Author: albertoluccaroni

Sostenere le famiglie in questo tempo di epidemia

Proposte da parte della pastorale familiare diocesana

La pastorale familiare diocesana si rivolge con una lettera a tutti gli operatori del settore per sostenere le famiglie durante il tempo dell’epidemia COVID-19:

  • viene offerto un supporto psicologico presso POLIAMBULATORIO “LA FILIGRANA” promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (telefono 348.25.39.120, da lunedì a venerdì ore 10-17) e presso CONSULTORIO UCIPEM DI FAENZA (telefono 0546.26478, ucipemfaenza@alice.it);
  • inoltre vengono forniti indicazioni, spunti e “regole” per affrontare questo momento, sia dal punto di vista igienico-preventivo, sia come aiuto al dialogo e alle relazioni in famiglia.

Immaginiamo che per qualcuno la situazione si stia evolvendo in modo semplice e lineare. Potrebbe essere che invece qualcuno incontri più difficoltà, soprattutto nel gestire le emozioni che in queste settimane vengono continuamente sollecitate: stiamo pensando alla paura del contagio, il timore anche solo nell’andare a fare la spesa o al lavoro, gli spazi di casa che improvvisamente diventano stretti, la difficoltà a trovare valvole di sfogo attraverso lo sport, le continue informazioni che dalla TV e da internet giungono come un torrente in piena senza sosta, con l’aumento inevitabile dell’ansia. Per non parlare delle previsioni future che, dal punto di vista economico e lavorativo, potrebbero costringere molti a tempi difficili.

Ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati sul sito di pastorale familiare.


Rinviata al 13 settembre la colletta per la Terra Santa

Il gesto di solidarietà non potrà svolgersi durante il venerdì santo

Il card. Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, ha comunicato la decisione di Papa Francesco: la colletta da svolgersi in tutte le comunità a sostegno della Terra Santa viene rinviata a domenica 13 settembre, in prossimità della festa dell’Esaltazione della Santa Croce che ricorda il ritrovamento della reliquia della croce da parte di Sant’Elena.

La nuova data è un segno di solidarietà verso le comunità cristiane del Medio Oriente e le loro strutture, come gli ospedali e le scuole. Senza gli aiuti raccolti il venerdì santo, e con la pandemia a peggiorare la situazione, sarebbero in grave sofferenza.


Creatività e impegno: lettera al mondo della scuola

La pastorale scolastica diocesana è accanto a professori, studenti e famiglie

La prof. Silvia Nannini, incaricata diocesana per la pastorale scolastica, si rivolge con una lettera al mondo della scuola, chiamato in tutte le sue articolazioni (dirigenti, insegnanti, personale non docente, studenti, famiglie) a far fronte all’inedita situazione creatasi in seguito all’epidemia COVID-19.

Il disorientamento dei primi giorni ha lasciato spazio all’abnegazione e alla creatività di dirigenti e insegnanti che si sono re-inventati tante modalità diverse per raggiungere i loro studenti e continuare l’opera educativa e formativa anche se a distanza. Un grosso grazie a tutti gli operatori della scuola! Sotto l’attenta guida di dirigenti capaci e tempestivi, la comunità degli insegnanti, supportati dal lavoro dietro le quinte delle segreterie e del personale ausiliario, ha risposto positivamente alla chiamata a “connettersi” con tutti i ragazzi per cercare di non lasciare solo e indietro nessuno.


Festa del voto: la diocesi si consacra a Maria

S. Messa dalla cattedrale di Faenza, sabato 4 aprile ore 11

Sabato 4 aprile alle ore 11 dalla cattedrale di Faenza sarà trasmessa la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Toso in occasione della “Festa del voto” alla Beata Vergine delle Grazie, patrona della città e della diocesi. Il vescovo consacrerà la diocesi a Maria, chiedendo la fine della pandemia, la protezione sulla diocesi, la guarigione dei malati, la salvezza dei defunti.

La S. Messa, celebrata a porte chiuse in ottemperanza ai decreti governativi, sarà trasmessa sui canali 90 e 210 del digitale terrestre e sul canale Youtube “Sinodo dei giovani – Faenza“.

Nel 1781 Faenza fu colpita da un terribile terremoto, tuttavia non venne registrata nessuna vittima e questa provvidenziale salvezza venne attribuita alla materna protezione della Beata Vergine delle Grazie. Fu allora istituita, come ringraziamento, la “Festa del Voto”, che si celebra ogni anno il 4 Aprile. Quest’anno la festa assume un rilievo particolare, come invocazione di salvezza nell’attuale epidemia.


Disposizioni per le celebrazioni pasquali in diocesi

Ancora sospese le Messe con il popolo, si invita alla preghiera in famiglia

Il 28 marzo 2020 il vescovo Toso ha emanato delle indicazioni normative per quanto riguarda le celebrazioni della settimana santa, la confessione dei fedeli e l’indulgenza plenaria.

Celebrazioni della settimana santa

Le chiese rimangono aperte. Le celebrazioni sono permesse solo nelle chiese parrocchiali e senza la partecipazione dei fedeli (possono essere presenti, oltre al celebrante: un diacono, un ministro, un lettore, un cantore, uno strumentista, un operatore video). Non si organizzino celebrazioni penitenziali, adorazioni eucaristiche, adorazioni della croce, via crucis.

I fedeli sono invitati alla preghiera personale e in famiglia, con la liturgia delle ore e con il sussidio preparato appositamente dalla diocesi.

Confessione dei fedeli

Nell’impossibilità di confessarsi con un prete, il sincero pentimento dei propri peccati e il proposito di camminare nel vangelo riconciliano realmente e veramente con il Signore e con la Chiesa; non appena verrà meno l’impossibilità, si cerchi un presbitero per l’assoluzione (cf. Catechismo della Chiesa cattolica nn. 1451-1452, citato nella Nota 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica).

Nei casi in cui risulti possibile la confessione individuale, si osservi la distanza di un metro tra penitente e confessore, non si stia rivolti l’uno verso l’altro e il confessore usi una mascherina a tutela del penitente.

Indulgenza plenaria

Il Decreto 19 marzo 2020 della Penitenzieria apostolica concede l’indulgenza plenaria (ovvero la remissione delle pene conseguenti al peccato, già perdonato quanto alla colpa):

  • ai fedeli affetti da coronavirus o sottoposti a regime di quarantena;
  • agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti assistono i malati di coronavirus;
  • a tutti i fedeli che implorano da Dio la cessazione dell’epidemia con la visita al Santissimo Sacramento, l’adorazione eucaristica, la lettura della Sacra Scrittura, il rosario, la via crucis, la coroncina della Divina Misericordia.

Le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Papa) saranno da adempiere non appena possibile.


Vicini a chi soffre e a chi cura

Due segni di vicinanza della nostra diocesi al mondo della malattia

Per esprimere vicinanza e sostegno al mondo della sanità e a quanti attraverso il doloroso tempo della malattia, in questo tempo duramente segnato dell’epidemia CODVID-19, la nostra Chiesa diocesana ha posto due segni eloquenti:

In questo tempo di epidemia mondiale, la Chiesa diocesana, non potendo essere sempre accanto fisicamente a chi soffre, in particolare negli ambienti ospedalieri, per i motivi che tutti conoscono a tutela degli operatori, dei pazienti e familiari, desidera essere vicina a tutta la comunità con la preghiera e l’affetto. […] Cerchiamo tutti di rimanere vicini, anche solo con una telefonata, a chi soffre di più in questi momenti, per qualsiasi malattia. Cerchiamo di non lasciare soli chi sta vivendo un momento così difficile e anche i loro familiari.