[dic 30] Intervento – Presentazione volume “Caro Zaccagnini…”

30-12-2022

30 dicembre 2022 – Presentazione volume “Caro Zaccagnini…” alla Riunione Cattolica Torricelli di Faenza

Ringrazio gli organizzatori – ACLI, in collaborazione con MCL e Riunione Cattolica “Torricelli” e con il contributo de La BCC ravennate forlivese e imolese – della presentazione del volume di lettere scelte «Caro Zaccagnini…», a cura del sen. Aldo Preda,[1] per l’invito che mi hanno rivolto al fine di porgere un saluto a tutti voi qui presenti. In particolare, saluto il Sig. Sindaco Massimo Isola e gli illustri relatori, a partire da Sua Eminenza il Card. Gualtiero Bassetti che, dopo la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, fa ritorno nella sua terra natale, nonché a tutti voi qui presenti. Saluto anche l’on. Giuseppe Matulli. Ricordo che qualche anno fa ebbi l’opportunità di essere presente nella sala del consiglio comunale di questa città in cui si presentava il volume Benigno Zaccagnini: Le radici della speranza (a cura di Aldo Preda, Studium 2019).

Ricordo di avere detto allora che si può essere politici dell’oltre e della speranza, come Benigno Zaccagnini, quando la propria fede – accolta, celebrata, testimoniata – aiuta ad apprezzare e a radicare sempre più l’appartenenza primaria della propria esistenza a Cristo risorto e al suo Regno, rispetto ad altre appartenenze, reali sì, ma meno rilevanti per il proprio destino umano e trascendente. È così che l’ispirazione cristiana «struttura» e modella autentici riformatori, che sono tali perché in possesso di un’anima «rivoluzionaria», derivante dal Vangelo.

Per l’ex Segretario della DC, l’ispirazione cristiana è il nutrimento e l’orizzonte spirituale che alimenta e configura la vocazione politica del credente, la sua moralità. È proprio questo che dev’essere riscoperto oggi. Mediante anche l’ausilio di una nuova evangelizzazione e di una catechesi che indica la dimensione sociale della fede e educa ad essa. Non si deve, dunque, nascondere la propria fede cristiana o metterla tra parentesi. Non si deve pensare di formare le nuove generazioni organizzando la loro preparazione senza investire sulla loro coscienza cristiana. Chi non coltiva la propria fede è meno capace di umanizzazione, meno atto ad un dialogo fecondo e costruttivo, universale, aperto a tutti. Solo chi possiede una fede robusta, ben formata, è capace di affermare la propria verità e, nello stesso tempo, di cercare con sincerità e rispetto quella verità che è inscritta – affermava Zaccagnini – nell’intelligenza e nella passione politica altrui.

Nel 1979 Don Fuschini scriveva su «Il Resto del Carlino» che l’arcivescovo Lega disse a Zaccagnini: «Begnino, il cristiano non fa mai politica: fa cristianesimo anche a Montecitorio…» (p. 76). Non so quanti di noi oggi sarebbero in grado di spiegare correttamente simili parole. Non so neanche quanti sacerdoti e vescovi si rivolgano ai credenti sollecitandoli a impegnarsi in politica, previa preparazione. Quello che personalmente mi auguro è che giunga quanto prima il tempo in cui ci siano nei parlamenti persone come Zaccagnini, il quale grazie alla sua ispirazione cristiana sapeva vivere una laicità solida e aperta.

                                           + Mario Toso

[1] Cf «Caro Zaccagnini…». Lettere scelte ad un credente prestato alla politica, a cura di Aldo Preda, Studium, Roma 2022.