[giu 16] Omelia – Corpus Domini

16-06-2022

Cari fratelli e sorelle, celebriamo quest’anno la solennità del Corpo e Sangue di Cristo in occasione  del nostro vivere il cammino sinodale.  Siamo così sollecitati a riflettere sul fatto che è proprio l’Eucaristia il punto sorgivo di ogni cammino sinodale. È nella liturgia eucaristica che il cammino sinodale riconosce la sua sorgente sacramentale più profonda. Il cammino sinodale è originato, plasmato ed alimentato dall’Eucaristia. Grazie all’Eucaristia, celebrata e partecipata, diventiamo comunione con Cristo e tra di noi. Diventiamo popolo che cammina nel mondo come comunità unita, compatta, protesa nell’annuncio di Cristo, affinché Egli sia tutto in tutti. Facendo comunione con Cristo, che nell’Eucaristia si incarna, muore e risorge, diventiamo una comunione di persone che, dotate della sua capacità di amare, si immergono nel mondo e lo trasfigurano vivendo lo stesso Spirito di Cristo, Spirito d’amore e di verità. Così, assumiamo le molteplici attività umane e le facciamo partecipi di quel dinamismo redentore e divinizzatore che si realizza nell’opera di ricapitolazione di Cristo.

In questa maniera, la comunità dei redenti  è chiamata a diventare un fiume che inonda di vita nuova il territorio in cui vive. Come acqua viva irriga la terra arida e le consente di portare frutti per tutti. Percorre la stessa via di Cristo che si è incarnato nella storia dell’umanità, per assumerla, per dotarla della sua stessa capacità di amare, di opporsi al male, all’ingiustizia, alle guerre. In sostanza, per farla fiorire nel bene, nella pace, nella speranza. Ogni comunità cristiana porta nella cultura e nell’educazione la genialità del Vangelo annunciato, testimoniato: un Vangelo che umanizza e divinizza insieme. Grazie alla comunione con Cristo siamo immessi, in particolare, nell’amore delle Persone della santissima Trinità. L’amore trinitario consegna alle nostre comunità ecclesiali, alle nostre aggregazioni e ai nostri movimenti una vita rivoluzionaria. Ossia una modalità d’esistenza che scardina la cultura dell’indifferenza, dello scarto, dell’egoismo e dell’individualismo libertario. Il cristianesimo, rispetto ai molteplici stereotipi che fanno dell’uomo contemporaneo un assoluto autoreferenziale, un contestatore di Dio, semina negli ethos delle nostre società stili di vita solidali, di comunione con il Padre, con gli altri, per gli altri, specie per i più poveri. La Chiesa, raduno di battezzati, cresimati ed eucaristizzati, crede nell’amore trinitario e lo testimonia nel mondo come ciò che può rigenerarlo e salvarlo dal baratro di una grande tempesta, peraltro già incombente. Una tale catastrofe è annunciata dall’avanzata distruzione della casa comune e dalla terza guerra mondiale a pezzi, che già sembra avvolgere e ingoiare l’umanità in un turbine di annientamento. La Chiesa è popolo trinitario, plasmato dallo Spirito santo, che unifica tutti e realizza un «noi» di figli nel Figlio, nella comunione del Padre, come persone che risanano le fratture, aiutano a superare le guerre, costruiscono la pace promovendo una non violenza attiva e creatrice, predisponendo alacremente istituzioni di pace. Il popolo trinitario che è la Chiesa, attraverso una nuova evangelizzazione e la pastorale d’ambiente di cui sono protagonisti tutti i credenti che operano nei vari ambiti di vita (famiglia, lavoro, economia, finanza, cultura, scuola, politica, sanità, mass media, ecologia integrale),  plasma frammenti di mondo e di storia secondo la figura di una «nuova creazione», quella che il Signore Gesù ha cominciato con la sua incarnazione. Lo Spirito santo, principio costitutivo della comunione, principio modellante il mondo secondo la relazionalità creatrice e trasformatrice che è l’amore trinitario, ci accompagni e ci aiuti. Ci sostenga nel nostro pellegrinaggio, mentre costruiamo il Regno. Al pari di san Francesco d’Assisi, chiamato a riparare la chiesetta di San Damiano, simboleggiante la Chiesa – un lavoro che continua -, anche noi oggi siamo convocati a riparare la casa comune, ossia il pianeta, il creato, a svilupparlo occupandoci, per amore di Dio e dell’umanità, di conversione ecologica, di ecologia integrale, di economia circolare, di ripopolamento dei nostri territori montani, di comunità energetiche rigeneranti. Camminiamo insieme pellegrini per le strade del mondo. Attraversando i luoghi ove la gente vive, lavora, gioisce, soffre e muore, vogliamo ascoltarti, riconoscerti e annunciarti come il nostro Signore e il nostro Dio d’amore. A Te, o Trinità, il nostro amore, la nostra lode, la nostra adorazione mentre ci fai camminare insieme.

                                           + Mario Toso