Archivi della categoria: Liturgia

Santo rosario per chiedere la fine della pandemia

Da lunedì 16 novembre ogni giorno alle ore 18.30 nella cattedrale di Faenza

La diocesi propone la preghiera quotidiana del rosario per i malati, per i sofferenti e per la fine della pandemia: il rosario sarà ogni giorno alle ore 18.30 nella cattedrale di Faenza. La preghiera è aperta a tutti, con il rispetto delle misure di sicurezza anti contagio. Per il momento non è prevista la diretta streaming.

 


Vita liturgica e preghiera: un percorso di formazione

Cammino di formazione alla corresponsabilità pastorale nella vita della parrocchia

L’ufficio liturgico diocesano organizza un percorso di formazione per approfondire il senso della liturgia e renderla viva e fruttuosa nella pastorale parrocchiale. Le lezioni saranno su piattaforma online, accessibili previa iscrizione. Questo corso è il primo modulo di un più ampio percorso biennale di formazione alla corresponsabilità pastorale nella vita della parrocchia: può iscriversi soltanto chi intende frequentare l’intero itinerario. In questo modo la diocesi intende preparare equipe di laici che possano diventare corresponsabili nella vita della propria parrocchia, sia in presenza di un parroco residente, sia nel caso in cui la parrocchia non abbia un parroco residente.

Questo il calendario del modulo liturgico:

  • 5 novembre – La liturgia nella Chiesa (don Paolo Bagnoli)
  • 12 novembre – La santificazione liturgica nel tempo e nello spazio (don Paolo Bagnoli)
  • 19 novembre – L’ars sacra celebrandi nei ministeri istituiti, lettorato e accolitato (don Massimo Goni)
  • 26 novembre – Canto e musica nella liturgia, la bellezza della celebrazione (Vincenza Morini)
  • 3 dicembre – Ars sacra e actuosa partecipatio (don Paolo Bagnoli, Floriano Liverani, Giorgio Ceroni)
  • 10 dicembre – Incontro con i parroci


Un nuovo Messale per liturgie più partecipate

Il camaldolese Matteo Ferrari ha presentato al clero la terza edizione italiana del Messale

SCARICA il testo della relazione di Ferrari in formato PDF.

Martedì 15 settembre nel seminario vescovile di Faenza il monaco camaldolese Matteo Ferrari ha presentato al clero diocesano la terza edizione italiana del Messale Romano, in arrivo adesso nelle librerie: in Emilia Romagna l’uso diventerà obbligatorio a partire dal 29 novembre (infatti i nostri vescovi hanno anticipato la data del 4 aprile 2021 prevista a livello nazionale). Il Messale è il testo ufficiale usato della Chiesa per la celebrazione della Messa: questa nuova edizione porterà con sé concreti cambiamenti nel modo in cui si celebrerà la Messa in Italia.

La rinnovata edizione si è resa necessaria per tre motivi, ha spiegato Ferrari: la terza edizione ufficiale in latino venne pubblicata già nel 2002 e ancora attendeva di essere tradotta in italiano; nel 2008 arrivò anche una nuova traduzione italiana della Bibbia e molti testi della liturgia, che sono citazioni del testo biblico, andavano di conseguenza aggiornati; infine Papa Francesco con il documento Magnum principium del 2017 stabilì procedure rinnovate per la traduzione e l’approvazione dei testi liturgici.

Questa nuova edizione, tuttavia, presenta pochi cambiamenti e non stravolge la struttura della Messa così come la conosciamo: la liturgia deve rimanere infatti nella sua integrità, accolta dalla Chiesa come un dono ricevuto da Dio. Papa Francesco al numero 40 di Lumen Fidei presenta la liturgia come abito della fede, che “mette in gioco tutta la persona, corpo e spirito, interiorità e relazioni”.

Il Messale in uso fino ad oggi era la seconda edizione italiana, pubblicata nel 1983: non era una semplice traduzione della seconda edizione latina, perché con una scelta coraggiosa la CEI inserì molte parti nuove (collette, antifone, prefazi, preghiere eucaristiche) che si aggiunsero a quelle tradotte dal latino. Quelle novità italiane sono poi entrate nella terza edizione latina e sono di conseguenza conservate nella nuova traduzione italiana.

