‘Educare i giovani alla giustizia e alla pace’. È vero che il tema dei giovani e la pace è già stato affrontato in altre occasioni, ma educare insieme alla giustizia e alla pace può essere molto importante. Si tratta infatti di ricuperare la concretezza della giustizia, sulla quale fondare la pace, purtroppo a volte sbandierata come un diritto che spetta ad altri concedere. Nella enciclica Pacem in terris (del 1963) di papa Giovanni XXIII si afferma che la convivenza pacifica si fonda sulla verità, si attua secondo la giustizia, che è integrata dall’amore, ed è attuata nella libertà (n. 18). Si tratta di evitare il rischio del pacifismo delle manifestazioni contro qualche potere al quale spetterebbe l’obbligo di costruire la pace, dimenticando che è un impegno di tutti, con precise condizioni. Riscoprire il suo diretto legame con la giustizia può essere il primo efficace passo nella direzione di qualcosa che possiamo fare tutti, affrontando anche il costo a nostro carico per crearne le condizioni.
I giovani sono molto sensibili ai temi della giustizia. Un percorso educativo che riesca a mostrare lo stretto rapporto che intercorre tra la giustizia e la pace, darebbe una reale concretezza a ciò che anche i giovani possono fare, mostrerebbe un ideale alto ma non impossibile, eviterebbe di riconoscere solo negli altri i responsabili della pace da costruire.
Verità, giustizia, amore e libertà sono quattro pilastri che in un cammino educativo possono essere valorizzati da molti punti di vista. Il papa Benedetto XVI nel suo messaggio per