[mag 1] Omelia – Madonna del Popolo. Patrona principale della città di Cesena e della Diocesi

01-05-2022

Cesena, cattedrale 1° maggio 2022.

 

Eccellenza Reverendissima, cari presbiteri, diaconi, cari fratelli e sorelle, nella solennità della Madonna del Popolo abbiamo modo di meditare sulla realtà della maternità di Maria. È senz’altro Madre di ciascuno di noi, ma è in particolare madre di tutti noi che costituiamo il popolo di Dio. Per comprendere questa sublime realtà desidero fare una premessa.

Viviamo in una situazione di tristezza e di impotenza di fronte alla pandemia che perdura e all’insensata e tragica guerra che si combatte in Ucraina. Non dimentichiamo che nonostante l’impegno di trovare soluzioni sia al primo sia al secondo male non ci è rimasto che ricorrere all’aiuto di Dio e di Maria, al suo cuore immacolato. Gli uomini, pur dotati della capacità di compiere il bene, si sono dimostrati impari, bisognosi di essere guariti dalla fragilità dell’egoismo e dell’autosufficienza. Senza Dio, senza il suo Figlio Gesù Cristo, senza la Madre di Dio, non appaiono in grado di raggiungere la pienezza umana, la felicità, la pace.

Cari fratelli e sorelle, queste previe riflessioni ci fanno comprendere la consolante bellezza di Maria come Madonna del popolo. L’esperienza della vita cristiana, nei secoli passati, ha fatto comprendere alla Chiesa che essa è legata in maniera indissolubile alla presenza di Maria, quale Madre del popolo. Fin dai tempi antichi la sollecitudine di Dio Padre per l’umanità, indebolita dal peccato originale, ha prestabilito la presenza nel mondo di una donna specialissima, la Vergine Maria, l’Immacolata (preservata dal peccato), quale degna Madre del suo Figlio. La previde perché fosse non solo Madre del Verbo che si fa carne, ma anche come Madre del popolo di Dio. Nel disegno d’amore di Dio Padre, dunque, Maria è pensata unitamente a una nuova umanità: quella generata ed aggregata in popolo nuovo dal Figlio morto in croce, che dona il soffio del suo Spirito d’amore.

Maria, Madre del popolo di Dio è Madre della Chiesa: popolo che nasce dalla comunione con Gesù Cristo e, mediante Lui, col Padre. Maria dona al mondo il Figlio di Dio perché l’umanità lo incontri, lo accolga. Dall’incontro con Cristo, dall’unione con Lui nasce la comunione degli uomini tra di loro, una comunione fondata ultimamente nella comunione con il Dio uno e trino. Alla comunione con Dio si ha accesso tramite Gesù Cristo, che è la comunione di Dio con l’uomo per eccellenza. L’incontro con Cristo crea comunione con lui stesso e, quindi, con il Padre nello Spirito Santo. A partire da qui gli uomini vengono uniti fra di loro, affinché la loro gioia sia piena. Ma dobbiamo soprattutto tener presente che il popolo di Dio è costituito come umanità che non esiste per se stessa, bensì come strumento di Dio, che raduna gli uomini intorno a Lui, per preparare il momento in cui «Dio sarà tutto in tutti» (1 Cor 15, 28).

Il popolo di Dio è fatto nascere nell’umanità perché non esista come una realtà chiusa in sé stessa, ma per annunciare Cristo, affinché si costruisca il Regno di Dio. Dalla maternità di Maria deriva, dunque, un’altra maternità, quella del popolo di Dio, quella della Chiesa. Senza Maria, come diceva un grande credente, Giorgio La Pira, non c’è l’incarnazione, non c’è Cristo, non c’è la Chiesa, non c’è il cristianesimo, non c’è la salvezza. Dal «sì» di Maria hanno origine tutti gli altri «sì», da quello di Pietro e degli apostoli, fino a quello dell’ultimo discepolo di oggi, dai quali nasce il nuovo popolo di Dio: la Chiesa. Questa ha come fine il Regno dei cieli, come condizione la libertà dei figli di Dio, come statuto il precetto dell’amore.

Maria, dunque, è Madre della Chiesa, comunione con Cristo, raduno per il Regno.

Come possiamo ricavare dalla prima lettera di san Pietro apostolo (2, 4-10), Maria, dando alla luce il Figlio di Dio, consente agli uomini che lo accolgono, di passare dal non essere popolo all’essere popolo di Dio. Permette a loro di divenire – stringendosi a Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini -, un edificio spirituale. Nel Vangelo di Giovanni (cf Gv 2, 1-11) ci viene insegnato che Maria è Madre del popolo di Dio, perché il suo Figlio lo fa nascere sposando l’umanità, mediante l’incarnazione: il cielo diventa terra, la terra diventa cielo. Dallo sposalizio tra Cristo e l’umanità sorge un «noi»-popolo di redenti, la cui natura umana è divinizzata, come l’acqua è mutata in vino.

Lodiamo e veneriamo Maria, Madre del popolo di Dio. Ricorriamo a Lei. Ella ci accompagna ed intercede per noi durante il cammino in cui edifichiamo il corpo spirituale di Cristo. Lei ci aiuti a plasmare frammenti di mondo e di storia, vivendo un atteggiamento filiale nei confronti di Dio, con una scelta di amore nei confronti del prossimo. In questo territorio, dal popolo di Dio vengano ricondotte a Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, ci dia uno Spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di Lui. Illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati nel Risorto. Dio Padre la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, come capo di tutte le cose. A Lui guarda la Chiesa intera, la cui missione è quella di continuare l’opera di ricapitolazione di tutte le realtà in Cristo, per farle nuove (cf Ap 21,5). La Chiesa locale che è in Cesena-Sarsina, come peraltro ogni altra Chiesa, è chiamata a vedere il futuro come una missione di comunione con la Madonna del popolo per generare Cristo per ogni persona; come un orientare le azioni dell’uomo al compimento umano in Cristo. Solo così si espanderà il Regno di Dio. Solo così la vita sociale si allargherà in uno spazio di fraternità, giustizia, pace, dignità per tutti. Solo così il popolo di Dio, popolo di pellegrini, trasfigurerà la terra, vivendo come un «noi» di figli nel Figlio, artefici di una nuova creazione. La Chiesa che accoglie, annuncia, testimonia il Risorto, l’Uomo Nuovo, si diffonderà nei popoli come soggetto fatto di comunione, corresponsabile nella missione di Cristo, affinché ogni uomo e ogni donna raggiungano la misura perfetta dell’umanità trasfigurata in Cristo. Come Maria, Madre del popolo, siamo madri di Cristo e della Chiesa.

                                                + Mario Toso