Ripartire da Cristo

Lettera per l'anno pastorale 2004-2005

Un intervento del Vescovo all’inizio dell’anno pastorale non vuole aggiungere un altro documento ai molti che già esistono, ma intende essere una indicazione attorno alla quale fare unità nella nostra Chiesa particolare.

È chiaro che la comunione ecclesiale vera non è legata alle proposte annuali, ma ha ben altri fondamenti: dal dono dello Spirito, alla partecipazione alla stessa Eucaristia; dall’ascolto della stessa Parola di Dio, all’accoglienza della successione apostolica nella stessa persona del Vescovo diocesano. Tuttavia ormai da tempo si sente la necessità di avere una indicazione unitaria per ogni anno pastorale, vista la frammentazione delle proposte pastorali con le quali dobbiamo convivere, che sono per un verso una ricchezza, ma per altro verso sono anche una fatica.
L’indicazione unitaria dà ovviamente per scontato che vi siano delle linee pastorali importanti già condivise, come l’anno liturgico, la preparazione ai sacramenti, le feste parrocchiali, la formazione dei giovani e degli adulti; e non pretende raggiungere tutto ciò che viene fatto durante un anno nelle comunità cristiane. La cosiddetta ‘pastorale ordinaria’ è la spina dorsale della vita cristiana, e la sua forza sta nell’essere consolidata nel tempo nelle singole comunità



Insieme alle poche cose concrete sulle quali cercheremo di lavorare insieme in quest’anno, si è voluto richiamare l’attenzione su qualche indicazione pastorale e spirituale, che andrà indubbiamente ripresa per trarne le dovute conseguenze. Potrà essere questo un lavoro da fare insieme agli organismi consultivi (Consiglio Pastorale e Consiglio Presbiterale), così che le prossime proposte pastorali nascano da un discernimento comunitario.
Ringrazio quanti vorranno accogliere questa lettera con la dovuta collaborazione ecclesiale, nella certezza che ognuno deve fare la propria parte per il bene di questa amata Chiesa di Faenza-Modigliana per ottenere la benedizione del Signore e non venire meno lungo la via.
La Beata Vergine delle Grazie ci accompagni con il suo amore materno, e ci mantenga nella gioia di lavorare sempre nella vigna del Signore.

+ Claudio Stagni, vescovo

23-09-2004