Alfonsine 2 ottobre 2022.
Cari ragazzi e ragazze, oggi ricevete lo Spirito santo, che è lo Spirito d’amore di Dio e di Gesù. Lo Spirito santo vi conferma nella vostra fede in Dio Padre, in Gesù Cristo, nella Chiesa. Quando rinnoverete le promesse battesimali ripeterete che credete in Dio Padre, nel suo Figlio Gesù, nella Chiesa. Dunque: lo Spirito santo viene dato per confermare nella fede, quella fede che i discepoli chiedono a Gesù di accrescere. Abbiamo sentito: «accresci in noi la fede!». Dunque, se lo Spirito Santo ci viene donato per confermare la nostra fede, chiediamoci in quale maniera accrescerà la nostra fede. Dalla risposta che Gesù dà ai suoi discepoli possiamo comprendere cosa significa «accrescere» la nostra fede. Gesù ci dice che per accrescere la nostra fede dobbiamo far sì che essa non sia grande nel senso che rende la nostra persona superba, gonfia nel nostro «io», al punto da considerarci autosufficienti e di non aver bisogno di Dio. La vera fede rende, invece, la persona più umile, la rende cosciente di avere un gran bisogno di Dio, del suo aiuto, la lega di più al Signore con amore. La misura della genuinità della fede è data dal mettersi completamente a disposizione del Signore e del suo Spirito, come il servo si rimette completamente alla volontà del suo padrone, senza calcoli o pretese e ritiene di essere servo «inutile», ossia un servo che non pretende di essere ringraziato e non ha nulla da rivendicare. Noi progrediamo nella fede se accresciamo l’amore per Gesù, se accogliamo, come accoglierete voi ragazzi, lo Spirito d’amore di Gesù e del Padre. Faremo crescere la nostra fede se faremo come santa Teresa del Bambino di Gesù, che abbiamo festeggiato ieri, ossia se vivremo d’amore per Gesù, nel suo Amore, se ci porremo tra le braccia di Gesù. Le braccia di Gesù, al quale ci consegniamo con piena fiducia sono, come scriveva santa Teresa del Bambino Gesù, l’ascensore che ci innalza sino al Cielo, sino a Dio Amore, che ci colma di gioia. Secondo santa Teresa del Bambino di Gesù, che è stata proclamata dottore della Chiesa da san Giovanni Paolo II, per crescere bisogna che restiamo piccoli, che lo diveniamo sempre di più. Occorre che siamo umili e ci abbandoniamo all’amore di Gesù. Dobbiamo percorrere la via piccola, la via dell’umiltà e del servizio agli altri. La nostra fede crescerà e compirà cose meravigliose se vivrà d’amore per Gesù, se sarà una fede impegnata nel servizio del Padre, del Figlio, della Chiesa.
Chi ama come Gesù più crederà. Più sarà capace, come diceva don Primo Mazzolari, di vedere già il grano nel campo … quando si è ancora in pieno inverno. Se avremo una fede grande come un granellino di senape, quante cose cambieranno nella nostra vita e nella società, nella nostra parrocchia, nelle nostre scuole. Saremo più felici di volerci bene e di abbattere i campanilismi tra i vari gruppi. Saremo tutti, dai più piccoli ai più grandi, più missionari, uniti insieme nella comunione e nella costruzione del Regno di Dio. Saremo più efficacemente segni vivi della presenza del Risorto nella famiglia, nel lavoro, nello sport, nell’economia, nella politica, nel mondo. Cari cresimandi divenite collaboratori della gioia dei vostri coetanei e compagni di scuola donando Gesù, chicco di frumento di Dio, che rende buono il terreno della vita e assicura l’abbondanza del raccolto.
+ Mario Toso