Celebrare
Ma il cristiano sa che il signore Gesù è morto e risorto per tutti e che tutti hanno bisogno della speranza che da questo evento viene a tutto il mondo. È importante per tutti che vi siano alcuni che mantengono acceso questo fuoco, per quanti oggi e in futuro vorranno lasciarsi illuminare e riscaldare. Se venissero meno i testimoni della Risurrezione di Cristo sarebbe un impoverimento per tutti e rimarrebbe spazio solo per la disperazione; la vita e soprattutto la morte non avrebbe più nessun senso, anche se rimane sempre la possibilità per qualcuno di consolarsi in qualche modo.
Il coraggio della Chiesa, proprio quando tutti sono angustiati e preoccupati per tante ragioni, è quello di continuare ad annunciare la speranza, non con parole vuote o consolatorie, ma rifacendosi ad un fatto: Cristo dopo tre giorni dalla sua morte è risorto; e risorgendo ha offerto nuove prospettive per noi, aprendoci alla vita con Lui nell’eternità. Se questo è il nostro destino, allora tutto il resto passa in secondo ordine e riceve nuovo significato; non solo, ma ci vengono offerte nuove vie per affrontare anche le realtà del nostro tempo nella giustizia e nella verità.
Stiamo vivendo in queste settimane momenti straordinari nella Chiesa, che ci fanno toccare con mano la forza del Cristo risorto che l’accompagna. Il messaggio vivo e immediato che Papa Francesco sta offrendo alla Chiesa e al mondo è quello di sempre, annunciato con una freschezza e una testimonianza personale che colpisce tutti. Anche questo è un segno che il Vangelo di Cristo, che dobbiamo portare a tutte le nazioni, non ha perso la sua forza, e risponde ancora alle attese vere dell’umanità.
La festa di Pasqua è una gioia e un impegno, che comincia dal rinnovare la nostra fede e continua nel renderla operosa nella carità. Ognuno saprà trovare i modi concreti per vivere questo secondo le condizioni del suo stato, le necessità che incontra e la grazia che avrà ottenuto dal Signore