«La questione fondamentale è, dunque, questa: come recuperare la capacità di vivere in pienezza l’azione liturgica? La riforma del Concilio ha questo come obiettivo. La sfida è molto impegnativa perché l’uomo moderno – non in tutte le culture allo stesso modo – ha perso la capacità di confrontarsi con l’agire simbolico che è tratto essenziale dell’atto liturgico» (DD 34). Con queste parole papa Francesco nella Lettera apostolica Desiderio desideravi, fa emergere l’importanza di una seria formazione liturgica.
«Abbiamo bisogno di Lui» (DD 11), abbiamo bisogno che il Signore, il Crocifisso e Risorto, sia presente in mezzo a noi mediante i sacramenti che ha scelto come strumenti per irrompere con la sua forza nella nostra quotidianità.
Si tratta di lasciarci attrarre e trasfigurare dai «riti e dalle preghiere» (SC 48), di entrare profondamente e attivamente in quel linguaggio simbolico al quale non possiamo rinunciare (DD 44).
Per questo il Settore Liturgia, in collaborazione con la Scuola diocesana di Teologia, propone a tutta la Diocesi un corso che vuole aiutare tutti i fedeli, le parrocchie, i tanti volontari che curano la Liturgia ad ogni livello.
Il corso si divide in tre parti principali: una prima parte teorica (quattro incontri con esperti per acquisire le basi teologiche essenziali); una seconda proposta pratica (un laboratorio a scelta fra quattro proposte); infine, una celebrazione conclusiva nella festa di San Pier Damiani insieme al Vescovo Mario.
I primi quattro incontri si terranno il lunedì sera in Seminario alle ore 20.30. Il primo incontro – “Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi” – sarà un’introduzione generale alla Liturgia di don Michele Morandi, Vicario generale della Diocesi di Faenza-Modigliana (lunedì 20 gennaio); nel secondo incontro (lunedì 27 gennaio) – “Le nozze dell’Agnello: lo Sposo e la Sposa” – don Gianandrea Di Donna, Direttore dell’Ufficio liturgico di Padova, approfondirà la dimensione ecclesiale, la comunità che celebra la Liturgia; nel terzo incontro (lunedì 3 febbraio), Sr. Elena Massimi, Presidente dell’Associazione dei Professori di Liturgia, introdurrà “I linguaggi della Liturgia: luogo di incontro con il mistero. I riti e i simboli della fede”; nel quarto e ultimo incontro (lunedì 10 febbraio), S.E. Mons. Ovidio Vezzoli, Vescovo di Fidenza, Vescovo delegato regionale per la Liturgia, prenderà in esame la questione del tempo della Liturgia, “Oggi si è compiuta questa Scrittura”.
A seguire, nel terzo weekend di febbraio (14-15-16 febbraio), vengono proposti quattro laboratori facoltativi che tentano di dare degli strumenti concreti a quanti operano nelle parrocchie: un laboratorio di canto, diretto dal Maestro Francesco Meneghello; un laboratorio per i fiori nella Liturgia, con Sr. Emmanuela Viviano; un laboratorio per le vesti liturgiche, con Cristina Bernardoni e Chiara Frega; un laboratorio per i ministranti e i sacristi, in particolare sul tema dei Battesimi e delle Esequie, con il diac. Stefano Lega e don Matteo Babini.
La celebrazione eucaristica nella festa di San Pier Damiani, venerdì 21 febbraio, ore 20.30 in Cattedrale, presieduta da S.E. Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza, non vuole essere una conclusione, ma l’orizzonte con il quale interpretare tutta la proposta formativa: «Penso che possiamo distinguere due aspetti: la formazione alla Liturgia e la formazione dalla Liturgia. Il primo è funzionale al secondo che è essenziale» (DD 34) insegna papa Francesco. «È la celebrazione stessa che educa», per questo essa è essenziale e costituisce la più autentica ed efficace formazione.
Tutte le informazioni, i materiali e le registrazioni, l’iscrizione obbligatoria sono disponibili sul sito diocesano: www.diocesifaenza.it/liturgia