Ecco le principali novità di questa edizione, messe in luce dal camaldolese:

  • in molto punti la notazione musicale (lo spartito) viene inserito direttamente nel corpo del testo, per incoraggiare l’uso del canto da parte del celebrante;
  • sono state revisionate alcune parti fondamentali del testo, per renderle più fedeli alla tradizione liturgica, alla teologia e al testo biblico. Il “Signore pietà” viene riportato nella sua forma originale “Kyrie eleison”, che guarda innanzitutto alla misericordia di Dio, prima che al peccato dell’uomo. Il testo del Gloria è più aderente alla Scrittura: gli uomini “di buona volontà” sono adesso “gli uomini amati dal Signore”. Le preghiere eucaristiche seconda e terza sono state modificate nel loro incipit. L’invito all’assemblea prima della comunione fa riferimento più esplicito all’incontro festoso con Gesù risorto nella liturgia del cielo, con riferimento all’Apocalisse (“beati gli invitati alla cena dell’Agnello”);
  • in alcuni testi la parola “fratelli” è adesso tradotta con “fratelli e sorelle”, per una comunicazione più inclusiva (ad esempio nelle preghiere eucaristiche, quando si fa il ricordo dei nostri “fratelli e sorelle defunti”);
  • il Padre nostro viene cambiato in due punti: nel riferimento al perdono dei peccati (“come anche noi li rimettiamo”) e davanti alla tentazione (“non abbandonarci alla tentazione”).

Dopo aver presentato le novità del Messale, Ferrari ha indicato tre piste che permettono di comprendere il senso dell’attuale revisione della celebrazione eucaristica:

  • Messale e immagine di Chiesa: dalla liturgia emerge una precisa identità della comunità che celebra. Questa revisione del testo liturgico mostra una spiccata consapevolezza di Chiesa come popolo in cammino verso il cielo, Chiesa in ascolto di un Dio che sempre la precede, Chiesa tutta ministeriale che coinvolge ogni fedele nelle proprie celebrazioni;
  • Messale e spiritualità: il Messale si presenta come una vera scuola di preghiera, perché è tutto intessuto di Parola di Dio; viene presentata con più ricchezza e attenzione la testimonianza dei santi (la parte relativa ai santi è stata oggetto di profonda revisione); la liturgia coinvolge nella preghiera tutta la corporeità dell’uomo, fatta di concretezza e di gesti, non soltanto di parole;
  • Messale ed evangelizzazione: la liturgia è sempre annuncio della fede, non solo attraverso i testi che presentano la fede cristiana, ma anche perché costruisce la comunione e l’unità della Chiesa e questi aspetti sono oggi particolarmente eloquenti verso il mondo in cui viviamo.

A conclusione della presentazione il vescovo Toso ha auspicato che questa revisione liturgica diventi occasione di un maggiore coinvolgimento dei fedeli nella celebrazione e di una rinnovata catechesi liturgica.

Il camaldolese Matteo Ferrari nella cappella del seminario vescovile di Faenza


Preghiera in famiglia: 14 giugno

Sussidio per la preghiera nelle case: Corpo e Sangue di Gesù Cristo

La diocesi ha preparato un sussidio di preghiera familiare per domenica 14 giugno 2020, in modo da accompagnare i fedeli a vivere il giorno del Signore pregando nelle proprie case.


Messa per le vittime del Covid-19

Domenica 21 giugno nella cattedrale di Faenza

Domenica 21 giugno alle 10.30 nella cattedrale di Faenza il vescovo Mario Toso presiederà una Messa in suffragio delle vittime dell’epidemia Covid-19. La celebrazione sarà anche occasione per affidare alla Beata Vergine delle Grazie parenti e familiari delle vittime, medici, infermieri, operatori sanitari, volontari e quanti prestano il proprio sevizio con generosità in questo difficile contesto.

La Messa sarà trasmessa in diretta da Teleromagna sul canale 14 del digitale terrestre.