OMELIA per la PASQUA 2010 (sintesi)

04-04-2010


Finalmente la Pasqua, una notizia bella, che ci fa bene, di cui abbiamo bisogno, tanto più, quanto più è stata buia la notte dell’attesa.


Ogni anno è così, sembra quasi che la Pasqua sia messa apposta in quella data, per aprirci alla speranza, per dirci che non è vero che non c’è più nulla da fare, per offrirci un riferimento sicuro, che è vero sempre, che ha già superato tante sventure, tante cattiverie, tanti ostacoli che sembravano insormontabili. La vittoria pasquale di Cristo viene presentata ogni anno, perché ogni anno ne abbiamo bisogno.


Il racconto della scoperta di Cristo risorto è quanto di più sorprendente possiamo incontrare. Le donne vanno al mattino presto alla tomba e si sentono dire: ‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo? È risorto, non è qui’.


Sapere che Gesù è vivo, che è apparso oltre che alle donne anche  a Simone e agli altri apostoli, è la buona notizia che ha cambiato la storia del mondo; e ancora oggi la può cambiare, se quell’evento entra nella nostra vita di credenti.


Il mistero della Pasqua è tutto qui: Gesù è vivo, e ognuno di noi lo può incontrare nella Chiesa, nella sua Parola, nei sacramenti mediante la fede, ed essere una creatura nuova.


Quanto più il male dilaga, tanto più si rende necessaria una risposta forte e vincente; non se ne esce con un compromesso, con lo scendere a patti, con il cambiare le regole. Se Dio è sceso dal cielo ed è morto per mostrarci il suo amore, ed è risorto per comunicarci la sua vita, è segno che noi da soli non ce la potevamo fare a liberarci dal male, dal peccato, dall’ignoranza, dall’insignificanza e dalla morte. Cristo invece con la sua morte e risurrezione e donandoci lo Spirito santo ha fatto tutto questo. Chi nella fede riesce ad accogliere questo dono, che gli è trasmesso nel battesimo, è una fortuna per se stesso e per tutti. C’è sempre bisogno di persone così, che sappiano vivere con questa fede, che sappiano infondere questa speranza e sappiano praticare questa carità.


Ma quando il male lo troviamo anche negli uomini di Chiesa? Certo il turbamento può essere grande e procurare disappunto e dolore. Non vogliamo però anche in questo caso, pensare che tutto sia perso; non vogliamo assecondare coloro che combattono la Chiesa e amplificano i fatti pensando di farla crollare, come una qualsiasi istituzione umana. Se la Chiesa continua nel tempo non è certo merito dei suoi uomini, ma solo dello Spirito santo che la anima, e del Cristo suo capo che la guida. Ecco perché anche in questi casi dobbiamo amare sempre di più la Chiesa, stare vicino con affetto al S. Padre e pregare per tutti i suoi figli peccatori. Non per niente Cristo ha detto che le porte degli inferi non prevarranno contro di essa, compresi coloro che in modo più o meno consapevole agiscono dall’interno.


Il Papa al termine della Via crucis al Colosseo ha detto: ‘Viviamo nell’attesa dell’alba del terzo giorno, l’alba della vittoria dell’amore di Dio, l’alba della luce che permette agli occhi del cuore di vedere in modo nuovo la vita, le difficoltà, la sofferenza. I nostri insuccessi, le nostre delusioni, le nostre amarezze che sembrano segnare il crollo di tutto sono illuminate dalla speranza. L’atto di amore della croce viene confermato dal Padre e la luce sfolgorante della Risurrezione tutto avvolge e trasforma. Dal tradimento può nascere l’amicizia, dal rinnegamento il perdono, dall’odio l’amore. Donaci Signore di portare con amore la nostra croce, le nostre croci quotidiane, nella certezza che esse sono illuminate dal fulgore della tua Pasqua’.


Non meravigliatevi se il vostro vescovo coglie l’occasione della Messa di Pasqua per aiutarvi a vedere alla luce della fede una situazione che merita tutta la nostra partecipazione, sia nell’essere vicini alle vittime degli abusi e delle violenze, sia nel cercare, per quanto dipende da noi, di eliminare il male, sia nel non lasciarci turbare dagli eventi.


Ricordiamo quanto ha detto Gesù: ‘Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!’ (Mt 18,7).


La Pasqua è vita, è grazia, è santità, è speranza, è amore, è gioia. Se lasciamo agire in noi la forza di Cristo risorto, anche da questo male Dio saprà ricavare un bene, anzitutto per coloro che in queste vicende hanno più sofferto, ma anche per tutti. ‘Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù’ pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra’.