In merito ai lavori emergenziali alla Collegiata di San Michele Arcangelo di Brisighella la Diocesi di Faenza-Modigliana intende precisare quanto segue.
Le misure attuate, gli interventi in corso e le progettualità future stanno seguendo un principio di priorità che in ogni passaggio ha messo al centro la sicurezza delle persone e della comunità brisighellese, oltre alla tutela delle opere d’arte.
I primi rilevamenti e le criticità del sito su cui sorge la Collegiata
Sin da febbraio scorso, con la nomina di don Michele Morandi come amministratore parrocchiale, sono stati coinvolti lo studio Magaze, l’ing. Marco Peroni e il geologo Stefano Marabini per una valutazione sullo stato delle sacrestie ed è stata richiesta un’ulteriore valutazione sulla chiesa di San Michele Arcangelo, dei suoi corpi minori e del complesso della Collegiata di via Fossa. Dopo il primo sopralluogo dell’8 aprile si è deciso di approfondire la natura del sito. Questi studi hanno confermato che la causa dei dissesti degli edifici è intrinseca alle caratteristiche del sottosuolo (costituito da terreni prevalentemente argillosi, asciutti e tendenzialmente ben consolidati).
Gli interventi emergenziali
Considerati gli studi suddetti, si sperava in un decorso del dissesto lento e graduale come era stato fino ad oggi, motivo per cui, al tempo, la Diocesi scelse di proseguire con un piano di lavoro organizzato al fine di ottenere i finanziamenti Cei e del Pnrr. A maggio, giugno e luglio il progetto procede, con approfondimenti e lavori tecnici, coinvolgendo anche la Soprintendenza (che a giugno autorizza la domanda effettuata il 26 novembre 2021 da don Elvio Chiari per la demolizione del locale tecnico in appoggio alla chiesa). Grazie al continuo monitoraggio della chiesa, con l’arrivo delle prime ondate di caldo, si rilevò però un’improvvisa accelerazione del peggioramento del quadro fessurativo. Il terreno argilloso infatti, vista la siccità e le alte temperature, tendeva a essiccarsi e a diminuire di volume, causando un movimento sensibile degli edifici che vi sorgono sopra.
A partire da questi rilevamenti che hanno portato alla luce nuove criticità degli edifici, si sono subito messe in atto operazioni di messa in sicurezza, eseguite in un contesto imprevisto ed emergenziale, tutt’ora in corso, che si stanno svolgendo nella piena collaborazione e confronto con enti e istituzioni competenti: Soprintendenza, Comune di Brisighella, Vigili del Fuoco, Prefettura.
La navata destra della chiesa ha evidenziato gravi lesioni e per evitare la compromissione di altre zone della chiesa e per l’incolumità delle persone, l’amministratore parrocchiale don Michele Morandi dal 1° agosto scorso ne ha disposto la chiusura, indicando come nuovo luogo di culto la chiesa dell’Osservanza.
Il 3 agosto lo studio Magaze, unitamente all’Ufficio tecnico comunale e ai Vigili del Fuoco, hanno effettuato un ulteriore sopralluogo e hanno confermato l’impossibilità di entrare in chiesa tranne che per gli addetti ai lavori. Nella stessa giornata lo studio Magaze ha richiesto alla Soprintendenza un intervento d’urgenza per verificare lo stato della copertura, approvato il 12 agosto. Il 13 agosto è stato effettuato un sopralluogo sulla copertura della cappella di destra della chiesa, che è risultata in parte danneggiata. La grave situazione rilevata fa estendere il vincolo di inagibilità anche al negozio Floral design e al cortile del condominio in via Baccarini. Nel frattempo si è provveduto allo spostamento provvisorio in luogo sicuro delle opere d’arte.
La messa in sicurezza e l’avvio dei primi lavori
Consci del valore e dell’importanza religiosa, civile e turistica della Collegiata, già in questa fase non ci si è limitati solo a interventi di messa in sicurezza dell’edificio. Nonostante il periodo ferragostano, non certo favorevole per ricercare ditte e dare avvio a cantieri, sono stati predisposti sopralluoghi tecnici tramite i quali realizzare i primi interventi strutturali sulla chiesa, alcuni dei quali già iniziati. A oggi sono in produzione gli elementi che costituiranno la fasciatura provvisionale della cappella per un primo intervento di somma urgenza. Si prevede il montaggio nella settimana compresa tra il 12 e il 19 del mese corrente. È stata depositata la richiesta dell’autorizzazione per la demolizione dei corpi danneggiati a ridosso della chiesa, necessari per operare a livello strutturale sulla chiesa. Previo ottenimento del parere favorevole, il 26 di questo mese è previsto l’avvio del cantiere e l’inizio dei lavori di demolizione.
La vicinanza a tutta la comunità: al centro l’attività pastorale
Parallelamente a queste operazioni è stato aperto un canale di dialogo con tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella problematica suddetta per trovare le soluzioni migliori, nelle forme giuridiche idonee, al fine di superare le difficoltà che si sono presentate, ragionando anche in questo caso in un’ottica di priorità. Nell’immediato sono stati messi a disposizione tecnici e consulenze per favorire, ad esempio, il trasloco delle attività in altre sedi. Il 25 agosto l’ing. Peroni ha redatto la relazione tecnica per permettere l’utilizzo in condizioni speciali della cella frigorifera del negozio Floral design al fine di consentire all’attività di proseguire in condizioni di sicurezza. Ulteriori interventi, con le tempistiche opportune, potranno essere messi in atto con la volontà di una piena collaborazione, vicinanza e dialogo.
In questo complesso quadro emergenziale, il vescovo mons. Mario Toso in comunione con tutta la Diocesi di Faenza-Modigliana continua a supportare la parrocchia di San Michele Arcangelo e tutta la comunità di Brisighella, avendo al centro della propria missione soprattutto l’attività pastorale. Lo dimostra – oltre alle attività precedentemente elencate – la presentazione, purtroppo non andata a buon fine, del progetto di riqualificazione della Collegiata all’interno del bando Pnrr, messa a punto negli scorsi mesi. In questa fase gli uffici della Curia stanno ricercando altre fonti di finanziamento pubblico in grado di consentire gli ingenti lavori di ristrutturazione della Collegiata.
Similmente a quanto sta avvenendo per la Collegiata, preso atto della grave situazione del Santuario del Monticino, si è dato incarico ai tecnici di valutare l’intero complesso per attivare gli interventi strutturali specifici. Purtroppo anche in questo caso si è avuto un primo diniego dei finanziamenti Pnrr, ma si sta predisponendo il progetto per un nuovo bando Pnrr rivolto alle chiese rurali.
Tanto è stato fatto, ma non è ancora sufficiente. L’invito, in questo percorso che sarà lungo e complesso, è quello di essere uniti e parte di una comunità autentica che ha nella Collegiata di San Michele Arcangelo uno dei segni più importanti della propria identità.