità al maggior numero possibile di famiglie ed enti di partecipare alla transizione energetica nel nostro territorio e divenire promotori di Ecologia Integrale.

Invitiamo tutti a mantenere vigile l’attenzione verso questo progetto e a farsi promotori di esso. I soci e la Commissione affidano il progetto cooperativo a Maria, affinché sul suo esempio eloquente di sapienza materna, i beni della nuova società siano gestiti con responsabilità, per i piccoli che il Signore continuamente ci indica.

 

Don Luca Ghirotti