Domenica 21 novembre, Solennità di Cristo re dell universo, siamo sollecitati a ricordare nella preghiera i cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq, ma anche in tutto il mondo. Pregheremo per i cristiani uccisi, cacciati, discriminati a causa del nome di Cristo, perché abbiano la forza di rimanere fedeli e di non cedere alla violenza. Pregheremo per i persecutori, perché si convertano per il bene loro e dei loro paesi. In tutte le chiese, durante tutte le Messe, si farà una particolare intenzione di preghiera per i cristiani perseguitati in Iraq e in tutto il mondo .
È triste che in un tempo in cui si fanno manifestazioni per difendere singole persone (anche la vita di una sola persona ha un valore infinito, non saremo certo noi a dimenticarlo) non si faccia nulla da parte di nessuno. Non una parola di condanna da parte dell Islam dei paesi interessati, non una parola o un gesto da parte dei padroni della grande stampa occidentale (preme di più il petrolio, di qualche decina di persone, per giunta cristiane ).
L ipocrisia dominante attribuisce ai fondamentalisti di turno le varie violenze, che intanto fanno l interesse di qualcuno, mentre non si vedono e non si sentono i non fondamentalisti.
Cristo l aveva detto: Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi , ma ciò non toglie che questi siano segni di inciviltà, che rischiano di sprofondare quei paesi nella barbarie.
La nostra preghiera è un segno di comunione e di grande speranza. Il Signore dia coraggio e forza alle comunità cristiane che vivono nella terra da loro abitata prima di coloro che li vogliono cacciare come stranieri.